Recensione "Goddess - il destino della dea" di Josephine Angelini


Trama:
Dopo aver accidentalmente liberato l’intero pantheon della mitologia greca dall’esilio sull’Olimpo, Helen deve riuscire a imprigionare di nuovo tutti gli dèi senza scatenare una guerra che potrebbe essere devastante. Ma l’ira divina è violenta, così come la sete di sangue. I poteri di Helen sono aumentati e al tempo stesso è cresciuta la distanza fra lei e i suoi amici di sempre. Un oracolo infatti rivela che il male si è insinuato fra loro: c’è un traditore nella sua cerchia e i sospetti ricadono proprio sul bellissimo Orion.  Helen, combattuta fra l’amore per Orion e quello per Lucas, sarà costretta a prendere difficilissime decisioni, nel disperato tentativo di evitare uno scontro finale fra dei e mortali.
Il suo destino si sta per compiere, mentre una feroce battaglia si avvicina inesorabile. Solo una dea potrà sorgere per salvare il mondo: è scritto nelle stelle.
Passioni, guerre, sconfitte e vittorie si intrecciano magistralmente in questo avvincente capitolo finale di una trilogia che è già diventata un mito.

La mia recensione:

Goddess, ultimo volume della saga The Awakening, conclude la rivisitazione moderna della mitologia greca e delle vicende epiche della guerra di Troia che ci avevano accompagnato nella storia di Helen e della sua famiglia. 

Avevo amato in particolar modo i primi due volumi di questa serie (Starcrossed e Dreamless) che, seppur seguendo un format ormai consolidato per gli young adult, avevo trovato originali ed accattivanti nella trama e nelle vicende dei vari personaggi.
Ultimata la lettura di questo capitolo, trovo ancora difficile dare un giudizio obbiettivo a Goddess . Ci sono più punti che non mi hanno convinto, primo tra tutti la linearità della trama: In Goddess succede di tutto
Dai continui flash back ai ricordi di vite passate, dalle battaglie ai momenti d'amore, dalle comparse degli dei a strazianti attimi in cui più di un personaggio muore, il numero di vicende e di fatti che si svolgono sotto gli occhi del lettore è tale che, per una buona parte del libro, non sono riuscita a focalizzarmi su nessuno dei momenti importanti della storia. Mi sarebbe piaciuto godermi di più i momenti tra Helen e Lucas, i ricordi di Elena di Troia e la comparsa degli dei sulla terra. 
Il numero dei personaggi è poi talmente elevato che il carattere e la psicologia di ognuno di questi, dai Discendenti delle varie case a Zeus stesso, risulta essere solo pallidamente abbozzata.

Il triangolo amoroso che ci aveva lasciati trepidanti alla fine di Dreamless perde di intensità e di consistenza, risolvendosi in un modo un pò troppo frettoloso.

E' esattamente questa la parola che utilizzerei per definire Goddess: troppo veloce.

Nonostante il lieto fine, che sono riuscita a capire solo in parte, ammetto di essere rimasta un pò delusa dal capitolo finale di questa trilogia che mi aveva letteralmente conquistata. Starcrossed e Dreamless  avevano gettato un ottima premessa per questa serie innovativa, che avrebbe sicuramente potuto concludersi in maniera migliore. 
Tralasciando quindi il volume finale della saga, la storia di Helen e Lucas mi è decisamente piaciuta. Gli appassionati ed amanti di mitologia greca, non possono assolutamente lasciarsi sfuggire la serie Awakening, e condividere con noi il loro parere!





