Recensione Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero

Un maledetto lieto fine 
di Bianca Marconero 

Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 7 febbraio 2019

Trama
Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto influente e ha ricevuto un’educazione rigida. Le piace disegnare ma ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a giurisprudenza. Dopo la morte della madre, ha imparato a nascondere i suoi veri sentimenti ed è diventata la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma in realtà piena di insicurezze. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di aver bisogno di aiuto. Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo fratellastro appena acquisito sembra proprio la persona giusta. Lui lavora di notte, suona in una band, e cambia ragazza ogni sera. Peccato che il bacio che i due si scambiano per “prova” sia lontano anni luce da un esercizio senza conseguenze. Così le loro lezioni di seduzione ben presto diventano qualcosa di più… Brando saprà insegnare ad Agnese che la lezione più importante di tutte è abbandonarsi alle emozioni?


La mia opinione


Questa storia l’ho aspettata molto, ma d’altra parte quando si tratta dei libri di quest’autrice non posso farne a meno e, come al solito, anche questo non mi ha delusa per nulla, anzi ha superato del tutto le mie aspettative. 
Agnese e Brando sono i protagonisti di una storia d’amore sofferta, passionale e che tutto dovrebbe essere tranne che una vera storia; infatti i due sono fratellastri: i loro genitori dopo essere rimasti vedovi si sono sposati. Fino a quando Agnese, diciannove anni, non ha ricevuto la sua delusione d’amore più grande non ha minimamente calcolato Brando, che però improvvisamente le appare come il professore della seduzione perfetto: abita dentro casa sua, gli servono dei soldi (e Agnese non sa perché), ma soprattutto non ci potrebbe essere nessuna implicazione amorosa: Brando non è interessato a lei. 
Ma, si sa, il confine di non ritorno in situazioni molto borderline come questa è facile da raggiungere ed il primo a farlo coscientemente è proprio Brando, che si rende subito conto del casino in cui si sta andando a cacciare, eppure non riesce a farne a meno. Lui è un uomo di fuoco, come lo descrive sua madre Isabella: è pieno di passione e creatività; suona in un gruppo (gli Urban Knights) ed il suo sogno è quello di lasciare la villa del suo “patrigno” e andare in tour con la sua band, che è per lui una seconda famiglia. 


“E’ uno sguardo che non mi perde di vista e mi obbliga a ricambiare. E’ un laccio che mi intrappola.”


Il personaggio femminile mi ha ricordato per molti versi Anne di “Persuasione” scritto da Jane Austen: è una persona molto insicura di sé, nonostante abbia tutte le possibilità di riuscire a fare quello che vuole, ma è inconsapevolmente succube del padre e si sabota tutte le occasioni in cui potrebbe essere davvero felice, quasi come se pensasse di non meritarla quella felicità.


“E sarà che Brando è una macchia di inchiostro che si stende sui miei pensieri, ma ora mi sento come se mi guardasse. Sento lo sguardo sul collo, sento il battito del suo cuore.”


Brando, invece è enigmatico e molto interessante come personaggio; a lui si collega anche un altro, ovvero Pier, che mi è piaciuto moltissimo: è il suo migliore amico di sempre, fa parte degli Urban Knights ed è il giusto collante tra i due protagonisti, stravagante e simpatico come non mai. 
Tra un disastro ed un altro i due protagonisti si avvicinano ed inevitabilmente il loro legame diventa più forte che mai, nonostante entrambi continuino a negarlo; sarà la gelosia, quella vera e brutta, ad aprire loro gli occhi. La felicità però, come direbbe Brando, non è per tutti e chi lo sa, loro avranno mai il loro maledetto lieto fine?
Se siete pronti a vivere un’emozionante e coinvolgente storia d’amore, preparatevi anche a soffrire e gioire insieme ai personaggi che ci guidano durante la narrazione. 
Romanzo super consigliato, fossi in voi non me lo perderei!


PUNTO DI VISTA: alternato in prima persona tra Agnese e Brando, 
eccetto l’epilogo che è in terza.
SE NSUALITA’: sono presenti scene di sesso.
CARATTERISTICHE: romantico, appassionante, fa male
STILE NARRATIVO: scorrevole
FINALE: lascia una porta aperta.

Ringrazio la casa editrice Newton Compton per la copia ARC del romanzo.

8 commenti

  1. FINALE: lascia una porta aperta. Significa che non finisce?

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  2. Con "porta aperta" intendo che è un finale piuttosto aperto e lascia spazio all'immaginazione, ma come ho letto sulla pagina facebook dell'autrice il progetto prevede un solo libro.

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  3. Se non ha un finale non so se voglio leggerlo fino a che non ci sarà un seguito e se rimane aperto non lo leggerò proprio...

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    1. Un finale c'è e potrebbe "andare" anche così senza avere per forza un sequel. Dipende poi dai gusti personali e da che tipo di libri piacciono 😊

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    2. amo quelli che hanno un lieto fine senza fraintendimenti….

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  4. Concordo con le caratteristiche: fa male. Fa un male cane al cuore… ma è bellissimo.

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