Recensione "Guida agli appuntamenti per imbranate" di Tracy Brogan

Guida agli appuntamenti per imbranate 
di Tracy Brogan 

La Trama
Se c’è una cosa che Sadie Turner sa fare benissimo è mettere ordine nelle cose. Perciò quando si rende conto che la sua vita “perfetta” è nel caos più completo, decide di trascorrere le vacanze estive nella casa al lago della zia, con la speranza che tutto torni al suo posto. Sadie vuole rilassarsi e curare le ferite che le ha lasciato l’ex marito infedele. E per questo ha bisogno di tempo, lontana dagli uomini. Da tutti gli uomini. È difficile però trovare un momento di pace nel cottage dell’eccentrica zia Dody, con due cani sbavanti e due cugini impiccioni (di cui uno è un esuberante arredatore d’interni intenzionato a rimettere a nuovo la povera Sadie). Senza contare che sono tutti decisi a farla uscire con Desmond, il nuovo vicino sexy.Alto, abbronzato e muscoloso, Des è anche meraviglioso con i bambini di Sadie. Ma deve avere per forza un difetto (è un uomo!) e per questo lei deve mantenere le distanze. Con il trascorrere dell’estate, la vita che Sadie stava cercando di semplificare diventa sempre più complicata: le si presenta una nuova opportunità di lavoro, il perfido ex torna a tormentarla e zia Dody rivela un tragico segreto. Ma forse un po’ di caos è proprio ciò di cui una ragazza imbranata ha bisogno per rimettere ordine nella sua vita.

La mia opinione

La prima cosa che mi ha colpito di questo romanzo tenero e divertente sono i personaggi.
Così vivaci e strampalati, sempre capaci di strappare un sorriso o una grassa risata con i loro comportamenti insoliti e le loro idee a dir poco assurde.
E lo stile… così schietto e frizzante, ricco di metafore talmente originali da risultare efficaci e dirette come uno schiaffo in faccia.
La protagonista è Sadie, una giovane donna turbata da un recente divorzio, che si rifugia assieme ai suoi due buffi bambini (Jordan e Paige) a casa della zia Dody, nella cittadina di Bell Harbor, per ritrovare finalmente un po’ di pace e di serenità. Ma non ha fatto i conti con i membri della sua bizzarra famiglia, a cominciare dalla stessa zia… così eccentrica, esuberante e impicciona. E i due cugini decisamente arditi e fuori dagli schemi.
Ma soprattutto non ha fatto i conti con Desmond, il sexy vicino di casa. Il medico affascinante che ognuna di noi, nei suoi sogni, almeno una volta ha sperato di veder uscire dalla porta accanto. Il classico uomo da cui Sadie, ormai delusa dall’amore, dovrebbe tenersi lontana.
Ma resistergli è impossibile. Perché Des è sensibile e premuroso come il più tenero dei gentiluomini. E poi sembra quasi fare una magia, con la pazienza e la delicatezza che mostra verso i due bambini (altri personaggi che ho trovato adorabili, con le loro uscite un po’ sfacciate e i loro comportamenti squisitamente genuini).
Obiettivamente, un uomo favoloso e perfetto come Des è un pò difficile da trovare, ma noi continuiamo pure a fantasticarci sopra… dopo tutto, sognare non ha mai fatto male a nessuno!
E poi c’è Sadie, che non è assolutamente da meno. Quando fa le gaffe è un portento ed è impossibile non immedesimarsi in lei (mi somiglia tanto… troppo, direi.) E poi è brillante, autoironica e vivace a sufficienza quando è spronata dalle giuste motivazioni. E Desmond è il Re delle giuste motivazioni.
Dopo una spintarella un po’ sfacciata da parte di zia e cugini impiccioni e un corteggiamento che all’inizio si rivela goffo e imbarazzato (e proprio per questo ancora più divertente), la loro relazione finalmente decolla.
Ma quei due ci regaleranno anche una bella dose di ansia, scaturita da equivoci e banali incomprensioni, con la costante ombra di quello spregevole di Richard (l’ex marito) che annienta l’ottimismo e la fiducia di Sadie e altri piccoli ostacoli che minacceranno la loro bellissima unione. Ma per fortuna ogni situazione si risolve per il meglio.
Perché ammettiamolo, tutte noi abbiamo bisogno di una dose salutare di romanticismo e tutte noi abbiamo bisogno del lieto fine. Può sembrare scontato, ma è così.
E tutte noi ogni tanto andiamo in astinenza da dolcezza. Se poi quella dolcezza è anche condita ad arte con un’ironia audace e un po’ folle, il cocktail è ancora più allettante.
Questo romanzo è quel cocktail.
E sono felicissima di averlo letto.

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