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Recensione "Odyssea. Oltre i confini del tempo" di Amabile Giusti

Odyssea. Oltre i confini del tempo
di Amabile Giusti
(Odyssea #3)

La Trama
Odyssea non riesce a pensare ad altro: Jacko è partito, abbandonando Wizzieville per andare nel Mondo-Altrove, senza dire se e quando tornerà. Neppure l’inizio dell’ultimo anno scolastico e la vicinanza dei suoi amici, valgono a distoglierla dalla nostalgia che le avvelena l'anima. Né ci riesce la certezza che Squartavene, il mostro più efferato che la storia ricordi, sia in agguato, pronto a pugnalarla alla schiena per impedire che si avveri la profezia che lo vedrà sconfitto per sempre. 
Disillusa da un futuro che sa di menzogna, Odyssea cercherà di vivere, nonostante tutto, e forse una nuova affascinante conoscenza dagli occhi verdi potrà aiutarla a dimenticare, facendo battere il suo cuore sepolto. Ma è davvero capace di rinunciare a quell’amore così assoluto? Sulle tracce del complice di Squartavene, Odyssea sarà costretta a percorrere strade difficili e tortuose che la condurranno ancora dinanzi al Male. Strade che le sveleranno il doloroso e scottante passato di Jacko, e la porranno di fronte a molti altri inquietanti interrogativi: chi ha liberato Hilda Strawberry dal Maniero di Blackhole? Chi è l’uomo misterioso che spia il figlio di Hilda e Pericle, l’erede di Squartavene, nell’orfanotrofio che lo ospita? Cosa nasconde il Muro di Scarabei nel Quartiere a Est che ha respinto Jacko con efferata violenza e sembra invece attrarre lei come un potente richiamo? 
Odyssea sa solo una cosa: il suo nemico mortale le dà la caccia. E stavolta è più subdolo e più feroce che mai. Un terzo volume ricco di eventi, ancora più intenso e drammatico dei precedenti, più nero e spietato, in cui Odyssea dovrà vedersela con straordinarie esperienze, tra grifoni domestici e folletti fantasma, notti di Halloween e scope volanti, baci rubati e cuori frantumati, cupe galere e case maledette, malinconici arrivederci e disperati addii che rischieranno di spezzare definitivamente il suo spirito. Il terzo volume della saga magica dedicata a Odyssea Bennet e al suo contrastato amore con Jacko.

La mia opinione

Amabile Giusti ha la capacità di infondere in un semplice fantasy una potenza emotiva senza eguali.
Come fa, lo sa solo lei.
Così iniziamo il terzo libro già con la tristezza che preme nel petto, perché Jacko è partito lasciando un buco nero nel cuore di Odyssea e una frattura profonda anche nel mio.
Passano i mesi e la vita prosegue anche per lei nella scuola di magia di Wizzieville, tra lezioni singolari con insegnanti strampalati, accanto a vecchi amici e a nuovi improbabili compagni di avventure. Dove Ody è costantemente logorata da pensieri che le assillano la mente: quali segreti nasconde Jacko? Tornerà mai da lei? E soprattutto ricambia anche solo in parte i suoi sentimenti?
Odyssea lo deve sapere. Io lo devo sapere. Ma purtroppo dovremo aspettare moltissime pagine per saziare questa disperata sete di conoscenza, perché questo ragazzo resterà per molto tempo un meraviglioso rompicapo.
Anche nel terzo libro però, è il mistero a fare da padrone quasi dall’inizio alla fine:
qualcuno mira a mettere le mani sul piccolo erede di Squartavene, Ody e i suoi amici diventano il bersaglio di strane e inquietanti aggressioni, nuovi e vecchi nemici tramano nell’ombra e nel frattempo crescono a dismisura dubbi e sospetti verso chiunque, portandoti a diffidare anche di chi a un primo sguardo appare del tutto innocuo. Ma il male sa indossare molte maschere e purtroppo gli calzano tutte a pennello.
L’unica pecca che ho trovato in questo terzo capitolo della saga è stata l’eccessiva lunghezza del romanzo stesso, a cui forse si arriva dedicando troppo tempo a situazioni o avvenimenti piuttosto marginali ai fini della storia. Ma è solo un dettaglio ed è stato poco influente. Davvero.
Ogni vicenda è comunque descritta con una splendida attenzione ai più fantasiosi e vividi dettagli, abilità che contraddistingue da sempre questa scrittrice.
Stavolta però c’è un cambiamento che riguarda proprio Odyssea. Grazie al tempo e alle crudeli esperienze passate, Ody è maturata, sa controllare molto bene i suoi poteri ed ha acquisito una forma di coraggio molto più giudiziosa e un po’ meno incosciente degli anni precedenti. Sebbene i guai le corrano dietro lo stesso come fosse una calamita.
E poi ci sono loro, le cause della mia perpetua frustrazione, le stupide incomprensioni tra Ody e Jacko. Snervanti e ingiuste. Pagina dopo pagina sembravano volermi strappare di dosso quel briciolo di felicità che conquistavo con tanta fatica… un passetto avanti e dieci indietro. Cattiva Amabile Giusti, sei stata cattiva.
Ma il ritorno di Jacko è stato comunque una manna dal cielo e ho adorato i loro momenti insieme, così dolci e intensi, nonostante in questo libro siano stati veramente pochi e nonostante gli atteggiamenti di questo ragazzo misterioso e scorbutico mi abbiano fatto venir voglia di prenderlo a pugni per l’esasperazione. E’ per colpa sua che Michael rischia di rubargli la ragazza che da sempre gli appartiene ed è ancora per colpa sua che Ody tenta in tutti i modi di tenerlo lontano per non farsi di nuovo spezzare il fragile cuoricino. Che batte e batterà sempre e solo per Jacko. Sia chiaro.
Luoghi strani ed inquietanti, avventure oltre i limiti dell’immaginazione, trame che sono il frutto di una fantasia complessa come un labirinto e suggestiva come un sogno. 
Questa è la magia di Amabile Giusti, a volte leggera come una piuma, a volte potente come un tornado che ti prende e ti trascina con sé, con i sentimenti e con la testa. Perché le sue creature buffe, strambe e fin troppo umane non solo si fanno amare con grande naturalezza, ma prendono anche dimora fissa nella tua mente senza darti il tempo di decidere se lasciarle entrare oppure no.

