Recensione: Zombie allo specchio di Gena Showalter

Trama: 
In un attimo ho perso tutto ciò che conta. Il rispetto degli amici. La mia nuova casa. Il senso della vita. L'orgoglio. Il mio ragazzo. Ed è tutta colpa mia. Mia e di nessun altro. Sono stata io a permettere all'oscurità di entrare... Alice Bell è convinta che peggio di così la sua vita non possa andare, ma si sbaglia. Dopo l'ennesimo attacco degli zombie iniziano a verificarsi fatti mostruosi e inquietanti. Vede strane cose negli specchi, sente le voci dei non-morti, ma soprattutto avverte dentro di sé una presenza oscura che la costringe a compiere azioni terribili. Mai come ora ha bisogno dei suoi amici cacciatori e del sostegno di Cole, il suo ragazzo, eppure lui tutto a un tratto la respinge e si allontana, lasciandola sola a combattere contro gli zombie e contro l'oscurità che avanza. Per fortuna ci sono Kat e Reeve, le sue grandi amiche, a darle la forza di andare avanti. Perché l'orologio corre, e se Ali dovesse fallire sarebbero tutti condannati...

La mia opinione:

Questo era uno dei libri che più ho atteso di poter leggere. Per essere sicura di ricordarmi bene tutto, essendo passato un anno tra il primo e il secondo, sono andata a rileggere “Alice in Zombieland” così da avere tutta la storia fresca di memoria. Ma arrivata al terzo capitolo mi sono resa conto che la storia stava prendendo una piega che proprio non mi piaceva e così sono tornata alle origini leggendo il libro a ritroso, dall'ultimo capitolo al primo, per poi rileggerlo una seconda volta nel modo tradizionale. Lo so che molte di voi non capiscono come io possa farlo, ma è una cosa che facevo regolarmente con il cartaceo quindi non è la prima volta e di certo non sarà l'ultima. Con l'arrivo del digitale è solo un po’ più complicato, ma fattibile senza problemi.

In “Alice in Zombieland” venivamo introdotti nel mondo di Ali e dei cacciatori di zombie, quindi il tutto era incentrato nello spiegarci cosa provava Alice man mano che scopriva che la realtà, in questo caso, stava superando di gran lunga la più vivida immaginazione e iniziava a decifrare i sentimenti che cominciava a provare per Cole, lasciando poco spazio agli altri protagonisti.

In “Zombie allo specchio”, nonostante la protagonista sia sempre Alice con la narrazione in prima persona, tutti hanno molto più spazio e vengono approfonditi i caratteri e i sentimenti dei cacciatori (giovani ragazzi e ragazze che spesso mettono il gruppo e la caccia agli zombie davanti a tutto compreso la loro vita, consapevoli che quello che fanno è una vera e propria missione) delle amiche di Ali, fidanzate con i migliori amici di Cole anch'essi cacciatori (scopriremo il doloroso segreto che gelosamente nasconde Kat, vedremo l'evolversi della sua storia d'amore con Frosty e inizieremo a conoscere meglio Reese e la nascita della storia con Bronx) della nonna di Ali (che ora conosce la verità sugli zombie e quindi è più partecipe della vita di Ali) ma sopratutto di Cole. Nel precedente capitolo di lui si percepiva sopratutto il fatto che fosse l'indiscusso capo dei cacciatori, duro e spietato, abituato ad usare la violenza senza nessuna remora, mentre qui ci viene descritto in maniera diversa. Certo è sempre il capo e nessuno si sognerebbe mai di contraddire ad un suo ordine, ma è pur sempre un ragazzo di 17 anni (cosa che nel primo libro veniva del tutto oscurata e non ci si rendeva conto della sua giovane età) che deve fare i conti per la prima volta con sentimenti che non conosce. Nonostante abbia avuto parecchie ragazze, non ha mai provato per loro il sentimento che sente per Alice, ma questo sentimento lo mette di fronte a sensazioni come l'insicurezza e sopratutto la gelosia e, non sapendo come gestirli, l'unico modo che trova è scappare, rivelando tutta la fragilità della sua giovane età.

Nello stesso modo invece Alice deve combattere contro se stessa e affrontare la sua più grande battaglia, però al contrario di Cole non scappa davanti al problema, ma cerca di trovare la soluzione, anche se la soluzione potrebbe essere la fine di tutto.

Qui si vede la netta differenza tra il primo e il secondo libro, un cambiamento davvero notevole, facendo diventare Cole più umano, mentre Ali più forte e non solo fisicamente.

In ogni caso potete stare tranquille perchè nonostante gli zombie e i nemici, nonostante tutte le vicissitudini che succedono e nonostante tutte le paranoie di Cole (credetemi che ne ha uno sproposito) siamo pur sempre dentro una storia d'amore e anche questa volta l'amore trionfa e lo fa alla grandissima!!

La Showalter è riuscita a creare una storia davvero originale, dove i ruoli sono ben definiti: gli zombie sono i “cattivi” e l'unico modo per eliminarli è ucciderli e non devono per forza essere salvati, come succede in quasi tutti gli altri libri dello stesso genere, mentre i cacciatori sono i “buoni”, una sorta di eroi che rischiano la vita per proteggere tutte quelle persone normali che vivono la loro esistenza inconsapevoli di tutto quello che sta succedendo.

Il libro è scritto molto bene pieno di colpi di scena e di emozioni (personalmente di alcune di queste emozioni ne avrei fatto a meno, in special modo per quello che riguarda la storia d'amore tra Ali e Cole, però posso capire che per rendere Cole in quel modo bisognava scuotere le fondamenta su cui si basa il tutto, mettendo in discussione le certezze createsi nel primo libro) molto intense che rendono quasi impossibile staccarsi dalla lettura.

Il mio augurio è che la casa editrice non ci faccia attendere nuovamente un anno per poter leggere la fine di questa storia, benché questo non sia un libro ortaggio, cioè uno di quei libri con il finale aperto che ti lascia lì come un broccolo ad aspettare il seguito, siamo comunque arrivati ad un punto cruciale su tutti i fronti e la curiosità di scoprire come si conclude è davvero tanta.

1 commento

  1. vero, speriamo di non dover aspettare troppo. Lo leggerò sicuramente a breve ma sono contenta della tua opinione, mi fa ben sperare

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