Recensione LA NOSTRA ULTIMA CANZONE di S. K. Falls

LA NOSTRA ULTIMA CANZONE
di S. K. Falls


La Trama
Il più grande desiderio di Saylor è essere malata così che tutti le stiano accanto e si prendano cura di lei. Ha la Sindrome di Münchausen. Così, quando il suo psichiatra le consiglia di andare a fare volontariato in ospedale, la ragazza accetta con entusiasmo. Inizia a frequentare un gruppo di ragazzi della sua età malati terminali, a uscire con loro, a vederli al di fuori dell'ospedale, a far sempre più parte della loro vita, fingendosi malata. Nel gruppo c'è Drew, un ragazzo bellissimo di cui si innamora. A separarli una tremenda bugia: Saylor non è davvero malata. Ma a stringerli per sempre sarà una crudele verità: Drew sta morendo...


La mia opinione

Quando ho deciso di leggere questo libro mi immaginavo una storia ragazzi-malattia in stile “Colpa delle Stelle” con un finale strappalacrime assurdo, invece da quel punto di vista è andata meglio del previsto. Non aggiungerò altro sull'epilogo, ma visto che è una domanda che in molte mi avete posto, se siete tra le persone che amano i lieto fine potrebbe non andarvi poi così male, almeno per quello che penso io vista la situazione. 
Ciò che invece non mi aspettavo per niente, e che mi ha lasciato basita e disgustata (non sto esagerando!), è il comportamento della protagonista principale, unica narratrice della storia. Non ho mai sentito parlare del disturbo fittizio cronico chiamato sindrome di Münchausen di cui soffre Saylor, ma la prima parte del libro in cui la protagonista racconta degli episodi autolesionisti di cui è stata capace mi ha fatto rabbrividire. Non trovo quindi termine migliore che “inquietante” per definire l'inizio di questo romanzo. 
Provare simpatia per la protagonista mi è stato impossibile (anche se mi ha fatto molta tristezza), ma non mi sono lasciata scoraggiare, dopotutto le protagoniste dei libri non possono mica sempre essere delle eroine! Chi invece mi è piaciuto molto è Drew, un giovane musicista ventenne con una malattia degenerativa, un ragazzo che fa battere il cuore a Saylor per la prima volta facendola sentire speciale e amata. Drew è un vero amico, si batte per gli altri ragazzi e coinvolge nella sua cerchia anche Saylor nonostante sia l'ultima arrivata. Quando Saylor si infiltra nel gruppo di sostegno con una bugia sulla propria salute, conosce (oltre a Drew) alcuni ragazzi con diverse malattie allo stadio terminale; inizia così la parte più triste e commovente: è impossibile non provare tristezza verso di loro e odio verso il destino che si è accanito con dei ragazzi così giovani. Le loro storie, il loro dolore, così come quello dei loro familiari è toccante e tutta questa situazione mi ha strappato più di una lacrima. Gli argomenti delicati che affronta l'autrice in questo libro sono diversi: dai disturbi mentali, alle malattie terminali, alla violenza, alcuni dei quali andavano magari approfonditi meglio. 
La protagonista dovrà affrontare le amare conseguenze delle sue bugie, ed allo stesso tempo intraprendere un percorso di crescita e guarigione dal suo stato mentale. 
La nostra ultima canzone non è un libro per tutti: è tosto, intenso, si fa odiare in certe parti e commuovere in altre. 
Consigliato a chi è coraggioso, a chi apprezza i romanzi ragazzi-malattia e non si aspetta l'impossibile.

5 commenti

  1. Io già leggendo la trama mi chiedevo "ma chi mai vorrebbe essere malata"? Però tutto sommato la trama sembrava carina! Leggendo cosa ne pensi tu sono molto curiosa di leggerlo e vedere se a me viene voglia di picchiarla la protagonista XD

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    1. Ahahhaha fammi sapere se lo leggerai! Sono curiosa di sentire altri pareri!

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  2. Letto e amato. All'inizio avevo un po' di dubbi..non amo molto chi si procura dolore ma'poi l'autrice ha saputo bel riscattarsi. Condivido il tuo parere Sally ;)

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  3. Non ho ancora letto il libro, mi piacerebbe leggerlo però. Come ho detto leggere storie tristi mi mette ansia, ma poi cerco di ignorarla e leggo ugualmente. Perchè l'amore non è solo fatto di sorrisi, è fatto anche di lacrime e io sono una persona che crede e rispetta questo sentimento. Un abbraccioo..

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  4. Ho appena finito di leggere questo libro dopo neanche 5 giorni.. È un libro bellissimo e attuale... Tocca molto soprattutto sentimentalmente in modo particolare per chi è sensibile come me ... Non nego di aver pianto in più parti come non nego i brividi nelle sue manie autolesionistiche ... Credo sia uno dei libri più belli che abbia letto

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