Recensione: Nel profondo della foresta di Holly Black

Nel profondo della foresta 
di Holly Black

Trama
Nel profondo della foresta c'era una bara di vetro che giaceva sulla nuda terra.
Dentro vi riposava un ragazzo con le corna in testa e orecchie affilate come coltelli... Hazel e il fratello Ben sono cresciuti a Fairfold, una piccola città dove, da tempo, gli umani hanno imparato a convivere pacificamente con le creature fatate della vicina foresta. Un posto diventato meta di tanti turisti curiosi, attratti dalle magie che qui hanno luogo ma in particolare dal ragazzo con le corna che riposa dentro una bara di vetro, la meraviglia più grande di tutte. Affascinati fin da bambini da questa presenza misteriosa, Hazel e Ben hanno provato più e più volte a immaginarne la storia. Nelle loro fantasie il giovane era a volte un principe dal cuore nobile e dalla natura buona e generosa, e altre un essere crudele e spietato. Ora che è cresciuta, però, Hazel pensa che sia arrivato il momento di accantonare tutte quelle fantasie infantili accettando il fatto che, per quanto lo abbia desiderato a lungo con tutta se stessa, il ragazzo con le corna non si sveglierà mai.
Un giorno, però, quello che sembrava impossibile accade... sconvolgendo la vita della ragazza, di suo fratello e della loro città.

La mia opinione



"C'era una volta una bambina
che trovò una spada nella foresta.
C'era una volta una bambina
che credeva di essere un cavaliere.
C'era una volta una bambina 
che aveva giurato di salvare il mondo intero,
ma si era dimenticata di se stessa."


Holly Black è una scrittrice di grande talento, il suo stile è unico e particolare. 
Cresciuta sin da piccola con le storie su fate e folletti, diventati poi la sua fonte di ispirazione per i libri. La sua saga più nota è quella di "Spiderwick - Le cronache" (diventato poi una pellicola cinematografica) e la trilogia "Fate delle Tenebre". 
Nel profondo della foresta è un fantasy-dark e romance autoconclusivo, la storia narrata è carica di oscurità, magia e  fascino: una fiaba spaventosa e raffinata, in pieno stile Black.
I protagonisti sono due fratelli, Ben e Hazel, nati e cresciuti a Fairfold, un posto simile al nostro mondo, ma traboccante di magia. Un luogo in cui mostri, fate e creature di ogni genere convivono con gli esseri umani in uno strano equilibrio. E sembra quasi che la trama ruoti attorno ad un ragazzo dalle corna sulla testa, che dorme in una bara di vetro nella foresta.
Da piccoli Ben e Hazel si avventuravano nel fitto della foresta, andando a caccia di mostri e fantasticando sul risveglio del ragazzo magico che dorme senza sosta da tempo immemore. Ma ora Ben e Hazel sono cresciuti e il ragazzo misterioso non si è mai svegliato. Quando a Fairfold, però, accade qualcosa di inspiegabile, Ben e Hazel si troveranno nuovamente a lottare.
Ho divorato il libro in un paio di giorni, la storia inizialmente è lenta sotto diversi aspetti, in quanto incentrata sulla vita degli abitanti, ma già si avverte questo senso di mistero e magia che aleggia nelle pagine.
Mano a mano che procede la lettura, la storia prende forma, così come i personaggi, non mancano gli intrighi, le menzogne, i colpi di scena e un Popolo Fatato dipinto nel suo aspetto più selvaggio e sinistro
Già il titolo, Nel profondo della foresta, è altamente evocativo e lascia presagire l’ambientazione cupa e misteriosa in cui la vicenda si svolge: accanto al paese si estende una foresta popolata da fate, gnomi, folletti e tanti altri, a capo dei quali si trova Re Alno. 
In questo libro le creature sovrannaturali hanno un aspetto sinistro, sono dipinti come esseri per lo più malvagi e senza scrupoli. La descrizione dei personaggi è minima, sicuramente non è un libro di cui potresti innamorarti follemente dei personaggi, in quanto sia la descrizione fisica che quella caratteriale è stata trascurata. La lettura è scorrevole e carica di sfumature dark, la Black ti trascina in un mondo fatato, magico, non una magia come di solito ce la immaginiamo, ma vista sotto un altro aspetto, più tetra, più cruda e anche più affascinante sotto un certo punto di vista. 
A me è piaciuto molto questo libro, essendo autoconclusivo non mi ha caricato di aspettative, infatti ho affrontato la lettura abbastanza in maniera neutra. 
In alcuni momenti, mi sono sentita trasportare dalla storia, tant'è vero che mi sembrava di essere lì presente o quanto meno di raffigurarmi le immagini nitidamente nel mio immaginario. Ci sono stati dei momenti in cui mi è sembrato davvero di sentire odore di muschio o quell'odore tipico che si sente in una foresta. Personalmente, lo consiglio soprattutto a chi è amante delle leggende folkloristiche, a chi ama i folletti e le fate. 


Recensione a cura di LINDA

3 commenti

  1. ho adorato questo libro....un misto tra romance e fantasy, ma con quel tocco unpo "dark" che solo Lei sa dare...
    consigliatissimo

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  2. Leggendo la recensione mi sto convincendo sempre di più ad acquistarlo,sembra essere un libro carico di mistero, direi molto interessante, inoltre se parla di fate e folletti è già un punto a suo favore.

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  3. La trama di questo romanzo mi incuriosisce davvero tanto, mi sembra così magica e intrigante. Sono molto curiosa di leggerlo, ma allo stesso tempo ho paura di rimanerne delusa.

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