
di Nora Roberts
La Trama: Chicago, 2000. La
sedicenne Elizabeth Fitch è dotata di un’intelligenza superiore alla media e si
attiene scrupolosamente alla rigida tabella di marcia ideata per lei dalla
madre. Finché un giorno decide di trasgredire le regole: si ubriaca in un locale
notturno e si lascia trascinare in una villa sulla Lake Shore da un seducente
uomo dall’accento russo. Ma lì assiste a qualcosa che non doveva vedere e che
cambierà radicalmente la sua vita. Arkansas, 2012. Abigail Lowery vive in una
piccola città abbarbicata tra le montagne della regione degli Ozark. Nella sua
casa tra i boschi, progetta sofisticati sistemi di sicurezza, e i suoi unici
compagni sono un cane feroce e un vasto assortimento di armi da fuoco. Conduce
un’esistenza appartata, parla poco e non racconta mai nulla di sé. La sola
presenza che tollera è quella del commissario di polizia Brooks Gleason,
affascinato dalla sua natura solitaria. Gleason è il solo che abbia intuito il
bisogno di protezione di Abigail, anche se non immagina che le sue difese
servano a nascondere una storia che un giorno, fatalmente, dovrà essere
rivelata...
Il mio commento:
Era diverso tempo che non leggevo un thriller e devo dire
che se l’attesa mi da’ tanto… aspetto volentieri !!
Sto parlando di “Il Testimone” di Nora Roberts un’autrice di
cui non avevo ancora letto niente. E'
stato anche il mio primo “romantic
suspense”. Effettivamente la parte romantic è molto presente e per la prima
volta mi sono resa conto che in questo genere mi è sempre mancata!!
La storia d’amore tra i
protagonisti (Abigail/Elizabeth e il capo della polizia locale Brooks Gleason) mi ha completamente catturata
e resa avida di saperne sempre di più. Il merito va sicuramente allo stile
dell’autrice capace di coinvolgere il lettore dall’inizio alla fine e in grado
di dosare sapientemente il racconto, riuscendo a darti tutte le informazioni senza
eccedere. Inoltre i personaggi sono davvero
dotati di spessore a cominciare da Abigail/Elizabeth: la
conosciamo sedicenne e completamente succube o meglio dire in balia di una
madre che deve aver dimenticato la
parte materna da qualche parte. E’ veramente inumana, una figura al di fuori di
qualsiasi idea di mamma. Ma torniamo alla nostra protagonista che un giorno,
uno solo nell’arco della sua vita, decide di disobbedire alle regole e si ritrova
testimone di un duplice omicidio, braccata dalla mafia russa e destinata ad
essere sottoposta ad un programma di protezione. I guai purtroppo difficilmente
finiscono appena iniziati e così ritroviamo Abigail dodici anni dopo. Non
sappiamo cosa abbia fatto in questo periodo (lo scopriremo solo in seguito)
però adesso è diversa per età, aspetto e carattere. La sua esistenza sembra
destinata alla solitudine (fatta eccezione per il cane): casa isolata in una
cittadina sperduta, fissata con la
sicurezza, armata fino ai denti, intenta a non farsi notare da nessuno. Insomma
una di quelle persone con cui sicuramente tutti eviterebbero (e lei fa in modo
che sia così) di parlare. E funziona, almeno fino a che non bussa alla sua porta (a suo rischio e pericolo ;))
Brooks Gleason. Una persona interessante, dedito al
lavoro, deciso a svolgere il proprio dovere senza però avere i paraocchi e
curioso di natura. Ovvio che un personaggio come Abigail attiri la sua
attenzione ma ancora più singolare è il suo approccio con lei. Veramente
disarmante! Inutile dire che nessuna barriera emotiva avrebbe potuto resistere!
Dal momento in cui la loro storia ha inizio la nostra protagonista si scopre nuovamente
diversa: capace di amare, bisognosa di affetto, desiderosa di riceverlo e
soprattutto decisa a porre fine alla sua vita di perenne fuggiasca. Tutto
questo cambiamento è dovuto sicuramente a Brooks ma anche alla sua famiglia.
Una famiglia capace veramente di offrire tanto amore, praticamente opposta a
quella di lei (ammesso che si possa chiamare famiglia). Oltre a loro ci sono
tutta una serie di personaggi interessanti che ruoteranno intorno alla vicenda.
E la parte thriller? Esiste,
soprattutto all’inizio e alla fine del libro anche se io l’ho notata
relativamente… difetto? Può darsi o forse no, visto che non mi ha dato
assolutamente noia! Pensate che ho letto queste 564 pagine in una giornata.
Cosa poter chiedere di più?
Forse è una lettura destinata più
ai romantici, io comunque l’ho davvero apprezzata per cui il mio voto non può
che essere alto.
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