Recensione "La fiamma e la guerriera" di Jacqueline Carey

Ritornano le avventure di Moirin mac Fainche , la strega-orso dei Maghuin Dhonn, cresciuta nei lontani boschi di Alba ed approdata sulle coste di Terre d'Ange che avevamo conosciuto nel primo libro della serie "Il dono ed il sacrificio".
Reimmergersi nel mondo dipinto da Jacqueline Carey è facile per chi, come me, ha imparato ad amare ed apprezzare lo stile di questa scrittrice straordinaria.

Riprendendo un modo di scrivere già noto ai fan che l'apprezzano sin dalle serie di Phèdre ed Imriel, questa volta la nostra protagonista, la bella e selvaggia Moirin, dovrà partire per un lungo viaggio verso le terre di Ch'in.
Abbandonando un mondo ed un ambiente che la ragazza aveva finalmente imparato ad amare, la giovane strega, costretta a seguire il sentiero tracciato per lei degli dei, salperĂ  per la volta di un lontano continente, accompagnata dal maestro della Via, il saggio Lo Feng, ed il suo giovane aiutante dal temperamento irruento, Bao.
Lo stesso imperatore del Celeste Impero ha richiesto espressamente il ritorno in patria del venerabile saggio: la sua unica figlia, la principessa guerriera Tigre di Neve, è impazzita ed ha ucciso il suo sposo durante la loro prima notte di nozze.
Da questo spunto prende avvio una delle avventure piĂą fantastiche e magiche che la Carey abbia mai scritto: i pericoli di un viaggio lungo e difficile, si intrecceranno al destino non solo dell'intero Impero di Ch'in , ma anche a quelli di un bellissimo drago dalle scaglie bianche, dagli immensi poteri e desideri impetuosi. Il tutto condito da una storia d'amore all'inizio impensabile, ma che si intensifica nel corso di tutto il romanzo.

L'unica pecca dell'intera storia rimane, come avevo giĂ  sottolineato nel precedente capitolo della serie, la decisione della casa editrice di dividere in due un libro nato come un unico volume.
Naamah's Kiss, il libro originale che comprende "Il dono ed il sacrificio" e "La fiamma e la guerriera", è un libro che per essere apprezzato appieno deve essere letto tutto d'un fiato. Spezzare la storia a metĂ  influisce inevitabilmente sul risultato complessivo e sul senso epico dell'intera avventura.

Detto questo, Jacqueline Carey si conferma una delle mie scrittrici preferite. Dotata di una padronanza di linguaggio, di intreccio e di fantasia difficili da superare.




2 commenti

  1. Ciao,
    quando riprende la pubblicazione dei libri mancanti? Già è vergognoso che li spezzino in due, è passato quasi un anno!
    Grazie
    Francisirio

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