Anteprima "Odyssea. Oltre i confini del tempo" di Amabile Giusti

Ciao ragazze!
Dopo aver adorato i primi due capitoli della serie fantasy young adult Odyssea di Amabile Giusti, finalmente è disponibile in ebook il terzo capitolo della serie!


Titolo: Odyssea. Oltre i confini del tempo
Autrice: Amabile Giusti
Serie: Odyssea #3
Auto-pubblicato
Pagine: 672
Prezzo ebook: euro 2,99
Data di uscita: 7 Gennaio 2015

La Trama
Odyssea non riesce a pensare ad altro: Jacko è partito, abbandonando Wizzieville per andare nel Mondo-Altrove, senza dire se e quando tornerà. Neppure l’inizio dell’ultimo anno scolastico e la vicinanza dei suoi amici, valgono a distoglierla dalla nostalgia che le avvelena l'anima. Né ci riesce la certezza che Squartavene, il mostro più efferato che la storia ricordi, sia in agguato, pronto a pugnalarla alla schiena per impedire che si avveri la profezia che lo vedrà sconfitto per sempre. 
Disillusa da un futuro che sa di menzogna, Odyssea cercherà di vivere, nonostante tutto, e forse una nuova affascinante conoscenza dagli occhi verdi potrà aiutarla a dimenticare, facendo battere il suo cuore sepolto. 
Ma è davvero capace di rinunciare a quell’amore così assoluto? 
Sulle tracce del complice di Squartavene, Odyssea sarà costretta a percorrere strade difficili e tortuose che la condurranno ancora dinanzi al Male. Strade che le sveleranno il doloroso e scottante passato di Jacko, e la porranno di fronte a molti altri inquietanti interrogativi: chi ha liberato Hilda Strawberry dal Maniero di Blackhole? Chi è l’uomo misterioso che spia il figlio di Hilda e Pericle, l’erede di Squartavene, nell’orfanotrofio che lo ospita? Cosa nasconde il Muro di Scarabei nel Quartiere a Est che ha respinto Jacko con efferata violenza e sembra invece attrarre lei come un potente richiamo? 
Odyssea sa solo una cosa: il suo nemico mortale le dà la caccia. E stavolta è più subdolo e più feroce che mai. 
Un terzo volume ricco di eventi, ancora più intenso e drammatico dei precedenti, più nero e spietato, in cui Odyssea dovrà vedersela con straordinarie esperienze, tra grifoni domestici e folletti fantasma, notti di Halloween e scope volanti, baci rubati e cuori frantumati, cupe galere e case maledette, malinconici arrivederci e disperati addii che rischieranno di spezzare definitivamente il suo spirito. 
Il terzo volume della saga magica dedicata a Odyssea Bennet e al suo contrastato amore con Jacko.

La serie Odyssea è per il momento composta da:
1. Odyssea. Oltre il varco incantato (Qui la mia recensione)
2. Odyssea Oltre le catene dell'orgoglio  (Qui la mia recensione)
3. Odyssea Oltre i confini del tempo
+ altri a seguire, in totale saranno 7

Lo stavate aspettando?

Recensione: "Odyssea. Oltre le catene dell'orgoglio" di Amabile Giusti

"Odyssea. Oltre le catene dell'orgoglio" 
di Amabile Giusti
(2° libro saga Odyssea)


