Recensione "Un incantevole imprevisto" di Marianne Kavanagh

Un incantevole imprevisto
di Marianne Kavanagh

La Trama
Tess crede nell’anima gemella. Crede che due persone siano predestinate a stare insieme e solo allora possano essere davvero felici. E anche se ha solamente venticinque anni è sicura di aver trovato la sua metà, l’incastro perfetto per il suo cuore di sognatrice: il suo fidanzato è tutto quello che ogni donna potrebbe desiderare.Ma secondo la sua migliore amica Kristy, che la conosce come nessun altro, non è l’uomo giusto. Lei non ha dubbi su chi sia la vera anima gemella di Tess. È George, un ragazzo dallo spirito inquieto che vive per la sua musica e ha un cassetto pieno di idee da realizzare. Solo che George e Tess non si conoscono. Kristy fa di tutto per farli incontrare. Ad ogni occasione i due sono sempre più ad un passo l’uno dall’altro: nello stesso locale, allo stesso concerto, allo stesso matrimonio. Eppure una serie di imprevisti li allontana, e il fatidico momento sembra non arrivare mai. Fino al giorno in cui, per caso, finalmente le loro strade si incrociano. E non c’è bisogno di nessuna parola, di nessun gesto. Quando è scritto nelle stelle basta uno sguardo per riconoscersi. Ma ci sono ancora molti ostacoli a dividerli. Ora spetta a Tess e George trovare il modo di difendere quello che hanno di più prezioso: un amore magico baciato dal destino. 


La mia opinione



Credo di essermi fatta ingannare dalla copertina di questo libro, perché pensavo di leggere un romance contemporaneo completamente diverso: l’idea di base che si intuisce leggendo la trama è carina, ma ho trovato il modo in cui è stato scritto confusionario e noioso. Non mi ha coinvolto minimamente! I personaggi principali, Tess e George, non si incontrano per anni (la storia inizia nel 2002 e termina nel 2012) e leggere delle rispettive vite è stato veramente stancante. Mai un dialogo divertente o entusiasmante, soltanto noia! Inoltre, entrambi i personaggi mi hanno lasciata perplessa. Lei fidanzata con un ameba noioso, e lui con una americana con in testa solo il lavoro e la carriera. Come abbiano fatto ad andare avanti per anni in quella situazione ancora non l’ho capito. Quando, dopo anni, finalmente Tess e George si incontrano, non si capisce come facciano a riconoscersi senza essersi mai visti prima (nonostante i vari tentativi degli amici di farli conoscere), e come possa scattare la scintilla così, su due piedi. Bha!!! Anche in quel caso, dopo il breve incontro, in cui non succede assolutamente niente, i due tornano alle rispettive vite seppur pensando entrambi continuamente l’uno all’altra. 
Arrivare alla fine di questo libro è stato davvero difficile, ed è una cosa che mi capita raramente. L’ho iniziato e abbandonato un paio di volte prima di mettermi d’impegno e provare a terminarlo. L’aggettivo che meglio lo definisce credo sia SOPORIFERO! Giusto nel finale si risolleva un pochino, ma per gran parte del romanzo non vedevo l’ora che ci fosse una svolta, che sembra non arrivare mai.


6 commenti

  1. si, è un libro appena caruccio, però niente di entusiasmante....

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  2. Ero partita con il brutto presentimento di ritrovarmi tra le mani una copia di "Uno splendido disastro" che non mi è piaciuto per niente, ma meno male che era tutt'altra storia! Forse è proprio questo "veder l'ora della svolta" che mi ha tenuta sulle spine e invogliata a leggerlo ancora di più :)

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  3. La copertina rimandava ad "Uno splendido disastro" ma è proprio un disastro questo libro... sei stata clemente, ci voleva mezza stella!

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  4. Io ho letto l'altro suo romanzo, Una dolce ostilità, e mi sono trovata a fare considerazioni molto simili. Allora sarà proprio lo stile dell'autrice e il suo modo di narrare. Forse proverò a leggere anche Un incantevole imprevisto per farmi una definitiva opinione. Una dolce ostilità mi ha lascito parecchio interdetta.

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