Recensione "Quando il Diavolo mi ha preso per mano" di April G. Tucholke

"Quando il diavolo mi ha preso per mano" 
di Aprile Genevieve Tucholke
(Between #1)

Trama:
Innamorarsi perdutamente può essere un viaggio molto pericoloso... Nel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente... fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti. River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso? O dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro? La nonna di Violet l'aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il Diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione.

La mia opinione:

Dare un giudizio a "Quando il Diavolo mi ha preso per mano" non è un compito semplice, dal momento che la lettura di questo primo volume della serie Between non ha saputo colpirmi appieno e travolgermi tra le sue pagine come speravo, ma al contempo è riuscito a piacermi e ad incuriosirmi in maniera del tutto nuova ed insolita.
La trama in quarta di copertina non mi ha dato elementi significativi per farmi un idea del mondo dipinto della Tucholke, mentre la cover, che trovo davvero magnifica, ricalca in qualche modo le atmosfere cupe e misteriose dell'intero romanzo.

Sicuramente il punto di forza e di efficacia narrativa del libro è l'atmosfera spettrale, cupa e mistica, che avvolge le ambientazioni dello sperduto paesino in riva all'oceano in cui si svolgono le vicende dei nostri protagonisti: non solo la casa di Violet, un enorme residenza decadente in cima allo scogliera, che ricalca in qualche modo le tipiche vecchie case infestate di fantasmi ( infinite stanze polverose, dipinti sbiaditi degli avi alle pareti e segreti nascosti tra i cigolii di una residenza quasi abbandonata), ma anche il piccolo villaggio quasi tagliato fuori dal mondo ed il cimitero perennemente avvolto nella nebbia, trascinano il lettore in un mondo terrificante, ma ugualmente affascinante. Ho amato le descrizioni coinvolgenti dell'autrice, assaporandone appieno quel gusto antico e delicato che sembrava fuoriuscirne ad ogni singola parola.
Mi sento quindi di sconsigliare questo libro a quanti si aspettano la tipica storia d'amore paranormal romance, e a tutti quei lettori che facilmente si lasciando spaventare ed impressionare da apparizioni spettrali, uccisioni gratuite e sangue.

La storia d'amore (pur essendo importante e non trascurabile per l'evolversi di alcuni eventi), vieni quasi messa in secondo piano dalla personalità insolita dei protagonisti, Violet e River, e dagli agghiaccianti misteri che circondano la figura misteriosa di quest'ultimo ( ... per non parlare poi degli inspiegabili incidenti che cominciano ad accadere in città dopo l'arrivo di River).
Violet è una ragazza decisamente eccentrica ed insolita, che passa più tempo tra i libri che in compagnia delle proprie coetanee; mentre River è il bad boy di turno (decisamente MOOLTO BAD), che per le proprie idee e le proprie azioni mette davvero paura non solo alla protagonista, ma anche al lettore.

Pur quindi riconoscendo i meriti ed i pregi di "Quando il diavolo mi ha preso per mano", devo dire di essere rimasta un pò delusa da alcune spiegazioni, e da alcune scelte nella trama, adottata dalla Tucholke.


<<E pregavo Freddie per il Diavolo. Le chiesi di tenere la mia mano lontana dalla sua. Le chiedevo di proteggermi dal male.
Ma, nonostante tutte le mie preghiere, il Diavolo mi trovò comunque.>>

Il Diavolo viene tirato in ballo, metaforicamente e "fisicamente", più volte nell'evolversi della storia, e, forse perchè rivelato troppo presto, forse perchè immaginavo tutt'altra cosa, il segreto terrificante di River mi ha deluso e
spiazzato. Le premesse gotiche e cupe, che per tutta la prima metà della storia mi hanno portato ad immaginare qualcosa di trascendentale, di biblico e diabolico, si sono lentamente sgonfiate sino all'ultima pagina.

Leggerò sicuramente il seguito di questa storia, e così come me, credo che gli amanti del thriller paranormal non possano esimersi dal leggere "Quando il diavolo mi ha preso per mano". Dopotutto ... al Diavolo non si sfugge :)




1 commento

  1. Recensito anche io la settimana scorsa, con la stessa votazione.
    Vedo che ci troviamo un pò tutti d'accordo.

    RispondiElimina

Se ti è piaciuto il post condividilo!
E se ti va, lascia un commento!