Recensione: WRONG LOVE di Penelope Douglas

Wrong Love
di Penelope Douglas

Trama
L’ex campionessa di tennis Easton Bradbury sta facendo del suo meglio per essere una brava insegnante. Cerca di risvegliare l’interesse dei suoi studenti annoiati e così facendo prova a lasciarsi alle spalle il passato. Quello che l’ha spinta a voltare pagina non ha più importanza, ha deciso che deve andare avanti. Ma ora che l’incontro genitori-insegnanti è alle porte, comincia a sentirsi in ansia. E la situazione peggiora quando Tyler Marek entra in classe. È un uomo affascinante, con dei bellissimi occhi azzurri. E per Easton non è difficile capire come mai suo figlio abbia problemi a scuola. Tyler, infatti, sa gestire bene gli affari, ma avere a che fare con un adolescente è tutta un’altra storia… Specie se l’attrazione per la sua insegnante comincia a farsi disperatamente intensa. Qualcosa in lui colpisce Easton, che nell’uomo che le sta davanti nota un misto di vulnerabilità, passione ardente e orgoglio. Quel desiderio è un tabù, ma il bisogno di lui è una certezza. Anche se significasse riportare alla luce i segreti più nascosti.


La mia opinione


Rispetto ai romanzi di Penelope Douglas che ho letto in passato, Wrong Love è un contemporary romance diverso, più adulto.
I due protagonisti principali della storia, entrambi narratori in prima persona a capitoli alterni, hanno una certa differenza di età: Easton è una neolaureata di ventitré anni, mentre Tyler un uomo di trentacinque anni con una carriera ben avviata.
Nonostante la decade di differenza, la loro chimica è pazzesca e sinceramente questa differenza d'età, se non per qualche battutina che si fanno loro stessi, non la si avverte particolarmente.
Questo romanzo mi ha catturato già dalle prime pagine, sia grazie all'ambientazione (ho un debole per New Orleans e l'affascinante e caotico Quartiere Francese), sia per il primissimo incontro dei due protagonisti in occasione di una festa in maschera del Mardi Gras. 
Easton è una ex campionessa di tennis, ora una insegnante alle prime armi, che utilizza metodi innovativi per catturare l'attenzione dei suoi studenti. Nel corso della trama vengono rivelati alcuni dettagli del suo passate e le tragedie che l'hanno colpita, e che ci aiutano a comprendere certe sue manie e comportamenti. Eston è una ragazza simpatica e impertinente, ma anche solitaria, non a caso ha avuto esclusivamente rapporti occasionali senza impegno. 
Le cose iniziano a cambiare dopo il suo incontro con Tyler Marek, che non solo sta per candidarsi al Senato, ma che si rivela essere anche il padre di un suo studente, quindi off-limits.
Tyler è un milionario seducente e audace con tutte le carte in regola per stregarvi, inoltre, al contrario di molti politici non è una persona subdola, ma vuole ottenere il successo per i propri meriti. L'unico suo difetto? Essere stato un padre completamente assente nei primi quattordici anni di suo figlio Christian, anche se ora ha intenzione di rimediare e metterlo per la prima volta al primo posto.
Quella di Easton e Tyler è una storia proibita per via delle loro posizioni, ma io ho un debole per questo tipo di relazioni, soprattutto quando alla fine l'amore trionfa su tutto! 
La Douglas ha dato vita ad una storia intrigante e sensuale che mi è piaciuta molto, nella trama c'è spazio anche per altri elementi che approfondiscono le personalità dei due personaggi, il loro passato e il rapporto padre-figlio. Ad un certo punto ci ritroviamo persino con un pizzico di suspense legato ad alcuni fatti che riguardano la protagonista femminile, e devo dire che la rivelazione finale non me l'aspettavo proprio. 
Sia che scriva un new adult, sia che scriva un romanzo con argomenti e personalità più adulte, Penelope Douglas riesce comunque a conquistarmi e farmi divorare le suo storie in pochissimo tempo, quindi non posso che consigliarvi anche questo suo nuovo libro!


Punto di vista: prima persona di Easton e Tyler
Sensualità: diverse scene hot presenti 
Caratteristiche: adulto, sensuale, proibito, romantico
Stile narrativo: scorrevole 
Tipo di finale: autoconclusivo


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