Recensione "Royle" di Naike Ror

Royle 
(serie R.U.D.E. Vol. 1)
di Naike Ror 


La Trama
“È inquietante svegliarsi dopo quattro giorni di coma e rendersi conto di essere stata catapultata nove anni avanti nel tempo. Questo è ciò che accade a Daisy: nove anni di vita spariti nel nulla, gli amici più cari, i propri amatissimi genitori, la tranquilla vita di studente liceale. 
E persino Royle, il suo grande amore. Tutto sparito. 
Al loro posto, una vita in cui Daisy non si riconosce affatto, una donna che non si sarebbe mai aspettata di diventare, una personalità ammantata di segreti. 
In un crescendo di tensione ed emozioni, Daisy cercherà di dipanare i misteri che l’hanno travolta e che coinvolgono anche lo splendido e affascinante Royle” 

La mia opinione


Mi sono avvicinata a questo romanzo per pura curiosità, non avendo letto mai niente della scrittrice.
E cosa posso dire? Che ho trovato pane per i miei denti.
Questo libro è stato uno splendido vortice di mistero e passione. E ha reso estremamente felice sia il mio lato romantico, sia quello più oscuro e amante del thriller.
Il fulcro della storia è la magistrale alternanza di presente e passato. La scrittrice ti trasporta nel tempo per ricostruire pian piano l’ordine degli eventi, dare un senso a molte questioni rimaste in sospeso e una risposta alle mille domande che ti frullano in testa. Tuttavia non lo fa in modo classico e scontato, piuttosto ti regala degli spezzoni temporali più o meno lunghi, che vengono interrotti proprio sul più bello e tu ti mordi i gomiti perché ogni volta non riesci ad avere la spiegazione che aspettavi con ansia.
La scrittrice fa tutto ciò in un modo deliziosamente calcolato (e fin troppo crudele a mio avviso!) senza mai lasciare niente al caso e facendo combaciare tutti i tasselli del puzzle soltanto alla fine, per chiudere il tormentato cerchio una volta per tutte.
E questo è sinonimo di bravura. I miei complimenti.
Il passato è rappresentato dal periodo dell’adolescenza, dove la lunga e profonda amicizia tra Daisy e Royle dapprima si rovina, poi viene a stento recuperata tra mille incomprensioni e infine sfocia in un sentimento forte e allo stesso tempo dolcissimo, l’amore.
Poi c’è il presente, la fase adulta, quella delle emozioni potenti. Quella in cui Daisy, dopo un incidente, si risveglia dal coma in un letto d’ospedale e scopre di aver perduto la memoria degli ultimi nove anni della sua vita. Ed è giustamente sconvolta.
Daisy non sa più chi è diventata, ma vuole scoprirlo a tutti i costi.
Royle è cambiato completamente e sa benissimo il perché.
L’odio e la vendetta divorano gli animi e rischiano di generare mostri, aridi dentro, fin troppo assetati fuori.
E’ proprio il presente il periodo che ho amato di più, perché mi ha eccitato con un erotismo a volte rude e a volte delicato, mi ha scombussolato con un turbine di segreti, mi ha tenuto sulle spine con i suoi misteri da svelare e mi ha sconvolto con rivelazioni inaspettate che da un lato hanno divinamente soddisfatto la mia sete di dettagli, dall’altro però mi hanno lasciato a bocca aperta per lo stupore.
Così, mentre Daisy cerca lentamente di recuperare i ricordi con tenacia e disperazione, la fragile impalcatura del suo passato acquista solidità e rende meno spaventoso quel buco nero di nove anni che ti ritrovi a riempire assieme a lei, mattone dopo mattone, con molta ansia e un sottile filo di tensione.
Questo romanzo non è perfetto. Non è scevro da disattenzioni o refusi grammaticali. E talvolta sorvola su situazioni che invece speravo fossero approfondite maggiormente, come ad esempio l’epilogo.
Ma non gli ho dato peso, perché questa storia ti inchioda alle sue pagine in modo meraviglioso.
Ti irretisce, ti contagia con prepotenza e ti appiccica addosso le emozioni come se niente fosse.
Amore. Odio. Eccitazione. Disperazione. Vendetta. Ho provato ognuna di esse sulla mia pelle e credo che impiegherò parecchio tempo per cacciarle via.

1 commento

  1. Oddioooooo. Onorata ed emozionata. Grazie mille per il tempo che mi avete dedicato... Vi bacio tutte

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