La Trama:
Sopravvissuta allo scontro all’ultimo sangue con il suo nemico mortale, Odyssea si è ormai ambientata nella cittadina nascosta oltre il Bosco di Confine. Dopo anni di peregrinazioni ha finalmente una casa e una famiglia. Alle prese con le regole della Scuola Superiore di Magia Applicata, si immergerà nella vita che non ha mai avuto, facendo l’esperienza dell’amicizia, del confronto coi compagni, con gli insegnanti. Ma qualcuno trama nuovamente nell’ombra. Qualcuno che si nasconde tra le persone dall’apparenza innocua che la circondano e che non esita a eliminare ogni possibile impedimento alla realizzazione di un macabro obiettivo finale: uccidere lei. Perseguitata da un’oscura presenza, Odyssea dovrà misurarsi ancora con il Male, imparando a proprie spese cosa vuol dire crescere. E mentre la vita andrà avanti, con i misteri e le sorprese di un mondo stregato che le permette di aggrapparsi all’illusione di essere una ragazza normale – tra castelli e balli di corte, draghi e unicorni, incantesimi e filtri magici, spettri ed elfi, gite scolastiche ed esami– capirà che non può sottrarsi al suo destino di vittima predestinata. Come non può sottrarsi all’amore. Jacko O’Donnell, bello e scontroso da fare male, come un fiume in piena che ormai le scorre nelle vene, travolgerà gli argini della sua innocenza e del suo cuore, rischiando quasi di perderla, pur di non sciogliere le catene dell’orgoglio che gli impediscono di ammettere che è lei che vuole. Fino ad arrivare al feroce epilogo dal quale sarà difficile uscire vivi.



La mia opinione

Ho letto questo secondo entusiasmante capitolo della saga "Odyssea" appena uscito, ma ho deciso di prendermi qualche giorno di tempo per scrivere la mia opinione perché avevo bisogno di elaborare come mi ha fatto sentire durante e dopo la lettura. 
Già da questa premessa capirete che per me si tratta di un romanzo che ha decisamente lasciato il segno.
Siamo nuovamente a Wizzieville, il regno dove magia, incantesimi, draghi principi fatati e strane creature sono la normalità. Ed è il luogo  in cui i pericoli sono spesso in agguato dietro l’angolo soprattutto per Odyssea.
Per Odyssea Bennett sta per iniziare una nuova vita: ritroviamo la nostra eroina alle prese con la nuova scuola, i nuovi strani corsi, nuovi insegnanti, nuove amicizie e legami particolari. La costante di Ody è sempre e solo lui: Jacko. Anche se in questo capitolo la ragazza prende delle decisioni avventate, i sentimenti e l’attrazione tra lei e Jacko sono sempre lampanti. Purtroppo, ancora una volta lei si sente inadeguata per lui, soprattutto facendo vari confronti con le altre ragazze che gli ronzano intorno. A volte è veramente esasperante! Anche quando lui prende coscienza di quello che prova, lei cosa fa? Pensa che parli di un’altra persona! >.<
Jacko è una contraddizione unica, ma non si può non amarlo. Lui c’è sempre nel momento del bisogno, è un amico fidato ed è molto protettivo. Anche quando finalmente si rende conto dei propri sentimenti verso Ody, cerca in ogni modo di tenere le distanze da lei. La sua è un’anima inquieta, vorrebbe essere accettato per quello che è veramente, ma a quanto pare ancora non ci ha raccontato tutta la verità.
E’ la parte romantica l’aspetto predominante del romanzo ed è anche quella che mi ha fatto maggiormente soffrire. Tutte le scene con protagonisti Ody e Jacko tengono con il fiato sospeso. Amabile è stata veramente “sadica” nel lasciarci così tanto sulle spine! Ogni loro diatriba è stata un tuffo al cuore! Ma si sa… le storie più complicate e combattute alla fine risultano sempre le più belle e indimenticabili. Ed è questo che mi aspetto dalla fine di questa saga.
Amabile Giusti ci descrive ancora una volta ogni personaggio e ogni ambientazione in una maniera tale che sembra quasi di essere parte della storia stessa. Anche se l’autrice questa volta ha deciso di autopubblicarsi, non ho trovato nessun difetto alla storia, sempre ben scritta e scorrevole. Qualche refuso è sempre perdonabile! Se anche ci fosse passato un editor, credo che avrebbe trovato ben poco da correggere! Sono contenta della scelta dell’autrice, poiché noi lettrici che ci siamo affezionate a questa saga e ai suoi protagonisti abbiamo potuto leggere prima il nostro atteso seguito. Spero che anche il prossimo capitolo non ci faccia attendere molto, soprattutto visto quel finale… 
Cara Amabile, tu con gli epiloghi sai sempre come spiazzarci e farci impazzire!!! 





Blog Tour "Odyssea – Oltre le catene dell’orgoglio" di Amabile Giusti

Cari lettori, 
oggi Romanticamente Fantasy ha il piacere di ospitare una tappa del Blog Tour organizzato per l'uscita del secondo romanzo della saga ODYSSEA di Amabile Giusti.
"Odyssea – Oltre le catene dell’orgoglio" sarà disponibile in ebook su Amazon a partire dal 17 settembre! Il primo romanzo mi era piaciuto moltissimo (Se volete leggere la mia recensione la trovate QUI) e non vedo l'ora di leggere questo secondo capitolo! 

La tappa di oggi prevede un Citazioni Day: di seguito trovate cinque brani inediti, ciascuno tratto da un libro diverso della saga Odyssea.


Spero che vi emozionino come è successo a me! *____*
Buona lettura!




