L'angolo degli inediti: Recensione "Beautiful Sacrifice" di Jamie McGuire.

Buongiorno ragazze,
visto che si sta avvicinando l’uscita italiana del libro e il quarto e ultimo volume della serie è appena stato pubblicato in lingua originale, ho deciso di dedicare questa rubrica a Beautiful Sacrifice di Jamie McGuire.

“Le persone hanno dimenticato di usare i propri ricordi. Guardano alla vita attraverso le lenti di una fotocamera o lo schermo di un cellulare invece che ricordarsi come sembri o come profumi.”—trassi un profondo respiro dal naso—“come suoni”—la mia voce echeggiò tra le piccole montagne di sotto—“come si senta.”

“Qualcuno sapeva che avrei avuto bisogno di tenerti la mano ancora prima che ne avessi una.”

TRAMA:
Falyn Fairchild può andarsene da tutto. Avendo già lasciato la sua auto, la sua educazione, e persino i suoi genitori, la figlia del prossimo governatore del Colorado è tornata nella sua città natale, sul lastrico e facendo la cameriera al Bucksaw Café. Dopo ogni turno, Falyn aggiunge soldi nella sua scatola da scarpe, sperando di mettere da parte abbastanza soldi per comprarsi un biglietto aereo per l'unico posto dove può trovare perdono: Eakins, Illinois.
Nel momento in cui Taylor Maddox si siede nella sezione di Falyn al Bucksaw, lei sa che porta guai. Taylor è affascinante, infrange promesse ed è bellissimo anche se coperto di sporcizia--rendendolo tutto quello che Falyn crede sia un figo pompiere. Falyn non è interessata a diventare un'altra stima e per un ragazzo Maddox una donna non interessata è una sfida.
Una volta che Falyn scopre il luogo che Taylor chiama casa, tutto cambia. Alla fine, la persistenza dei Maddox incontra il talento di andarsene di Falyn e per la prima volta Taylor potrebbe essere quello a bruciarsi.

“Taylor guardò verso di me e, solo per un momento, fui catturata da un paio di calde iridi marroni. In meno di un secondo, trovai qualcosa di familiare dietro quegli occhi. Poi sbatté le palpebre e tornò al suo menù.”


“Penso sia abbastanza ovvio che non ti voglio soltanto.” Lui rise una volta, nervoso. “Non riesco a stare lontano da te. Questo viene detto bisogno.”

Ci è voluto molto auto-convincimento per decidermi a prendere in mano questo libro. Se avete letto il precedente, saprete benissimo cosa faccia Taylor e mi fa svalutare un sacco il personaggio. Non ho niente in contrario ai libri che ne parlano, tipo Il frutto proibito o anche semplicemente come Uno splendido sbaglio, ma quando è come in questo romanzo ho dei seri problemi a continuare. Per me sarebbe un decisivo punto di rottura.
Ciò che mi preoccupa con Beautiful Sacrifice è che questo non è il “problema”.
Mi spiego meglio. Ci sono tante, troppe cose sbagliate con questo libro. In primis, la protagonista, Falyn. Non ho neanche parole per descriverla, perché sono ancora molto confusa. È una continua contraddizione. Non sa neanche lei quello che vuole. Un secondo pensa una cosa, quello dopo fa tutt’altro. Quando finalmente agisce in modo maturo, succede una cosa che le fa fare quaranta passi indietro a meno di cinquanta pagine dalla fine. Argh!
Secondo, la storia. Tutti noi amiamo i Maddox. Sono sicura di poterlo affermare. Quante non hanno perso la testa per Travis Maddox? Detto ciò, però, non è possibile che tutte le relazioni della famiglia abbiano esattamente lo stesso identico svolgimento. Certo, ognuna delle eroine ha problemi diversi, loro hanno problemi diversi, ma il tira e molla è esattamente lo stesso.
Terzo, la fine. È stato tutto perfettamente incartato, impacchettato e offerto a Falyn. Io capisco che in questa storia c’è una componente prima mai vista nella serie, il destino. Tutta la coincidenza del fatto che lui, non solo venga dalla cittadina dove lei sta programmando da anni di andare, ma abita esattamente nella casa accanto a quella che cerca lei. In più, Falyn crede che è stata punita per la scelta che ha fatto e che non bisogna andare contro a come sono andate le cose, perché c’è sempre un motivo, tipo Karma. Quindi, la fine, potrebbe anche essere in pieno tema da questo punto di vista, ma è troppo. Chi lo ha letto sa perché.
Potrei continuare con l’elenco, ma è meglio se mi fermo. In ogni caso, è stata una lettura carina, un po’ esasperante, ma dopotutto non male. Alla fine è una rivisitazione di Uno splendido disastro che ho amato alla follia, quindi non posso non apprezzare anche questa, ma onestamente mi aspettavo di più, molto di più. Darei al romanzo tre stelle e mezzo.

“Tutto quello che è successo da quando ci siamo incontrati ha portato a questo momento. C’è stata solo una donna che ho amato prima di te e non ci sarà nessun’altra dopo di te.”

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