Recensione: “Domani arriva veloce” di Silvio Governi



Domani arriva veloce
di Silvio Governi

Trama
Giorgia ha quasi quindici anni e cerca un'emozione che valga una vita. Ha appena iniziato il liceo ed è stanca di essere trattata come una brava ragazza: è il momento di bruciare le tappe. Mentre il suo ragazzo storico diventa un peso e sua madre inizia a darle contro, la spregiudicata Asia la trascina in un mondo di trucco pesante e minigonne infilate di nascosto, bicchieri di troppo e corse in motorino fino alla discoteca più trasgressiva di Roma. Lì regna il magnetico Mattia, che attira a sé Giorgia come un buco nero a cui lei non può resistere. E tra amicizie pericolose, rave party e gare di train surfing, il confine tra il cielo e l'inferno può diventare questione di un attimo...


La mia opionione


Giorgia è una ragazza di quattordici anni che vive a Roma con sua madre e sua sorella, dopo la separazione dei suoi genitori, circondata dalla famiglia che si è scelta: gli amici di sempre, tra cui Carlotta quella stravagante, Alessandra la best e Lorenzo che da quando ha ricordi è sempre stato il suo fidanzato.
Il primo giorno di liceo si abbatte come un uragano carico di novità sulla sua vita: da subito è chiaro che l’inizio della scuola coincide con l’inizio della sua vera vita fatta di tante prime volte. 
L’incontro con Mattia, un ragazzo più grande di Giorgia, le fa rivalutare le sue amicizie e soprattutto il suo rapporto con Lorenzo. Grazie ad Asia, una ragazza molto sui generis e con uno stile di vita piuttosto trasgressivo, la protagonista entra a contatto con un mondo del tutto fuori dalla sua portata, che ha un fascino irresistibile. Entrare nella discoteca più ambita, mentire ai genitori, indossare minigonne e tacchi vertiginosi e molto altro diventa all’ordine del giorno. La vita va veloce, forse un po’ troppo ed “essere grandi” potrebbe voler dire affrontare una serie di conseguenze che a quattordici anni non si immaginano neanche.

“Sento che devo uscire dai miei confini perché ho l’impressione che tutto intorno a me giri veloce e che, ogni volta, io debba accelerare un po’ di più per non perdere il treno.”


Questo romanzo non è solamente la storia di Giorgia, ma è anche quella di due genitori che non riescono più a comprendere la figlia e non sanno come aiutarla. E’ un romanzo che mostra in alcuni punti  il cambiamento nella sua forma più estrema e insegna come ci sia un tempo per tutto: per capire, per crescere e fare determinate esperienze, la cosa più difficile è cogliere il momento giusto per ognuna di queste e trovare il proprio posto nel mondo.


“.. Non sono i luoghi a determinare chi o cosa siamo. La differenza la facciamo noi, decidendo di cambiare il nostro punto di vista. Quelle che prima erano priorità, magari ora non lo sono più, o ciò che era una certezza diventa una speranza, oppure qualcosa verso cui non nutriamo più alcun interesse..”


Personalmente ho trovato la narrazione un po’ pesante, ma allo stesso tempo giusta rispetto ai temi affrontati, in quanto non semplici. Forse questa lettura potrebbe essere utile ad un giovane adolescente, poiché le scelte più o meno condivisibili della protagonista hanno poi un vero riscontro con la realtà e l’amarezza di fondo, per quanto possa far sentire triste il lettore, in realtà cela la speranza che dovrebbe esserci sempre.


Punto di vista: Prima persona (Giorgia)
stile narrativo: Semplice, sono presenti dei flashback
caratteristiche: Adolescenziale, drammi adolescenziali, tematiche forti
sensualità: non sono presenti scene hot esplicite.
finale: autoconclusivo.




Ringrazio la casa editrice Piemme per la copia ARC.

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