Recensione: "La stirpe" di Meljean Brook


"La stirpe"
di Meljean Brook


La Trama:
Londra, diciottesimo secolo. Rhys Trahaearn è diventato un eroe nazionale dopo aver liberato l’Inghilterra dalle orde dell’esercito asiatico. Ma il potere lo ha reso un uomo freddo e calcolatore tanto da fargli guadagnare il titolo di Duca di Ferro. La detective Mina Wentworth non avrebbe mai pensato di avvicinarsi a lui, ma durante le celebrazioni per il trionfo inglese viene ritrovato un cadavere proprio all’interno della casa di Rhys, e tocca a lei condurre l’indagine. Quando Mina scopre che quel corpo appartiene a Roger Haynes, comandante  di una nave della Marina Reale, capisce che forze molto più potenti delle truppe asiatiche stanno tramandocontro il suo popolo. Inizierà così, per la giovane detective, un viaggio infernale attraverso terre infestate da strane creature e oceani insidiati da terrificanti mostri. Ad accompagnarla sarà proprio l’affascinante Duca di Ferro, che si innamorerà perdutamente di lei, travolgendola in un vortice di passione e desiderio.


La mia opinione


Davvero interessante questa lettura, originale e ben raccontata.
All’interno vi si trova davvero un po’ di tutto: azione, mistero, sentimenti, nanotecnologie,
zombie, creature modificate, in puro stile Steampunk.
Mi sono affezionata subito ai due protagonisti: Mina e il Duca di Ferro. Lei abituata a sopravvivere (date le sue origini e il suo aspetto fisico), in un mondo dove viene praticamente sempre guardata (e non solo) con ostilità, invece che compiangersi reagisce, dando un senso alla sua vita e formandosi un carattere forte, brillante, acuto, indipendente, ma soprattutto capace di provare sempre dei sentimenti. Per fortuna ha una bellissima famiglia su cui contare. Lui, venerato dal popolo per averli liberati dagli oppressori, quello che vuole prende. Sembra incapace di provare emozioni almeno fino a quando non incontra Mina.
La loro storia non inizia nel modo migliore, entrambi apparentemente troppo diversi e almeno  inizialmente, poco disposti a mettersi in gioco.
Tutto il libro è ricco di personaggi (veramente ben caratterizzati, nessun escluso) e eventi (veramente tanti e impossibili da raccontare), che non permetteranno al lettore di annoiarsi. Certo all’inizio sono rimasta un pochino spaesata dal mondo creato dalla Brook e confesso che ho dovuto rileggere più di qualche passaggio, ma la storia alla base è veramente ben congeniata e ricca di talmente tante informazioni, che una sola lettura non mi è bastata per riuscire ad assimilare tutto.
Insomma una racconto consigliata soprattutto a chi ha voglia di qualcosa di diverso.
Un’ultima cosa, dopo averlo concluso non ho trovato (ammesso che ci sia) alcun nesso tra il titolo, l’immagine di copertina e la storia…. mah… mistero !!!!


Il mio voto:  e 1/2

2 commenti

  1. M'incuriosisce molto questo libro...

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  2. Ne ho sentito parlare bene e incuriosisce anche me! Prossimamente magari lo leggerò anche io!

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