Recensione: "Riscatto" di Sagara Lux

Riscatto 
di Sagara Lux

Alcuni segreti feriscono più dei coltelli. 
Convivere con la consapevolezza di avere tradito il proprio cuore non è semplice per Iryna, così come non lo è stato vivere nella menzogna negli ultimi due anni. Quello che tutti credono è falso. Non è morta. Non ha dimenticato quello che ha fatto. E non ha dimenticato lui. 
Ogni scelta ha delle conseguenze. 
Prigioniero di un pericoloso gioco di potere, schiavo dell’ambizione che ha dominato tutta la sua vita, Genz non ha tempo di pensare al passato che ha seppellito in un angolo della propria memoria; almeno finché non rivede lei. 
Certi sentimenti non ti lasciano tregua, né alternativa. 
Entrambi feriti, entrambi orgogliosi, Genz e Iryna si troveranno ancora una volta uno di fronte all’altro. 
Mettere da parte il passato e riscattare se stessi non sarà affatto semplice, soprattutto perché Iryna non è stata l’unica ad avere nascosto un segreto negli ultimi anni. 

* ATTENZIONE * 
Il romanzo contiene scene di sesso esplicite e tratta contenuti delicati. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole. 

La mia opinione

In un certo senso lo sapevo che questo libro avrebbe coccolato e nutrito per bene le mie aspettative.
Ma non sapevo che avrebbe preso il mio cuore trepidante, l’avrebbe appeso a un filo come i panni sullo stendino, l’avrebbe tagliuzzato con un coltello affilato e infine avrebbe ricomposto i pezzi con una precisione spaventosa. Come se non fosse successo niente. Ma non è così, perché di cose ne sono successe fin troppe.
Genz è uscito finalmente dal carcere in cui era rinchiuso da mesi, pieno di odio e rancore verso i suoi principali nemici. Verso Giuliani che tenta continuamente di farlo fuori per usurpare il suo potere. Verso Caterina che gli ha estorto un figlio con l’inganno. Ma anche verso Iryna, che ha tradito irrimediabilmente la sua fiducia pugnalandolo al cuore. Ma la verità a volte è oscurata dalla rabbia e dal bisogno di vendetta, perché Iryna non si è macchiata delle colpe che le attribuisce e da più di due anni è costretta a nascondere se stessa e il bambino che lui le ha dato e di cui finora ha sempre ignorato l’esistenza.
Questo libro si presenta fin da subito con un impatto piuttosto forte, nelle sembianze di un pericoloso teatrino in cui sono troppi i burattinai che tirano i fili, senza lasciarti capire chi manipola e chi viene manipolato, con sfumature ricche di suspense che accrescono la tensione pagina dopo pagina.
E in questa ragnatela fatta di lotte di potere, spietate vendette e pericolose alleanze rischiano di restare imprigionate vittime ignare e prive di colpe. Come Iryna. Come Suzanne. O come bambini il cui candore viene irrimediabilmente macchiato dal sangue, dalla violenza e dalla follia umana.
E’ incredibile come la scrittrice ci permette di viaggiare nella mente di tutti i protagonisti e affrontare i loro profondi conflitti interiori: Iryna, J.C., Caterina, Ivar… ognuno col suo carico personale di desideri, segreti e rimpianti. Ma soprattutto Genz, costantemente dilaniato sia dal bisogno di proteggere la donna che ama e il loro bambino, sia dalla sete di vendetta che lo logora e non gli permette di dimenticare il tradimento subìto e infine da responsabilità schiaccianti verso il suo nuovo impero criminale.
Ho sofferto assieme a lui e Iryna ogni santissima volta, perché questo amore spezzato, che non permette al perdono di vedere la luce del sole, colpisce e destabilizza. Ma Iryna è una donna eccezionale e riconquista la fiducia di Genz pezzo dopo pezzo, con un coraggio e una dignità davvero esemplari, traendo forza da un sentimento mai sopito e da un desiderio che non è mai stato così disperato, doloroso e totalizzante come ora.
Se dovessi associare a questo libro un colore, sarebbe senza dubbio il rosso.
Rosso, come il sangue versato da creature innocenti o da impostori e assassini.
Rosso, come l’incarnazione dell’odio, dell’ira e della vendetta… di un infame traditore, di un amante ferito o di un padre schiacciato dai sensi di colpa.
Rosso, come un amore intenso che trasuda sofferenza ma che alla fine supera ogni ostacolo.
Un amore che profuma di “riscatto”.
Un amore che è il collante di una storia in cui è difficile distinguere le tue emozioni da quelle dei suoi fieri protagonisti. Sensazioni così potenti da marchiare a fuoco le pagine su cui la scrittrice ha lasciato le sue audaci parole d’inchiostro, regalando infine a questa splendida duologia un epilogo giusto e sorprendente, capace di dimostrare che a volte la pietà può nascondersi davvero dove meno te l’aspetti.

3 commenti

  1. Ma questo libro fa parte di una serie?

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    1. Si! E' una duologia: Inganno (è il primo) e Riscatto (è il secondo). In realtà ce ne sarebbe uno ancora prima di Inganno (Di carne e di piombo) che però parla di due protagonisti diversi, per cui se inizi da "Inganno" non perdi pezzi importanti ai fini di questa storia.

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