Recensione "AFTER 3 - Come mondi lontani" di Anna Todd


AFTER 3 
Come mondi lontani
di Anna Todd

Ero fermamente convinta che “Beautiful” fosse la serie interminabile per eccellenza, quella senza rivali, praticamente imbattibile… almeno finché non ho conosciuto After di Anna Todd e mi sono messa il cuore in pace. Tessa e Hardin sono destinati a tormentarci con le loro travagliate vicende ancora per molto tempo.
E questo mi lascia molto combattuta, perché una parte di me (quella profondamente masochista) saltella di gioia all’idea di rincontrarli e sguazza come un pesciolino in mezzo a litigi, scenate di gelosia, oscuri segreti e sofferti “tira e molla”, mentre l’altra parte di me (quella un po’ meno patologica) si sta auto-flagellando perché si è stancata di star dietro a due adolescenti lunatici e psicotici come loro ed è convinta che tirare una storia troppo per le lunghe finisca per sminuirla e renderla quasi ripetitiva, senza ombra di novità interessanti all’orizzonte.
Questo è ciò che succede nel terzo capitolo della serie: sebbene alcuni ingredienti siano cambiati, alla fine la minestra sembra la stessa. Anche se Anna Todd quegli ingredienti li sa mescolare fin troppo bene col suo stile diretto e maledettamente coinvolgente, che ti obbliga a seguire con attenzione le malsane vicissitudini di questi ragazzi e ti rende difficile chiudere il romanzo prima di aver terminato l’ultima pagina.
La situazione in questo libro si ribalta di nuovo, perché abbiamo a che fare con una Tessa leggermente più matura, alle prese con importanti decisioni riguardanti il suo futuro e con due millimetri di spina dorsale in più rispetto ai mesi precedenti, sebbene continui ad essere fortemente ingenua e si ostini a vedere in Hardin un lato buono che noi comuni mortali tutt’ora stentiamo a riconoscere. Almeno fino a quando non capisce di aver superato il limite di umana sopportazione, un limite che io stessa avrei esaurito almeno 500 pagine prima (ad un certo punto sono arrivata addirittura a tifare per una love-story col cameriere biondo… tutto pur di dare una tranvata nei denti a quell’idiota di Hardin.)
Infatti è proprio lui che in questo libro arriva a toccare il fondo. Ama Tessa profondamente e questo è un dato di fatto, ma lo fa nel suo modo contorto e assolutamente malato, fatto di menzogne, macchinazioni egoistiche, sbalzi d’umore da vecchia zitella acida e tentativi vergognosi di sabotare l’unico importante progetto di vita della sua ragazza. Perché Tessa ha la possibilità di andare a Seattle per proseguire gli studi e il suo brillante stage lavorativo e Hardin tenterà di ostacolarla in ogni modo, dimostrando immaturità, impulsività e totale incapacità di collegare la bocca con il cervello per più di tre secondi.
Soltanto alla fine il ragazzo sembra risollevarsi un po’ e cercare davvero di diventare una persona migliore, ma conoscendolo, gli do di tempo altre venti pagine del prossimo libro per combinare qualche disastro e rovinare tutto un’altra volta.
Alle loro scenate, incomprensioni, crisi di gelosia, mezze bugie e verità nascoste per paura di reazioni esagerate che tanto arrivano comunque… a tutto questo aggiungiamo anche un padre alcolizzato e tossico (quello di Tessa) che torna dopo una lunghissima assenza e li sommerge con una valanga di problemi, come se i due ragazzi non ne avessero già abbastanza per conto loro.
Insomma, questi due adolescenti impulsivi e irrazionali mi hanno trasportato di nuovo in un’altalena di gioie e dolori, sentimenti forti e contrastanti vissuti ogni volta con uguale intensità.

Personalmente non mi sono mai immedesimata in questi due protagonisti, non condividendo gran parte delle loro scelte e dei loro comportamenti, ma sono rimasta piuttosto una spettatrice esterna che si prende a cuore la loro storia come farebbe una mamma chioccia con dei pulcini un po’ sbandati e disobbedienti.

3 commenti

  1. Bella recensione! Io sto proseguendo con il quarto e con il terzo ho riscontrato le tue stesse opinioni!!! Buona lettura!

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  2. Non ho ancora letto il libro ... ma so di già che trarrò le tue stesse conclusioni:
    Brava Alessandra!!

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  3. Bella recensione, mi piacerebbe leggerlo questo libro.

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