- Libro 1 -
Odyssea – Oltre il varco incantato

“Lentamente, come se qualcuno avesse ordinato al tempo di muoversi a scatti, vide Jacko che si chinava, continuando a tenerle i polsi stretti nelle mani. Le parve che intorno fosse piombato un silenzio improvviso, assoluto, al punto che quando chiuse gli occhi sentì perfino il rumore delle proprie palpebre che si abbassavano. La certezza che stesse per baciarla la invase di entusiasmo e smarrimento. Il fruscio dell’erba, il battito impazzito del cuore, la danza delle farfalle nella pancia, le trasmisero una sensazione di fiacchezza, come se avesse il corpo di gomma o stesse affondando nelle sabbie mobili. Non sapeva proprio cosa fare, da dove iniziare e come iniziare… Non aveva mai baciato nessuno! Nei film i baci parevano così semplici e così travolgenti, baci di eroine e principesse, baci memorabili, appassionati e golosi, mentre adesso, dal vivo, in diretta, ogni movimento le sembrava complicatissimo. Avvertì le guance di Jacko incollate alle proprie, la pressione tiepida del suo naso, il leggero tocco dei suoi capelli. Per un istante rimase paralizzata, lì lì per svenire, fino a quando qualcosa, una specie di inaspettata sfacciataggine, le suggerì di buttare alle ortiche la prudenza e la paura, e di lasciarsi andare. Allora Jacko fu davvero vicino. E con lui giunsero il suo profumo e il suo sapore, danzatori di velluto, messaggeri di seta, e fu come assaporare un’albicocca matura. Le parve che le estremità delle mani bruciassero, e che anche la punta dei capelli stesse andando a fuoco.”





- Libro 2 -
Odyssea – Oltre le catene dell’orgoglio

“Su quelle parole Jacko si mosse, il parquet emise un lamento sotto i suoi passi, e il cuore di Odyssea scricchiolò come le assi calpestate. Si avvicinò e si chinò dinanzi a lei. In un istante si ritrovò quel viso meraviglioso a pochi centimetri dalle proprie guance. Si mise a fissarla con tale insistenza che dovette girarsi, lasciando che l’ombra del fuoco le pulsasse addosso e celasse l’ascesa spietata dell’imbarazzo. Era come se volesse dirle qualcosa ma esitasse. Rimase così, fermo, a osservarla, a seguire le anse della sua fronte, del naso, della bocca, del mento. Con la coda dell’occhio Odyssea vide le sue labbra muoversi, quasi stesse per pronunciare una parola, ma non un fiato uscì, e finirono acciuffate dai denti. 
Adesso muoio, adesso muoio, adesso muoio. Perché mi fissa? Ora se ne uscirà con qualcuna delle sue frasi lapidarie e scortesi, tipo: hai un brufolo sul naso ragazzina.
Ma lui le suggerì semplicemente: «Vai a casa, e vai a dormire presto. Però tieniti sveglia e pronta per… che ne dici delle due?» 
«Co… cosa?»
«Non è una proposta indecente, non farti illusioni.»”



- Libro 3 -
Odyssea – Oltre i confini del tempo 

“Quando rimase sola, Odyssea si rese conto di non avere affatto sonno. Si alzò, andò alla finestra e rimase a osservare il giardino asperso di neve incerta, e il cielo bigio, qui e lì illuminato da sprazzi di stelle. Doveva dire addio a Jacko. Sul serio stavolta. Non aveva senso continuare a tormentarsi e sperare. Lui era troppo lontano, ormai, in ogni senso. Era un miraggio a forma di oasi, ondulato dal caldo del deserto, disperatamente desiderato, ma inesistente. Amarlo era stato un passaggio, l’inizio di qualcosa e la sua fine. Colta da un’insopportabile frenesia, estrasse dal baule un plaid di lana e se lo arrotolò sotto un braccio. Saltò giù dalla finestra, atterrando sulla ghiaia umida. Raggiunse le scuderie con una corsa affannosa. All’interno del recinto c’erano ancora tracce di neve, e anche sul tetto della casa, sparse intorno al comignolo rotto a forma di drago. Aprì la porta dell’abitazione e fu assalita da un odore di chiuso, di polvere, un odore che, più di ogni altra cosa, le trasmise un chiaro segnale di distacco. Senza riuscire a trattenere le lacrime, entrò nella stanza di Jacko. Spoglia, silenziosa, gelida. Si gettò sul materasso, rintanandosi sotto il plaid. Sapeva benissimo che quella specie di pellegrinaggio notturno, che aveva volontariamente evitato fino a ora, equivaleva a un vero e proprio addio, a una mesta visita di lutto. 
Non sarebbe stato facile dimenticarlo. Un amore così assoluto. Capace di offuscare qualsiasi altra emozione. Capace di diventare nebbia, temporale e luce abbagliante. Ma se voleva sopravvivere, doveva scegliere di vivere senza di lui.”



