Recensione "La corsa delle onde" di Maggie Stiefvater

La corsa delle onde
di Maggie Stiefvater

La Trama
Succede ogni autunno, sull’isola di Thisby. Dalle gelide acque dell’oceano si spingono a riva i cavalli d’acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Sean Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest’anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.

La mia opinione

Quando un libro è molto bello, non ti lascia addosso solo l’entusiasmo della lettura, ma qualcosa di più profondo e complicato da descrivere. Un’esperienza magica e suggestiva che ti cambia in modo impercettibile, fissando la sua piccola impronta dentro di te.
Ed è proprio quello che è successo con “la corsa delle onde”.
Perciò leggere l’ultima pagina mi è costata una fatica del diavolo, perché ha significato dire addio a tutte le creature splendide che ho conosciuto in questa avventura. Umane e non.
Questa è la storia di Sean Kendrick e Puck Connolly, due ragazzi coraggiosi e fortemente motivati a vincere la Corsa dello Scorpione, una competizione spietata in groppa a cavalli d’acqua chiamati “capaill uisce”, creature magnifiche e letali, partorite dalle profondità dell’oceano.
Puck è stata grandiosa, così tenace nel gettarsi a capofitto in una gara quasi impossibile con mezzi assolutamente inadatti, pur di guadagnare il denaro necessario per mantenere in modo dignitoso i suoi fratelli. Tutto grazie ad una piccola cavalla di terra che dimostra una forza e un coraggio encomiabili.
E Seannon ho parole per descrivere il rapporto che ha creato con Corr, il suo splendido esemplare di capall. Una simbiosi quasi magica, un’intesa completa sia a livello fisico che mentale, profonda e dolcissima. Quando corrono diventano una cosa sola, facendoti assaporare la potenza della libertà e vivere un’esperienza inebriante e quasi catartica.
Ma non finisce qui, perché questo libro ti fa provare ben altro, come l’ansia per ogni incontro-scontro degli umani con quelle creature indomite e selvagge, capaci di dare splendide soddisfazioni ma anche seminare morte ovunque vadano. E la tensione scaturita delle corse, soprattutto quella finale, la spietata competizione che mi ha tenuto incollata alle pagine con il fiato quasi sospeso fino all’ultimo istante.
Grazie all’uso del POV alterno dei due ragazzi, la scrittrice ti offre un impatto diretto con le loro emozioni, i loro desideri e le loro fervide speranze, padroneggiando sempre uno stile raffinato e una capacità narrativa davvero suggestiva.
Che cosa posso dire?
Leggete questo romanzo.
Perché col suo stile impeccabile la Stiefvater ha creato una bellissima storia dove i sentimenti tra umani e animali sono così profondi e delicati da scavarsi un sentiero nella tua anima con estrema facilità.
Una storia di tenace rivalsa e dolorosa giustizia.
Una storia d’amore timida e tenera, che nasce silenziosa sullo sfondo di una competizione mortale, in un’isola magica che ti seduce con le sue antiche superstizioni, i suoi strani riti pagani e la sua magnifica natura selvaggia.
Ma soprattutto con l’anima oscura di un oceano che a volte spaventa e a volte incanta.

2 commenti

  1. Quando dovrebbe uscire, ed in che versione? Sono rimasta incuriosita : dev' ammetterlo !!!

    RispondiElimina

Se ti è piaciuto il post condividilo!
E se ti va, lascia un commento!