Recensione "Soulmates" di Aprilynne Pike


Soulmates
di Aprilynne Pike
(Earthbound series #2)

Tavia ricorda pochi frammenti del suo passato.
Unica sopravvissuta ad un disastro aereo che le ha cambiato la vita, ora vive con gli zii in una tranquilla cittadina americana, tentando di condurre un'esistenza normale, come una qualsiasi adolescente: tra le sedute di fisioterapia e gli incontri con la psicologa per superare il trauma (niente affatto normali) , Tavia passa le proprie giornate tra corsi on-line e la biblioteca.
Poche persone la circondando e solo con Benson, il suo solo ed unico amico, la nostra protagonista sente di poter essere sè stessa e di fingere che la sua vita non sia un ingestibile disastro.
Un bel giorno però le cose cambiano. Quando Tavia incrocia lo sguardo di un ragazzo vestito in abiti d'epoca, il suo mondo viene completamente sconvolto.

La trama, riassunta brevemente così, non mi ha dato molta fiducia nell'avvicinarmi alla lettura di questo libro che, a parte la bella frase in quarta di copertina («Se la tua anima gemella bussasse alla porta del tuo cuore, sapresti riconoscerla?»), non mi ha lasciato davvero nulla di significativo.
Soulmates è un libro composto da 320 pagine, di cui oltre l'80% del libro non esiterei a definire caotico, ingarbugliato e a tratti inutile ... ma partiamo dal principio.

Gli spunti e la trama di base non erano male. è difficile parlare di Soulmates senza cadere nello spoiler, ma cercherò di mantenermi sul più vago possibile.

Velocità è coerenza. Le prime due pecche del libro.
Il problema è che la Pike non solo attende troppo per dare al lettore una spiegazione plausibile di quello che accade a Tavia, ma getta alla rinfusa colpi di scena (meno e più riusciti) e situazioni l'una più surreale dell'altra in una storia che procede troppo, troppo, troppo velocemente.
Non sono riuscita ad identificarmi con nessun personaggio, men che meno con Tavia, i cui ragionamenti ho trovato assolutamente ridicoli : il lettore arriva a certe conclusioni con 50 pagine di vantaggio sulla protagonista, il cui modo di ragionare non esiterei a definire ridicolo e pasticciato. Mi è sembrato di aver a che fare con CAPITAN OVVIO, mentre per tutta la storia non avrei voluto altro che urlare nelle orecchie alla protagonista la direzione giusta da prendere.

I personaggi poi o mi hanno irritato, o sono passati completamente inosservati: Benson, troppo silenzioso, perfetto e servizievole con una protagonista che da fuori di testa piĂą di quanto sia ragionevolmente comprensibile. Quinn, il nostro sconosciuto dagli occhi magnetici, la cui vera identitĂ  e storia il lettore intuisce giĂ  dalla decima pagina. Per non parlare degli zii di Tavia e la sua psicologa ... insomma, avrebbero solo dovuto sbandierare un cartello con la scritta "individui loschi" per essere ancor piĂą misteriosi.
E Tavia ... oh oh Tavia... non mi sono mai imbattuta in una protagonista che dicesse una cosa, con paroloni seri e tutta la sinceritĂ  di questo mondo, e dieci secondi dopo si smentisse come se nulla fosse. A tratti ama Quinn, a tratti ama Benson ... una decisione vogliamo prenderla, o no?

A mio parere la Pike ha voluto inserire troppe cose alla rinfusa, scegliendo di velocizzare la storia a discapito di una trama che avrebbe potuto essere piĂą valorizzata.

Sottolineo una certa originalitĂ  nelle spiegazioni finali che l'autrice adotta per semplificare la vera identitĂ  dei due protagonisti, ma il tutto, ancora una volta, troppo sbrigativo e caotico.

Quel che salvo di questo libro lo si deve alle ultime 20 pagine, che ammetto mi hanno lasciato quel pizzico di curiositĂ  da spingermi, forse, ad arrischiare la lettura del secondo volume della serie.
Soulmates non è stato il libro giusto, la storia adeguata, a me, e sarei felice di confrontare il mio parere con qualcuno che lo abbia letto e a cui sia piaciuto.
Voi che ne pensate?

2 commenti

  1. A me non è dispiaciuto, gli ho dato 3 e mezzo ma per altri fattori che non riguardano la trama in se. Il fatto che proceda davvero troppo freneticamente è sicuramente un punto a suo sfavore ma l'idea di base mi è piaciuta, anche il lato romance che pur essendoci non mi ha dato alcun fastidio, a me Benson è piaciuto :) l'ho trovato diverso dai soliti co-protagonisti figoni maschili XD Il finale invece mi ha lasciata insoddisfatta, è un "finale non finale" XD ma l'ho perdonato solo perchè il primo libro della saga, sono comunque curiosissima di leggere il secondo ora, e penso che mi piacerà molto di più! (o almeno spero)

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