- Libro 4 -
Odyssea – Oltre la forza del sacrificio

“Odyssea spalancò le labbra e, col viso improvvisamente paonazzo, comprese benissimo a quali argomenti spinosi e delicati sua madre stesse alludendo, nel suo solito modo discreto. Rimase in silenzio per qualche istante, mettendo ordine nei pensieri, e si rese conto che, come Rana aveva immaginato, l’anno precedente, che tra lei e Jacko fosse accaduto qualcosa di più segreto e intimo di quanto lei non dicesse, anche sua madre poteva essere arrivata alle stesse conclusioni. L’avevano vista così innamorata, così stravolta, e la signora Bennet era ancora abbastanza giovane da serbare intatto il ricordo della propria adolescenza e delle sue follie. 
«L’anno scorso», proseguì Grace, mentre Odyssea si ostinava a tacere «La notte successiva al matrimonio di Breta sono entrata nella tua stanza dalla porta comunicante. Non era chiusa, non volevo curiosare, volevo solo sapere come stavi. E ho visto Jacko…»
«Oh!» Odyssea scosse la testa, talmente rossa che sentiva la pelle del viso scottare «Oh!» ripeté confusamente, senza riuscire ad articolare parola.
«Non giudico, piccola mia, è solo che… era lì con te, nel tuo letto, e dormivate abbracciati. Cosa è accaduto? Puoi dirmelo? Avrei voluto chiedertelo prima, ma sono successe tante cose e tu eri sempre così sfuggente…» Era evidente che stava soffrendo nel farle quelle domande, ma il bisogno di sapere vinceva qualsiasi disagio. 
Odyssea ripensò a quella notte, che pareva avvenuta un secolo prima, e il suo cuore palpitò e s’infranse come una rondine di cristallo. Tutto ciò che era successo allora, e dopo, le fece talmente male che il dolore le apparve sul viso, negli occhi, nella bocca. Sua madre la osservava piena di attesa, dolce e come intimidita da quello che avrebbe potuto dirle. Sentì di amarla molto, per quel modo tutt’altro che invadente che aveva di chiederle una cosa tanto importante. Un’altra madre le avrebbe fatto un sermone.
«Adesso non mi chiamerai più “piccola mia” ma devo dirtelo...»
«Cosa intendi?» 
«Lo sai che lo amo, vero? Dunque la verità non ti sorprenderà più di tanto»



- Libro 5 -
Odyssea – Oltre le ferite del cambiamento.

“Tutto si aspettava, ma non che fosse Jacko ad aprirle la porta. Invece era lui, coi capelli sciolti e tirati via dal viso, un maglione grigio sui jeans, una mano in tasca. Nel vederla ebbe un sussulto, per un attimo gli risero gli occhi, poi, come se obbedisse a un imperativo interiore, come se quel piacere spontaneo fosse inappropriato, tornò serio, le fece un sorrisetto senza intensità, deglutì vistosamente, e le porse la mano.
“Ody” disse soltanto, e Odyssea si chiese perché mai il mondo intero potesse parlare per ore senza causarle alcun fremito, e perché mai, invece, se lui diceva Ody, solo il nome, una scarna manciata di lettere, le si aggrovigliavano le viscere in duemila nodi che non si scioglievano mai. Non si domandava più quando le sarebbe passata, perché sapeva che non sarebbe passata affatto. Avrebbe provato affetto per qualcun altro, forse, ma non voleva che nessuno prendesse il suo posto, nessuno, sarebbe morta come una colomba con le ali spezzate, perché senza di lui non sapeva che farsene delle ali.
Gli porse la mano a sua volta, come si fa tra amici normali che non muoiono d’amore nel rivedersi, ed entrò in casa. Restarono fermi nel vestibolo, entrambi silenziosi, entrambi a tentare di non guardarsi. Jacko aveva tutte e due le mani in tasca adesso e lei faceva finta di essere attratta da uno specchio.
«Ehi… che ci fai qui?», gli chiese a un tratto.
«Forse la stessa cosa che ci fai tu. Entra, vieni, c’è anche Brad di là.»
«Oh, no…» bisbigliò Odyssea, infastidita al pensiero di incontrare l’ex corteggiatore di sua madre.
«Non fare la scema, Brad è un’ottima persona, e tu sei piena di pregiudizi.»
«Non sono pregiudizi, ti ho detto di quella volta che…»
Lui fece un gesto, come se volesse zittirla. Poi la prese per mano e la condusse verso il soggiorno.”


Vi sono piaciuti questi estratti? 
Io li ho trovati belli e anche tristi! Amabile è stata un po' sadica nella scelta e ci vuol proprio far penare! ;) 
Dite la vostra nei commenti! ^_^


Brano inedito tratto da "Odyssea 2" di Amabile Giusti


Ciao a tutti!
Per chi come me ha letto e adorato il primo libro della saga Odyssea scritta dalla bravissima Amabile Giusti ecco un brano inedito che l'autrice ha condiviso con i suoi lettori attraverso la sua pagina facebook ufficiale QUI.

Spero vivamente che la casa editrice Dalai pubblichi presto i capitoli successivi della saga, e che non ci faccia aspettare un'eternità!






