Recensione "Il dono e il sacrificio" di Jacqueline Carey


Jacqueline Carey è senza dubbio una delle mie autrici preferite, e dopo la lettura di questo libro, "Il dono ed il sacrificio", primo capitolo della nuova saga su Moirin, ambientata sempre nel fantastico mondo di Terre D'Ange, non posso che riconfermare come quest'autrice abbia la spettacolare capacità di essere al tempo stesso originale, coinvolgente ed emozionante. Non è affatto facile creare un mondo fantastico così realistico ed unico come riesce invece a fare la Carey,  ne permettere al lettore di ritrovarsi in quegli ambienti ormai abituali e familiari che ci avevano accompagnati durante le storie precedenti di Phedre ed Imriel.

Sebbene la storia di Moirin, la piccola strega-orso dei Maghuin Dhonn,  sia ambientata secoli dopo le vicissitudini dei suoi predecessori, "Il dono e il sacrificio" è un libro pieno di riferimenti e vari accenni alle storie già raccontate dalla Carey, che accompagnano il lettore in un mondo già conosciuto, ma allo stesso tempo nuovo.

Il libro prende avvio dalla nascita della piccola Moirin, figlia di una solitaria strega-orso della strana e misteriosa stirpe dei Maghuin Dhonn. Come sicuramente molti di voi ricorderanno dalle avventure di Imriel, i Maghuin Dhonn si sono macchiati di un orrenda colpa e per questo sono stati privati in parte dei poteri dal loro spirito animale. 
Ma il destino di Moirin non sembra affatto essere quello di rimanere in Alba, nella sua terra natale, tra la sua stessa gente. La giovane, che è per metà angeline, deve inseguire il suo destino e per questo si recherà, sola e piena di dubbi, nella terra originaria di suo padre. A Terre D'Ange.
Gli intrighi di corte, gli incontri voluti dal destino e le tradizioni mistiche ed esotiche per lei sconosciute, accompagneranno la nostra protagonista in una storia che, cominciando a delinearsi in questo libro, si fa sempre più coinvolgente ed entusiasmante.

L'unica, e a mio avviso non trascurabile, pecca di questo libro, si deve alla decisione della casa editrice di dividere il libro originale, Naamah's kiss, in due volumi ( "Il dono e il sacrificio" e "La fiamma e la guerriera", di prossima pubblicazione). Il finale di questo primo volume risente in modo grave di questa scelta, ed il lettore rimane così, nel bel mezzo della storia, con un pugno di mosche. Si può facilmente intuire che il libro non terminava in questo modo, ma anzi originariamente continuava per altre trecento pagine.
Per quanto mi riguarda non sono certo una lettrice che si fa impressionare dal numero di pagine, ed inoltre, visto il costo di ogni singolo libro, preferirei che i volumi mantenessero la loro stesura originale.
Per questo unico motivo, devo abbassare il mio giudizio finale.



1 commento

  1. Pensi che si possa affrontare la lettura de il dono e il sacrificio senza aver letto le altre saghe? Grazie mille

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