Recensione: La mia romantica vacanza da sogno di Sue Moorcroft

La mia romantica vacanza da sogno
di Sue Moorcroft

Trama
Alexia Kennedy, vero talento nella decorazione d’interni, ha ricevuto un incarico molto speciale: creare per la piccola comunità di Middledip la caffetteria che tutti aspettano da anni. Dopo mesi di raccolta fondi, infatti, gli abitanti non vedono l’ora di veder iniziare finalmente i lavori. Ma i loro sogni vengono distrutti quando qualcuno ruba fino all’ultimo penny dei soldi raccolti. Alexia sta quasi per darsi per vinta, ma a volte l’aiuto più prezioso arriva in modo del tutto inaspettato. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare, infatti, che il tagliaboschi Ben Hardaker si sarebbe messo a disposizione della collettività, insieme al suo gufo Barney. Grazie a lui, Alexia trova la determinazione necessaria a non arrendersi: lei e Ben uniranno le forze per garantire agli abitanti di Middledip il Natale che si meritano. Perché con la neve sta per arrivare il periodo più magico dell’anno e tutti sanno che, durante le feste, i miracoli possono accadere…


La mia opinione


La mia romantica vacanza da sogno racconta la storia di Alexia e Ben: di come il loro rapporto sia partito da un'avventura di una notte, di come il furto del denaro raccolto per la ristrutturazione del vecchio edificio li abbia fatti avvicinare nonostante non fosse nei programmi e di come, pian piano e senza che se ne accorgessero, si siano innamorati.
Se avete letto la mia recensione precedente sapete come la penso su quel che secondo me è necessario trovare in un libro natalizio. Se non l'avete letta, riassumo: luci, alberi, neve, magia, dolcezza. Tanto di tutto. La neve di sicuro la troviamo, subito dopo una nevicata infatti Ben rischia di morire congelato ed annegato nel lago. Potete ben immaginare però come questo non corrisponda alla mia immagine romantica del fenomeno atmosferico! Poi ho dovuto purtroppo prendere atto della grande carenza, che più che altro è proprio assenza, di tutti gli altri elementi che invece mi aspettavo di trovare. Perché, diciamocelo: il libro copre un arco temporale di tre mesi (epilogo escluso) e il Natale altro non è che un momento al quale arrivare per vedere la fine dei lavori di ristrutturazione e aprire il locale al pubblico. A sorpresa ho trovato invece molte pagine (molte, molte pagine) riguardanti i lavori da eseguire nel locale: stucchi, vernici, impianti elettrici, cucine professionali, tavoli, sedie. Tanto di questo, forse troppo. 
La storia in sé in realtà parte da un ottimo assunto di base, cioè che anche se le cose non vanno come ci si era immaginati non vuol dire che stiano andando male: le possibilità restano infinite, quel che è necessario è saperle cogliere e sfruttare. Resilienza è la parola d'ordine. Ciononostante secondo me l'autrice si è poi persa in dettagli superflui e diramazioni della storia non necessarie o comunque trattate in modo troppo approfondito. Per cui, ahimè, devo guardare la realtà dei fatti e ammettere che quest'anno con i romanzi natalizi sono stata sfortunata.


Punto di vista: narratore esterno
Sensualità: bassa
Caratteristiche: molto poco a tema natalizio
Stile narrativo: alcune volte scorrevole, altre troppo dettagliato e lento
Tipo di finale: autoconclusivo

Si ringrazia la casa editrice Newton Compton per aver  fornito la copia ARC del romanzo

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