"Voleva parlare con Jacko. Andando verso le scuderie, dove era certa che fosse, sentì le gambe terribilmente pesanti e legnose, e la testa annebbiata dal miliardo di cose che doveva dirgli. Jacko era in piedi, in fondo alla stalla. Era immobile, con gli occhi nascosti dai capelli e le mani nelle tasche e, ne ebbe la certezza, nonostante tutti i sipari, stavolta la stava osservando.
Gli si avvicinò, mentre lui restava fermo in quel modo misterioso e muto, addossato a una parete di legno, per metà nella luce stentata del crepuscolo e per metà nel buio. 
«Posso parlarti?» gli domandò.
Jacko non le rispose, continuò a restare fermo in quel punto, senza occhi, senza mani, senza voce, poco più di una bellissima ombra.
Odyssea non si lasciò scoraggiare dal suo silenzio. Deglutì, e disse con tono solenne:
«Volevo chiederti scusa. Scusa a te e a Breta, e anche a tuo padre. Se Hamlet Angel è stato assolto è colpa mia. Se avessi testimoniato contro di lui, se avessi informato il Tribunale di ciò che sapevo, se avessi detto loro che non era soggiogato affatto, sarebbe stato condannato. Non so perché non ci ho pensato, te lo giuro, non lo so, non l’ho fatto apposta. Ho creduto che le lettere bastassero, che fosse evidente a tutti la sua malafede. E invece…» 
Trascorse un tempo interminabile. Fu come se anche la luna fosse tramontata, e di nuovo il sole, e ancora la luna. Dopo quell'apparente eternità, Jacko disse pacatamente:
«Non devi chiedere scusa. Anche io credevo che i documenti e le altre testimonianze bastassero. Ho pensato alla possibilità di una tua deposizione, ma quando il legale della pubblica accusa mi ha chiesto se conoscessi altre persone in grado di raccontare ciò che era successo, ho scelto di non fare il tuo nome. Non sarebbe stata una bella esperienza, e ho voluto evitare che la inserissi nella tua collezione. È andata com'è andata. Ma non temere, ho la sensazione che prima o poi giustizia sarà fatta davvero.»
Odyssea sentì il cuore saltarle nel petto.
«Non penserai di…non fare sciocchezze, te ne prego!»
«Non ho intenzione di uccidere quel verme, non preoccuparti. Se lo toccassi anche per farlo a pezzi, lo degnerei di troppo onore. Ma prima o poi qualcosa accadrà, me lo sento. La verità percorre strane strade, si nasconde in modo apparentemente impenetrabile, ma alla fine affiora sempre, nel bene e nel male.» 
«È vero che non accetterai quei soldi?»
«Non lo so. Breta vorrebbe farlo. Io semplicemente non lo so.»
«Credo che dovresti pensarci prima di rifiutare. È un vostro diritto.»
«Ci penserò.»
Un altro breve spazio di silenzio, poi Odyssea cambiò discorso.
«Ho scoperto una cosa su quei cunicoli.»
Gli raccontò ciò che aveva appreso, delle urla spaventose e selvatiche che aveva udito di nuovo.
«Non entrare mai più lì dentro. Per nessuna ragione al mondo.»
«Temo di averlo già fatto» bisbigliò strizzando gli occhi e arricciando il naso e spostandosi, come se si attendesse un sonoro rimprovero. Gli narrò della recente fuga nel quadro per sfuggire alle ire della signora Mou.
«Sei matta. Preferisci rischiare di essere uccisa che sopportare lo sguardo gelido di Blanca Mou?»
Jacko sembrava profondamente contrariato. E quando gli riferì che per l'agitazione non era riuscita a concentrarsi ed era sbucata in una vecchia casa del quartiere fantasma, lui le disse in tono più perentorio:
«Devi stare attenta. O diventerai una preda troppo facile.»
S'era fatto tardi. Il freddo le aveva intirizzito il viso e le mani e aveva ancora l’umidità del tunnel nelle ossa.
«Adesso vado» mormorò stringendosi nelle spalle.
«Aspetta»
«Cosa…»
«Mi hai perdonato?»
«Io…»
«Ti ho chiesto scusa per quello che è successo l'altra notte, ed ero sincero, ma non so se mi hai perdonato o se mi detesti ancora.» 
Odyssea abbozzò un sorriso piccolo. Nel suo petto, il cuore sembrava una mela dapprima spezzata e adesso ricongiunta.
«Ti ho detestato solo per una notte, già l'indomani mi era passata.»
Su quelle parole uscì rapidamente dalle scuderie, prima che quella strana atmosfera, e la voce calda di Jacko, la inducessero a dirgli di più, a rivelargli che il suo amore era troppo forte, troppo arrogante, per permettere a una timida rabbia o una parvenza di odio di durare più di un tramonto."

Brano inedito tratto da "Odyssea 2", Amabile Giusti


Se ancora non avete letto il primo libro io ve lo consiglio assolutamente!
Se volete QUI trovate la mia recensione e QUI l'intervista che ho fatto all'autrice.
A presto!


Intervista ad Amabile Giusti, autrice di "Cuore Nero" e "Odyssea"


Cari lettori, 
ho avuto il piacere di intervistare la gentilissima e bravissima Amabile Giusti, autrice di "Cuore Nero" (uscito nel 2011) e del recentissimo "Odyssea - Oltre il Varco incantato", entrambi pubblicati dalla casa editrice Baldini Castoldi Dalai.
Buona lettura! 


Carissima Amabile,
grazie per aver accettato il mio invito! Spero che “Odyssea” abbia il successo che si merita perché -come ho già scritto nella mia recensione- mi ha veramente stregata.

Spero proprio di riuscire a soddisfare qualche curiosità delle nostre lettrici con questa intervista!