1 commento

  1. EMOZIONANTE! Ecco la parola che userei per descrivere l’ultimo volume di questa bellissima saga in cui Josephine Angelini ha saputo creare un “mash-up” perfetto tra un classico come l’Iliade e una storia d’amore contrastata alla “Romeo e Giulietta” (da qui il titolo Starcrossed - parola che viene usata appunto per definire un amore nato sotto una cattiva stella). Non nego che al momento di iniziare GODDESS sono stata travolta da sentimenti contrastanti. Prima tra tutte la curiosità di avere una risposta alle mille domande che affollavano la mia testa alla fine di Dreamless: Chi sceglierà Helen tra Lucas e Orion? Come e quando Helen e Lucas scopriranno di non essere cugini? Chi è il tiranno? Qual’ è il vero volto di Ade? Perché Daphne ha mentito? Chi è il padre di Helen? E tantissime altre… Da un altro lato c’era la certezza che una volta finito il libro ne avrei già sentito la mancanza. E devo dire che effettivamente è stato proprio così. Il libro è un concentrato di avvenimenti che assorbono il lettore e lo tengono inchiodato e con il fiato sospeso fino all’ultimo, non ci sono momenti morti né scene prevedibili che possano distrarre o rallentare la lettura: guerre, rivelazioni, nuovi personaggi, nuovi amori e ahimè anche alcune perdite. E’ stato esattamente come mi aspettavo: uno spettacolo di fuochi d’artificio. Ogni domanda, ogni situazione ed ogni punto rimasto in sospeso nei libri precedenti ha trovato la sua risposta. Per quanto riguarda i personaggi in questo volume si nota un profondo cambiamento in ciascuno di loro, alcuni in maniera assolutamente positiva mentre altri purtroppo… come dire… diciamo che in alcuni punti li avrei strozzati! Il cambiamento maggiore si nota sicuramente in Helen: nel primo volume Helen è una ragazza insicura, timida, che cammina spalle curve e completamente all’oscuro della sua vera natura. Quando conosce Lucas e i Delos prende consapevolezza di ciò che è e che può fare. In Dreamless troviamo una Helen più decisa e sicura di sé pronta a spingersi oltre i propri limiti per completare la missione di scendere negli inferi e salvare i discendenti dalle Furie anche a costo della propria vita. In quest’ultimo volume Helen, dopo aver unito le case assieme a Lucas e Orion diventando fratelli di sangue e avendo così liberato gli dei dalla loro prigionia, cresce ancora: diventa una giovane donna in grado di padroneggiare i suoi poteri (vecchi e nuovi) e pronta a tutto pur di proteggere e salvare chi ama. Pronta a elevarsi in qualcosa di più che una semi-dea… Anche la sua storia d’amore matura con lei. All’inizio di Goddess ritroviamo Helen indecisa tra l’amore che prova per Lucas (che crede il cugino) e il sentimento nuovo che sente verso il bell’Orion ma nel corso del romanzo finalmente tutto verrà svelato e finalmente (non senza poche difficoltà e sacrifici) potrà abbracciare il suo vero amore. A tal proposito ho adorato gli stralci con i bellissimi ricordi/sogni in cui l’amore tra Lucas e Helen viene rivissuto nei panni delle loro incarnazioni precedenti: la Angelini ha saputo trasportare con maestria i lettori all’epoca di Paride ed Elena e Lancillotto e Ginevra! Ma oltre a tante emozioni positive devo dire che ci sono stati almeno quattro punti in cui mi si è spezzato il cuore… ; per quanto fossi preparata al fatto che ogni guerra può avere le sue vittime devo dire che mi è dispiaciuto molto per alcuni personaggi. Una parola positiva va riservata a Daphne che dopo essere stata la cattiva dei romanzi precedenti, in questo volume rivela la sua vera natura e le motivazioni dei suoi gesti (ed è proprio su di lei e il suo primo incontro con Ajax che l’autrice ha scritto uno spin-off chiamato “Starcrossed City” - info all’ultima pagina della recensione). Nella conclusione di questa trilogia l’autrice riesce a regalare ai lettori un finale epico anche se non troppo “smielato” o eccessivamente perfetto anzi, sembra quasi voler lasciare una porta aperta sulle avventure di Helen, Lucas e i loro amici. Leggerei volentieri un quarto volume!

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