Recensione "Con te sarà un disastro" di Jessica Sorensen

Con te sarà un disastro
di Jessica Sorensen
(The Coincidence #3)

Trama
La vita di Luke Price non è stata facile, e passare da una ragazza all’altra senza pensarci troppo sembra il suo sistema per scacciare i demoni del passato. Ma, nel profondo del cuore, Luke spera di incontrare la persona giusta, sebbene sia convinto che la perfezione non esista. Anche Violet Hayes non è stata fortunata: i suoi genitori sono morti quando era molto piccola e da allora è passata da una famiglia all’altra, rimanendo invischiata anche in brutte storie. Ora la ragazza spera di fuggire andandosene al college: per questo ha deciso di contare solo su di sé e tenere tutto il mondo fuori, senza mai legarsi a nessuno, per non rimanere ancora ferita. Poi però incontra Luke e più si conoscono, più è evidente quanto abbiano in comune. Ma, nonostante le loro somiglianze e un'irresistibile attrazione, la strada per la felicità è costellata di insidie… 

La mia opinione

Non mi piace sentirmi angosciata e profondamente abbattuta per buona parte di un libro, è una sensazione che mi mette a disagio e mi stritola lo stomaco.
Anche se il suddetto libro è comunque bellissimo e talmente emozionante da entrarti nel cuore e prenderci dimora fissa, dopo averti scombussolato per benino. Perché ci sono situazioni familiari così delicate, drammatiche e attuali che non riesci proprio a dimenticare, nemmeno quando sono partorite dalla mente di uno scrittore.
Luke è un ragazzo la cui infanzia è stata distrutta e prosciugata da una madre tossicodipendente.
Violet è un’orfana che ha vissuto in prima persona la morte dei genitori, per poi essere sballottata da una famiglia adottiva all’altra, come fosse un pacco postale.
Entrambi hanno costruito attorno a sé una corazza impenetrabile per escludere il mondo intero.
Entrambi vivono di eccessi e cercano l’adrenalina per sentirsi vivi, per sfidare la vita stessa o per annullare i sensi e fuggire da una realtà che fa semplicemente schifo.
E’ per questo che si attraggono e si capiscono alla perfezione, senza bisogno di tante parole o azioni. E’ il legame speciale che si crea tra due giovani anime devastate da una vita ingiusta, che ha mostrato un lato crudele e un gusto un po’ perverso.
Ma il fatto di non essere più soli li terrorizza, perché nessuno dei due è pronto a mettersi in gioco.
Jessica Sorensen ha un dono: la sua scrittura è talmente diretta e potente da sbatterti in faccia le emozioni in modo crudo e senza filtri, soprattutto quando si tratta della sofferenza e della disperazione dei suoi giovani protagonisti. Ma per fortuna riesce a dare lo stesso impatto anche ai sentimenti positivi come l’amore. Un amore sofferto e fragilissimo, tanto bello quanto inaspettato, tanto dolce quanto amaro.
Ma Jessica Sorensen ha anche un difetto (almeno dal punto di vista di un’inguaribile romantica come me): la tristezza che ti prende quando leggi i suoi epiloghi non è una semplice sensazione di disagio passeggera. No, proprio per niente. Quello che ti lascia addosso è un profondo senso di angoscia, un’intensa malinconia che ti fa scivolare l’umore sotto terra per tutta la giornata.
Ecco, è questo il tipo di sconforto che ho provato quando ho chiuso l’ultima pagina del libro. Perché, nonostante sapessi già quello che sarebbe successo grazie ai numerosi indizi che la scrittrice semina nel corso della storia, il finale mi ha comunque lasciato l’amaro in bocca e un enorme senso di vuoto nel petto.
Attendo il seguito con ansia e con la speranza di un dolcissimo e meritatissimo lieto fine.

 

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