1) Per prima cosa vorrei che ci parlassi delle origini di “Odyssea”. Come e quando è nata la storia? Da cosa sei stata ispirata?
Ciao carissima, ti ringrazio e ringrazio tutti coloro che ci leggeranno. Odyssea nasce molti anni fa, era precisamente il 2001, era un autunno dolce, ero serena e ispirata. L’idea era quella di raccontare una storia d’amore, e mi piaceva l’idea di una protagonista che fosse l’antitesi delle eroine di solito presenti nei romanzi che raccontano sentimenti. In linea di massima sono donne bellissime, con lunghi capelli inanellati, determinate e sicure di sé, e estremamente sensuali. La mia bimba, invece, è un frutto acerbo, una sedicenne allampanata, una che non si piace e non si considera importante, che parla poco, anche se osserva il mondo con curiosità e ironia. Odyssea, o Ody come la chiama qualcuno, vorrebbe tanto una vita normale, vista la girandola di viaggi insulsi che sua madre la costringe a fare. Vorrebbe cose semplici, andare a scuola, innamorarsi di un ragazzo gentile, avere degli amici fidati. La sua vita non andrà del tutto come sperava, ma in compenso sarà piena di avventure. Per lei, per il suo carattere, mi sono ispirata a me stessa alla sua età. L’ambientazione è un connubio tra l’incanto del mondo di Harry Potter, che ho sempre adorato, e la mia personale visione di un villaggio magico e delle sue eccentricità. Mi piaceva l’idea di una location dall’aspetto fiabesco, fatato, tanto verde, colori sgargianti, tutto ordinato e perfino un po’ lezioso, dietro cui, però, si nascondesse il male, l’odio che porta alla morte. 


2) Come mai hai scelto questo nome così ‘importante’ per la protagonista? 
Perché, così come Ulisse, ovvero Odisseo, anche la mia Odyssea ha un nemico mortale che tenta in tutti i modi di ostacolarla e ucciderla. Perché uno dei significati del nome Odisseo è “colui che è odiato”. Perché la sua vita sarà una vera e propria…odissea, anche se non priva di romanticismo e allegria.

3) “Odyssea. Oltre il varco incantato” è il primo libro di una nuova saga. Quanti volumi sono previsti in totale? Sono già tutti pronti per essere pubblicati oppure stai ancora lavorando alla serie?
Sono in tutto sette. Di questi sette, sei riguardano la storia di Odyssea e Jacko, distribuite nell’arco di cinque anni della loro vita. Il settimo sarà diverso, e racconterà le avventure di un personaggio nuovo. Non posso anticipare di più. I primi cinque volumi esistono, già completamente scritti. Gli ultimi due sono in lavorazione.

4) Senza fare spoiler, ci puoi anticipare qualcosa sul prossimo capitolo della saga? Che cosa ci aspetta?
Innanzi tutto, sarà più lungo e corposo, perché racconterà un intero anno nella vita di Odyssea.  Poi, ci saranno molti nuovi personaggi, amici e nemici, alcuni davvero buffi, altri spaventosi. Jacko continuerà a farle battere il cuore, Jordy continuerà a corteggiarla senza troppa fortuna, l’amicizia con Lindia verrà messa a dura prova, e verrà scoperta l’esistenza di Breta.

5)Jacko O’Donnell è un personaggio molto intrigante e sono sicura che sarà molto amato dalle lettrici. Mentre scrivevi di lui avevi in mente qualcuno in particolare? Se potessi dargli un volto chi sceglieresti? E per Odyssea?
Ero innamoratissima di Jacko mentre scrivevo. Clinicamente innamorata. Inappetenza e desiderio spasmodico di tornare al pc per scrivere, per raccontare di lui, di loro, come se non li avessi creati io, come se fossero persone davvero esistenti di cui fossi la semplice documentarista. Non riesco a dare un volto ai miei personaggi, non definito.  Mi piacerebbe, però, se qualcuna delle lettrici mi aiutasse suggerendomi qualche volto adatto. Vi va di darmi una mano?

6) A quale dei tuoi personaggi (e intendo di tutti i libri che hai scritto) ti senti più vicina e perché? 
Ti sembrerà un’affermazione rituale, ma è proprio la mia Ody. E’ stata il primo personaggio di cui ho raccontato così tanto e profondamente, sviscerando i suoi pensieri, le sue sensazioni, i suoi desideri e le sue parole. La amo così tanto, come se fosse mia figlia. E poi, come ho detto, in lei c’è qualcosa di me, soprattutto la fragilità, e non posso non provare tenerezza per la sua paura di spezzarsi.

7) Molte lettrici ti hanno conosciuta grazie a "Cuore Nero" e ne reclamano a gran voce il seguito (soprattutto visto il finale…). Ci puoi dire qualcosa a riguardo? 
Il seguito di Cuore nero è in programma, la trama è stesa nelle sue linee fondamentali, esistono perfino tre capitoli, ma non sono andata avanti nella scrittura. La porterò a termine al più presto, anche se non è assolutamente detto che il prosieguo finirà meglio… Ho in mente due finali alternativi, uno più rassicurante e l’altro più malinconico: vedremo dove mi porterà l’ispirazione. Chissà quale preferirebbero le lettrici?

