Recensione "DESTINATA" di Sarah Fine


DESTINATA
di Sarah Fine
(Servants of Fate / I custodi del destino #1)

La Trama
In una città sull’orlo del collasso ambientale, Cacy Ferry, un paramedico di Boston, rischia la vita in prima linea. Ciò che i più non sanno, compreso il suo nuovo e sexy compagno, Eli Margolis, è che se Cacy da una parte lavora per salvare vite umane, si dedica però anche a un’altra attività: traghettare i morti nell’aldilà. Una volta che gli esseri umani sono “segnati” dal Fato, le anime vulnerabili devono essere accompagnate verso la beatitudine eterna o verso il dolore e le fiamme senza fine. Ignaro della seconda vita di Cacy, Eli è come ipnotizzato da questa donna forte e bella. Cacy, a sua volta, non può negare la potente attrazione per il misterioso Eli, dal passato tormentato. Ma proprio quando il loro rapporto si fa più intenso, l’uomo che ama le viene strappato improvvisamente. Chi ha tirato le redini del Fato prima del tempo? Quando Cacy è sul punto di scoprirlo, dovrà anche fare i conti con un devastante segreto che Eli non le ha confessato…

La mia opinione

Sarò sincera, dopo aver letto “Shadow” ed essere rimasta letteralmente ammaliata, avevo delle aspettative piuttosto alte per il nuovo romanzo di Sarah Fine. Che per fortuna non mi ha delusa. (Ma “Shadow” resta unico e ineguagliabile. E questo è un dato di fatto.)
Sarah Fine è riuscita a creare anche questa volta una dimensione fantasy che ci cattura, un mondo futuristico con un inquietante lato oscuro, che non sarà possibile dimenticare tanto facilmente. Se poi aggiungiamo una bella base di mitologia greca, il mix diventa delizioso.
A partire dalla figura di Caronte, il leggendario traghettatore che veicola le anime nell’aldilà. Perché questo è il ruolo di Patrick Ferry ed è questa l’eredità che lui stesso lascia ai suoi figli.
Così Cacy e i suoi fratelli, attraverso il Velo che è una specie di varco dimensionale tra la terra dei vivi e l’Oltretomba, ogni giorno hanno l’ingrato compito di accompagnare gli spiriti dei defunti in Paradiso o all’Inferno.
Ma la nostra protagonista è anche un bravo paramedico ed è proprio grazie al suo lavoro che incontra Eli Margolis, il suo nuovo partner in ambulanza… sexy, affascinante, sensibile e molto protettivo. Insomma, un ragazzo davvero in gamba, fin troppo per una come Cacy, che non può permettersi coinvolgimenti sentimentali di nessun tipo, per colpa del suo mestiere un tantino macabro e pericoloso.
Ma resistere ad un’attrazione potente come la loro, non è un’opzione contemplabile.
Mi piacciono le storie d’amore che procedono lentamente, senza alcuna fretta o assurdi ed istantanei colpi di fulmine. Una storia d’amore come questa… dolce e intensa, che si ritaglia il suo spazio senza apparire mai inopportuna, a volte con estrema tenerezza, altre volte con piccante sensualità.
Accanto ai traghettatori della famiglia Ferry poi ci sono i Ker: servitori fedeli della morte, questi demoni dell’Oltretomba segnano gli esseri umani con un marchio indelebile, destinandoli così a morire in modo violento o per colpa di malattie devastanti e dolorose.
Il fato è per tutti ineluttabile e nessuno può sfuggire ai fili del destino tessuti dalle Parche… O forse si? Perché a quanto pare, la fitta trama sembra cominciare a sciogliersi in modo del tutto imprevedibile.
E così, questo romanzo ci regala anche una bella dose di azione, intrighi, complotti e misteri. Non sempre riesci a distinguere gli amici dai nemici e questo ti provoca tensione e suspense, con colpi di scena che ti fanno cambiare continuamente idea sulle parti in gioco, smantellando le tue certezze su probabili alleati o traditori. E al centro di ogni sospetto ci sono loro, i Ker, che sembrano aver preso di mira Galena, la sorella di Eli, brillante immunologa in procinto di svelare al mondo intero una scoperta sensazionale, capace di scatenare enormi ripercussioni.
Adoro la mitologia e adoro come la scrittrice è riuscita a intrecciarla con il lato paranormale e con le semplici scene di vita quotidiana, in un mondo distopico dove la morte viene comprata e barattata come fosse una preziosa e macabra merce industriale.
Vorrei evidenziare però un’unica pecca: la realtà futuristica che fa da sfondo alle vicende dei personaggi non è stata approfondita quasi per niente. Se la scrittrice lo avesse fatto, magari descrivendola all’inizio del libro, lo avrei apprezzato ancora di più.
Ma non è un difetto così grave, per cui la perdono. Perché il suo romanzo ha tutte le carte in regola per lasciare un bel segno nel mondo fantasy, riuscendo ad unire insieme due generi che ormai abbiamo imparato ad amare: il genere distopico e quello paranormale. E ci affascina con semplicità e naturalezza.


3 commenti

  1. Questo libro mi ispira un sacco! :D Ho letto la trama e subito mi sono incuriosita :) dopo questa recensione poi non posso che aggiungerlo alla mia wl!

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  2. Mi ispira tantissimo lo leggerò appena possibile :)

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