Recensione: Forever With You di Sandi Lynn

Forever With You 
di Sandi Lynn
(Serie Forever #1)

La Trama
Quando si è trasferita a New York con il suo ragazzo, Ellery pensava che avrebbero vissuto per sempre felici e contenti nel loro appartamentino nella Grande Mela. Non avrebbe mai immaginato che lui avrebbe fatto i bagagli e se ne sarebbe andato perché aveva “bisogno di spazio”. Così da un giorno all’altro Ellery si è ritrovata single e, per combattere la solitudine, si è rifugiata nella sua arte e nei suoi dipinti. Finché un incontro fortuito non cambia tutto: una notte Ellery aiuta un ubriaco a tornare a casa sano e salvo. Quello che non sa è che il misterioso sconosciuto altri non è che il milionario Connor Black. Quando, il mattino dopo, Connor trova Ellery nella sua cucina, pensa che quella ragazza abbia violato la regola numero uno: nessuna può restare a dormire dopo essere stata a letto con lui. Vorrebbe mandarla via, ma suo malgrado si sente attratto dalla sua ostinazione, dalla sua aria di sfida, dalla sua dolcezza…
Connor Black, emozionalmente ferito, uscito da una tragedia personale, si è ripromesso di non innamorarsi mai più di una donna, ma poi Ellery Lane è piombata per sbaglio nel suo mondo e lui ha iniziato a provare emozioni nuove. Vale la pena di lasciarsi andare? Il coraggio e l’amore bastano davvero a salvare una vita?


La mia opinione

Signore e signori ecco a voi uno dei libri più inutili e insignificanti che ho letto in tutto il 2016. E per una come me, sempre estremamente entusiasta ed emotivamente coinvolta con ogni genere di romanzo, dare un pessimo voto è un evento più unico che raro.
Se la SFIGA avesse un nome, si chiamerebbe Ellery Lane. Questa ragazza attira sventure come la luce attira le zanzare: il fidanzato la lascia, la sua salute è continuamente precaria e i parenti le muoiono tutti uno dopo l’altro… o contemporaneamente (fossi in loro, inizierei seriamente a toccare ferro). E per giunta possiede un istinto da crocerossina che sfocia nell’ingenuità più scandalosa: come ti viene in mente di riaccompagnare a casa un perfetto sconosciuto, per giunta ubriaco fradicio, nel bel mezzo della notte? E come se non bastasse, appisolarsi nel suo letto per ore intere? E’ come attaccarsi sulla schiena un cartello con scritto: “stupratemi, mi concedo su un piatto d’argento”. Sono senza parole.
Ma devo ammettere che pure il protagonista maschile quanto a iella non scherza affatto, collezionando anche lui drammi quotidiani come fossero le figurine dell’album dei calciatori.
Perciò ecco a voi Connor Black, l’altra “magnifica perla” di questo libro.
Ricchissimo, bellissimo, costantemente seguito da uno stuolo di donne arrapate che gli sbavano dietro, insensibile, arrogante, autoritario e definitivamente deluso dall’amore… aspettate, dov’è che l’ho già sentito?
Ah, in tutti i libri che ho letto.
L’amicizia tra Connor e Elle fin dall’inizio non ha nulla di naturale, anzi, spesso mi è sembrata addirittura forzata, con poche idee ben confuse da parte di entrambi, anche quando sfocia in un improvviso sentimento.
Le tragedie, che sbucano a ovunque come l’erba cattiva, sono state inserite in modo superficiale, a volte quasi banale e inopportuno, e pertanto non sono riuscite a toccarmi come fanno di solito situazioni così delicate.
E ho storto di nuovo il naso con questo loro amore appena sbocciato e che verrà messo a dura prova… indovinate da cosa? Da un altro dramma, ovvio, non poteva essere altrimenti. E così Elle si renderà fautrice di scelte a dir poco assurde e comportamenti che non saprei se definire impulsivi, stupidi o insensati… o forse tutti e tre contemporaneamente, facendola precipitare al di sotto della soglia minima di umana sopportazione.
E Connor le va subito dietro, perché è lunatico e cambia idea ogni cinque minuti, perché è un rompiballe invadente e perché è uno dei pochi sexy-miliardari a non avermi smosso l’ormone nemmeno di un millimetro. Per non parlare dei loro litigi esagerati e senza senso, capaci di trasformare un momento felice e spensierato in un tremendo cataclisma irrecuperabile. E il tutto nell’arco di due secondi.
Insomma, questo libro non mi ha smosso assolutamente nulla a livello emotivo. Niente di niente. E quando ho letto la parola “ringraziamenti” ho davvero ringraziato il cielo per averlo terminato una volta per tutte.
Forever with you” è la prova lampante e concreta che è inutile farcire una storia di vicende strappalacrime, se sotto non c’è una trama intelligente e soprattutto coinvolgente che regga l’intera impalcatura.

1 commento

  1. Anch'io ero partita con tante aspettative e poi mi sono stufata dopo le prime 50 pagine....la storia fa acqua e i passaggi sono farraginosi.....non credo che prenderò i seguiti

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