Brano inedito tratto da "Odyssea 2" di Amabile Giusti


Ciao a tutti!
Per chi come me ha letto e adorato il primo libro della saga Odyssea scritta dalla bravissima Amabile Giusti ecco un brano inedito che l'autrice ha condiviso con i suoi lettori attraverso la sua pagina facebook ufficiale QUI.

Spero vivamente che la casa editrice Dalai pubblichi presto i capitoli successivi della saga, e che non ci faccia aspettare un'eternità!






"Voleva parlare con Jacko. Andando verso le scuderie, dove era certa che fosse, sentì le gambe terribilmente pesanti e legnose, e la testa annebbiata dal miliardo di cose che doveva dirgli. Jacko era in piedi, in fondo alla stalla. Era immobile, con gli occhi nascosti dai capelli e le mani nelle tasche e, ne ebbe la certezza, nonostante tutti i sipari, stavolta la stava osservando.
Gli si avvicinò, mentre lui restava fermo in quel modo misterioso e muto, addossato a una parete di legno, per metà nella luce stentata del crepuscolo e per metà nel buio. 
«Posso parlarti?» gli domandò.
Jacko non le rispose, continuò a restare fermo in quel punto, senza occhi, senza mani, senza voce, poco più di una bellissima ombra.
Odyssea non si lasciò scoraggiare dal suo silenzio. Deglutì, e disse con tono solenne:
«Volevo chiederti scusa. Scusa a te e a Breta, e anche a tuo padre. Se Hamlet Angel è stato assolto è colpa mia. Se avessi testimoniato contro di lui, se avessi informato il Tribunale di ciò che sapevo, se avessi detto loro che non era soggiogato affatto, sarebbe stato condannato. Non so perché non ci ho pensato, te lo giuro, non lo so, non l’ho fatto apposta. Ho creduto che le lettere bastassero, che fosse evidente a tutti la sua malafede. E invece…» 
Trascorse un tempo interminabile. Fu come se anche la luna fosse tramontata, e di nuovo il sole, e ancora la luna. Dopo quell'apparente eternità, Jacko disse pacatamente:
«Non devi chiedere scusa. Anche io credevo che i documenti e le altre testimonianze bastassero. Ho pensato alla possibilità di una tua deposizione, ma quando il legale della pubblica accusa mi ha chiesto se conoscessi altre persone in grado di raccontare ciò che era successo, ho scelto di non fare il tuo nome. Non sarebbe stata una bella esperienza, e ho voluto evitare che la inserissi nella tua collezione. È andata com'è andata. Ma non temere, ho la sensazione che prima o poi giustizia sarà fatta davvero.»
Odyssea sentì il cuore saltarle nel petto.
«Non penserai di…non fare sciocchezze, te ne prego!»
«Non ho intenzione di uccidere quel verme, non preoccuparti. Se lo toccassi anche per farlo a pezzi, lo degnerei di troppo onore. Ma prima o poi qualcosa accadrà, me lo sento. La verità percorre strane strade, si nasconde in modo apparentemente impenetrabile, ma alla fine affiora sempre, nel bene e nel male.» 
«È vero che non accetterai quei soldi?»
«Non lo so. Breta vorrebbe farlo. Io semplicemente non lo so.»
«Credo che dovresti pensarci prima di rifiutare. È un vostro diritto.»
«Ci penserò.»
Un altro breve spazio di silenzio, poi Odyssea cambiò discorso.
«Ho scoperto una cosa su quei cunicoli.»
Gli raccontò ciò che aveva appreso, delle urla spaventose e selvatiche che aveva udito di nuovo.
«Non entrare mai più lì dentro. Per nessuna ragione al mondo.»
«Temo di averlo già fatto» bisbigliò strizzando gli occhi e arricciando il naso e spostandosi, come se si attendesse un sonoro rimprovero. Gli narrò della recente fuga nel quadro per sfuggire alle ire della signora Mou.
«Sei matta. Preferisci rischiare di essere uccisa che sopportare lo sguardo gelido di Blanca Mou?»
Jacko sembrava profondamente contrariato. E quando gli riferì che per l'agitazione non era riuscita a concentrarsi ed era sbucata in una vecchia casa del quartiere fantasma, lui le disse in tono più perentorio:
«Devi stare attenta. O diventerai una preda troppo facile.»
S'era fatto tardi. Il freddo le aveva intirizzito il viso e le mani e aveva ancora l’umidità del tunnel nelle ossa.
«Adesso vado» mormorò stringendosi nelle spalle.
«Aspetta»
«Cosa…»
«Mi hai perdonato?»
«Io…»
«Ti ho chiesto scusa per quello che è successo l'altra notte, ed ero sincero, ma non so se mi hai perdonato o se mi detesti ancora.» 
Odyssea abbozzò un sorriso piccolo. Nel suo petto, il cuore sembrava una mela dapprima spezzata e adesso ricongiunta.
«Ti ho detestato solo per una notte, già l'indomani mi era passata.»
Su quelle parole uscì rapidamente dalle scuderie, prima che quella strana atmosfera, e la voce calda di Jacko, la inducessero a dirgli di più, a rivelargli che il suo amore era troppo forte, troppo arrogante, per permettere a una timida rabbia o una parvenza di odio di durare più di un tramonto."

Brano inedito tratto da "Odyssea 2", Amabile Giusti


Se ancora non avete letto il primo libro io ve lo consiglio assolutamente!
Se volete QUI trovate la mia recensione e QUI l'intervista che ho fatto all'autrice.
A presto!


11 commenti

  1. Non vedo l'ora di leggerlo! *w*

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  2. Purtroppo ancora non si sa... io spero presto!

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  3. Oh, che bello! Però adesso chi è più capace di aspettare! Voglio il secondo T.T.........

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  4. scusate, siamo al 22 maggio, e il primo è uscito a gennaio, non è che adesso si saprebbe la data di pubblicazione del seguito? sto andando in crisi, vi preeeegooo

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  5. al momento nessuna news! Lo aspetto con ansia anche io!

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  6. nessuno sa ancora nulla del seguito??

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  7. il 17 settembre uscirà il seguito in ebook!

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  8. Quando esce il secondo?*-------*

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