8) I tuoi libri sono young adult, come mai hai scelto di rivolgerti in particolare ad un pubblico giovane? (Ci tengo a specificare che io ho 30 anni e li ho adorati lo stesso. Ritengo infatti che possono piacere a tutti, giovani e meno giovani.)
Perché una parte cospicua di me è rimasta bambina. Ho 44 anni, ma non dimentico cos’è, com’è, essere giovani, avere tutta la vita davanti ma avere paura di questo tutto. Mi piace raccontare di anime in crescita, in formazione, incerte, sbandate a volte, un po’ scontrose e un po’ delicate, e del mondo che gravita loro intorno. 

9) Cosa secondo te non può assolutamente mancare in un libro perché resti impresso nel cuore del lettore? 
Una narrazione realistica delle emozioni. I personaggi non devono essere perfetti e inaccessibili, devono provare sentimenti e sensazioni normali, amore, odio, rabbia, tenerezza, compassione. Quando leggo storie in cui vengono descritte emozioni improbabili, eccessive, fin troppo eroiche, in cui i buoni sono buoni fino allo zucchero, e i cattivi cattivi fino all’inferno, non mi immedesimo e chiudo la pagina. Anche se la storia di Odyssea è un fantasy e accadono eventi straordinari, il modo in cui Odyssea li affronta è assolutamente comune: la stessa paura e lo stesso coraggio di una sedicenne qualsiasi che non ha poteri magici. E anche i personaggi negativi hanno dei turbamenti, dei dubbi, delle giustificazioni in un certo senso.

10) Siamo arrivati alla fine… Per quest’ultima domanda ti lascio carta bianca. Scrivi qualcosa che ci tieni in particolare a far sapere ai tuoi lettori! 
Spero che riusciate a voler bene a Odyssea anche solo la metà della metà di quanto gliene voglio io. Datele fiducia. Vi assicuro che i volumi che seguiranno saranno ancora più intensi, avventurosi e romantici. Ma se volete che siano pubblicati, fate il tifo per Ody!

Ti ringrazio ancora per essere stata con noi e spero di poter leggere il prima possibile il seguito di “Odyssea”!
E voi lettrici? ;)



Recensione: "Odyssea. Oltre il varco incantato" di Amabile Giusti

"Odyssea. Oltre il varco incantato" 
di Amabile Giusti


Dopo “Cuore Nero”, Amabile Giusti torna in libreria con “Odyssea”, il primo capitolo di una nuova bellissima ed emozionante saga fantasy.

Odyssea, così si chiama la protagonista di questa nuova saga, ha 16 anni ed è una ragazza qualunque, non particolarmente bella ma sensibile e coraggiosa. Ha passato 12 anni della sua vita viaggiando continuamente per quella che lei definiva “fame di fuga” della madre, fino al fatidico giorno in cui scopre la verità sulle sue origini.

In seguito all’ultima fuga imposta dalla madre, Odyssea si ritrova a vivere a Wizzieville a casa della nonna in un luogo magico e segreto “oltre il varco incantato”. Ed è proprio qui che grazie ai racconti della nonna scopre sia di possedere degli straordinari poteri e sia quali scheletri sono nascosti nel passato della propria famiglia. Tra le altre cose apprende anche che Il Male, che ha le sembianze di Squartavene (lo spietato e sanguinario stregone che ha assassinato suo padre 12 anni prima) è tornato deciso più che mai ad eliminarla.  Chissà per quale motivo...

A Wizzieville la ragazza conosce Jacko O‘Donnell, un ragazzo di qualche anno più grande di lei, bello, schivo, di poche parole e che non la tratta particolarmente coi guanti. Il ragazzo, dotato di poteri speciali come lei, non è ben visto dalla comunità, ma Odyssea non si lascia ingannare dalle apparenze e si innamora inevitabilmente di lui anche se apparentemente lui non sembra essere interessato.
Le scene con i due ragazzi protagonisti sono per la maggior parte da farfalle nello stomaco. I rispettivi sentimenti si avvertono nell’aria anche se sono più le volte che si "beccano" .

Jacko è decisamente il personaggio più intrigante della storia: non si fida di nessuno, nasconde dei segreti e non si risparmia dall’usare le persone per i propri scopi.  E' proprio questo alone di mistero che lo rende così affascinante agli occhi del lettore e anche a quelli di Odyssea. Jacko è uno di quei personaggi che nonostante si comporti spesso in maniera sgarbata e incostante ti entrano nel cuore e lasciano il segno.

La storia non ha nulla di banale o scontato e l’autrice è bravissima a mantenere quel senso di ansia e suspense nel lettore che inevitabilmente non riesce a staccarsi dalle pagine per necessità di sapere come stanno veramente le cose.

Come il precedente “Cuore Nero” anche questo suo romanzo mi ha letteralmente conquistata. Lo stile fresco di Amabile Giusti continua a coinvolgermi completamente.

I capitoli finali sono qualcosa di incredibile e di emozionante. Dire che nelle ultime pagine le scene con protagonisti Odyssea e Jacko mi hanno toccato ed emozionato all’inverosimile è poco.

Cara Amabile Giusti, con una conclusione così tu ci vuoi proprio obbligare a reclamare di avere tra le mani il seguito il prima possibile!