Trama:
essere suo schiavo per l'eternità.
La serie Imperia è così composta:
1- The stone prince ( Il guerriero di pietra, Gennaio 2012)
2- The pleasure slave ( Schiavo del piacere, Aprile 2012)
La mia opinione:
Con "Schiavo del piacere" si conclude la miniserie Imperia, uno dei primi lavori di Gena Showalter.
Ho voluto sottolineare nuovamente il fatto che sia una delle sue prime opere perché penso che questo libro, come anche il precedente della serie, vadano letti tenendone conto e cercando di non paragonarli alla saga più famosa e bella dell'autrice, I signori degli Inferi ( chiamata comunemente Demoni).
Il libro mi ha attratto da subito sia per la cover che per la trama, che però mi ricordava molto un altro libro, del genere Urban, molto famoso. Come la maggior parte di voi avranno capito sto parlando di "Fantasy Lover " della Kenyon, e ci tengo subito a dire che no, non sono uno la copia dell'altro: l'evento alla base della storia è lo stesso, ma poi i libri si discostano completamente, sia per le ragioni del confinamento sia, e soprattutto, per l' evolversi della storia una volta che i protagonisti si incontrano. Anche le regole a cui è sottoposto lo "schiavo" sono molto diverse, per non parlare poi dei personaggi e dei loro caratteri.
Dopo aver chiarito questo punto vi torno a parlare del romanzo, partendo con un paio di informazioni generali: benché sia il secondo di una serie può essere letto anche da solo, in quanto il mondo e i personaggi del primo sono solo accennati e hanno ruoli secondari, mentre compaiono soprattutto figure nuove; tuttavia se si progetta di leggerli entrambi, allora conviene andare in ordine per evitare spoiler sul finale del primo.
E' una lettura leggera e piacevole, e l'evolversi del rapporto tra i due protagonisti è ben descritto ma in alcuni tratti penso si vedano le basi del talento della Showalter ma anche il suo essere alle prime armi; ho trovato fin eccessivamente prolungate le lezioni di seduzione ( e non aggiungo altro ) per poi far succedere poche cose all'infuori dell'area sentimentale, fin quasi alla fine.
Bellissimi gli accenni divertenti, caratteristici dell'autrice, ho riso un sacco per " Peter il Deboluccio" e ho amato il lato nascosto di Tristan, quella dolcezza che cerca così disperatamente di nascondere e mi sono commossa per il suo discorso su cosa, per lui, significherebbe amare.
Il libro ha ovviamente una fine, ma rimangono in sospeso varie cose e vari personaggi secondari, sia tra i buoni che tra quelli così-così ( come nel libro precedente i cattivi non sono davvero cattivi ) e la fine stessa non è troppo lineare e un po' approssimativa.
Altra cosa che mi è piaciuta molto è il lavoro della protagonista, molto insolito ed originale e mi sarebbe piaciuto entrare da " i tesori di Julia".
Sicuramente non guarderò mai più nello stesso modo un antico portagioie e penso che andrò a tirare fuori il mio vecchio "scrigno", non si sa mai.
Consiglio il libro, come la serie, ma soprattutto consiglio l'autrice che è una delle mie preferite in assoluto e della quale non mi perdo neanche un libro ( Urban o romance che sia ).
Bella recensione, Beky :) io avevo letto il guerriero di pietra e da quello che ho letto tra trama e la tua recensione mi sembra che ci siano dei punti in comune, ma non svelo nulla per evitare di spoilerare XD comunque ho intenzione di leggere anche questo :)
RispondiElimina"Il guerriero di pietra" è stato una piacevole lettura, mentre "Schiavo del piacere" devo ancora leggerlo, però dalla tua recensione promette bene, quindi posso stare tranquilla =)
RispondiEliminaio ho letto entrambi e volevo sapere se è veramente l'ultimo libro della serie imperia??
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