L'angolo degli inediti: recensione Beneath Blood and Bone di Madeline Sheehan e Claire C. Riley

Buongiorno a tutti,
oggi vorrei dedicare la rubrica degli inediti a un romanzo diverso dal solito, giusto per cambiare. Per quanto abbia sempre una storia romantica, questo libro è un horror/fantasy, ambientato in un mondo fin troppo simile a The Walking Dead. Senza ulteriori indugi, ecco a voi Beneath Blood and Bone di Madeline Sheehan e Claire C. Riley.


“Il mondo adesso era spezzato e così anche noi, tutti noi eravamo perseguitati dalle vite che una volta avevamo vissuto, dalle persone che una volta erano, dalle perdite che abbiamo sofferto. Eravamo condannati a soffrire con le vite crudeli che ora eravamo forzati a vivere.”


“Sotto il sangue e le ossa, non c’era nulla. Non c’era nulla di più di questo. Nulla da raggiungere. Nulla da desiderare. Nulla.”

TRAMA:
È la fine del mondo…
Lo chiamano Eagle. Come l’imponente e bellissimo animale che simboleggia la libertà. E durante questi tempi scuri, quando l’umanità è piena di sofferenza, un uomo con un nome così potente dovrebbe essere un focolare di speranza.
Lui è tutto fuorché quello.
Il nome di lei è Autumn. Anche se non ha detto questo nome o molto altro nei quattro anni dalla caduta della civiltà. Un guscio di se stessa che vive in una caverna alla fine di un burrone, Autumn è abituata a vivere da sola. Lo preferisce in verità, specialmente quando le sue uniche altre opzioni di compagnia la proverebbero ad uccidere o, peggio, rinchiusa dentro i loro muri.
Catturata dalla gente di Eagle, Autumn è improvvisamente buttata dentro la terra dei viventi, anche se li chiamerebbe a malapena viventi. La comunità di Purgatory è piena di peccatori, il peggiore dei quali sembra aver messo gli occhi su di lei.
In un atto nato dalla rabbia e dalla sfida, Eagle diventa l’inaspettato salvatore di Autumn, forzando queste due persone solitarie dentro il mondo spezzato dell’altro. Nessuno dei due sa bene che cosa fare con l’altro, ma una cosa è certa.
Per sopravvivere a Purgatory, avranno bisogno di sapere come dipendere sull’altro; una prodezza che potrebbe probabilmente insegnare loro come vivere di nuovo.


“Nessuno era al sicuro qui: non io, nessuno. Uccidere o essere uccisi, proprio come il mondo oltre i loro cancelli. Solo che qui era peggio—qui loro erano in trappola.”

Premetto che non ho mai letto niente di Claire C. Riley (a parte quelli che ha scritto a quattro mani con Madeline Sheehan), ma se amate come me i libri ambientati nei club di motociclisti e leggete in inglese, non potete non esservi imbattute in uno dei romanzi di Madeline Sheehan, che tra parentesi consiglio vivamente. 
Immaginavo quindi che un libro scritto da lei e ambientato nel mondo zombie non potesse deludermi. Ad essere onesta, la prima volta mi sono sbagliata, Thicker than blood, il primo della serie, a parte la copertina che continua ad affascinarmi, non mi è piaciuto più di tanto, ma lo valuterei cinque stelle solo per aver introdotto Eagle, il protagonista principale di questo secondo romanzo, Beneath Blood and Bone, che si può leggere benissimo come libro a sé stante.
Come appena detto, Eagle, il protagonista maschile di questo romanzo, ci viene presentato in precedenza ed è cattivo. Veramente una brutta persona. Si capisce fin da subito, però, che c’è molto di più sotto la superficie di quello che si vede, un intero iceberg.
In un gesto di sfida, Eagle decide di prendersi cura di Autumn, una ragazza appena trascinata dentro le mura, selvaggia, puzzolente e minuta che riesce a malapena a parlare. È quasi un miracolo che lei sia riuscita a sopravvivere da sola là fuori per così tanto tempo.
Come si può capire dal fatto che, appunto, sia ancora viva, Autumn non è stupida, quindi sa fin troppo bene che la protezione delle mura potrebbe non essere così sicura, ma solo un modo per intrappolare le persone dentro piuttosto che gli zombie fuori. 
Se siete appassionati di The walking dead come me, saprete che a volte le persone sono ben più pericolose degli zombie, motivo per cui, Autumn decide di scappare fin da subito, non fidandosi di Eagle e men che meno di tutti gli altri là dentro, soprattutto visto che non trattano nemmeno le donne come esseri umani.
Dopo il tentativo di fuga fallito, Autumn inizia a capire che forse si può fidare di Eagle, il quale, grazie a lei, ha cominciato a riacquistare qualche pezzo della sua umanità. 
Tutti e due ormai sopravvivevano e basta anziché vivere, mentre grazie all’altro ora hanno un motivo per andare avanti, cosa non facile in un mondo come quello.
Il modo in cui questi due personaggi si sviluppano e affrontano tutti i guai che gli vengono lanciati contro è ben costruito e coerente e ti fa continuare a leggere fino alla fine.
Ho amato moltissimo questo romanzo, è stata una bella pausa dai soliti new adult o romance.
Personalmente non ritengo sia troppo horror, per quanto io sia rimasta traumatizzata fin da piccola con la serie Demonata di Darren Shan, quindi per me qualsiasi altro romanzo non fa per nulla paura.


“Qui era dove volevo essere. Questa era la mia casa ora. Lui era la mia casa.”

 

1 commento

  1. Ciao bellissima recensione... mi ispira, spero arrivi in Italia e presto! Elena

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