Recensione: I morti viventi sono tra noi di Thomas Plischke


Trama:

La giovane Lily, studentessa inglese di antropologia, sta scrivendo una tesi di dottorato sugli zombie, ma non sa che questa sua passione sarĂ  irrimediabilmente la causa della sua discesa nelle tenebre. Al funerale del nonno la giovane conosce infatti Victor, uomo affascinante e ambiguo che, con il pretesto di darle importanti informazioni per la tesi, la porta a una festa dove, nel corso di uno strano gioco, un uomo travestito da zombie la morde. Da quel momento inizia una metamorfosi che porta Lily a trasformarsi lentamente e inesorabilmente in una morta vivente e a sfuggire a se stessa e agli altri abitanti del villaggio di Manger, regno degli zombie. Una zombie, tuttavia, non può amare nĂ© sottrarsi all’inferno in cui è stata trascinata senza fare del male a chi le sta accanto... ma, forse, un giorno, spinta dall’amore, potrebbe essere in grado di frenare i suoi impulsi omicidi. Questa speranza rispecchia il destino di Lily… e la sua maledizione.


Il mio commento:

Ma quanto mi è piaciuto questo libro !!!! Circa 500 pagine divorate in pochi giorni.
Devo dire che l’ autore scrive proprio bene… ma talmente bene, che ogni volta che ricominciavo a leggere, difficilmente riuscivo a smettere (e non mi capita spesso), rapita completamente dalla storia.
Il primo capitolo del libro non è ciò che succede, cronologicamente parlando, all’inizio, ma è l’Evento: la nostra protagonista Lily è giĂ  una zombie appena trasformata e se ne sta rendendo dolorosamente conto, dunque sì, questo zombie pensa e sembra conservare delle caratteristiche umane. Andando avanti nella lettura, scopriremo cosa è successo prima, arrivando a leggere esattamente ciò che succede sul momento.
Bellissimi i personaggi… caratterizzati benissimo: Lily così determinata e dotata di grande volontĂ  (per sua fortuna); Victor così ambiguo .. devo dire che ho trovato lui e tutti gli Anziani proprio inquietanti ; Gottlieb (amico della protagonista), sembrerebbe il classico universitario invece tenta da una vita di sfuggire al suo destino; i giovani Ben e Alice (subentrati solo a piĂą di metĂ  libro), ci metteranno un attimo a conquistarmi. E cosa dire dei luoghi ??? Il villaggio di Manger è un incubo (come i suoi abitanti) fin dalle prime pagine in cui appare. E le scene piĂą crude ?? Descritte benissimo!!!! Io ho sinceramente temuto di avere gli incubi notturni (fortunatamente non si è verificato). E il finale ??? Tutto da leggere trattenendo il respiro… riuscendo a non capire fino all’ultimo (ma è poi finita ????!!) come si sarebbe concluso!.
Insomma degli zombies veramente anomali, dotati di volontĂ , sentimenti, in grado di confondersi tra gli umani… ma quanto umani e quanto zombies ?????!!!! Non vi resta che leggere il libro per scoprirlo.

Il mio voto: quattro stelline e mezzo.

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