Recensione "Stai con me in ogni respiro" di Jay McLean

Stai con me in ogni respiro 
di Jay McLean

La Trama 
Chloe e Blake si incontrano, anzi, si scontrano, per caso, una notte. Lui sta fuggendo dalla solitudine e dai propri pensieri. Lei da un tipo che non sembra avere buone intenzioni. Blake la salva e da subito si sente attratto da questa ragazza strana, affamata di vita ma abituata a tenere chiunque a distanza. Eppure, quando sei giovane dovresti afferrare tutto quello che il destino ti offre. Correre incontro al domani, bruciare tappe e traguardi, ubriacarti di emozioni e sogni a occhi aperti. Scoprire e sperimentare ogni cosa che ti circonda, o che hai anche solo sentito nominare. Senza mai fermarti, senza mai smettere di sperare, di desiderare, di crederci. Ma c’è un motivo per cui Chloe non permette a nessuno di avvicinarsi: sulla sua vita c’è un’ombra, una malattia che non lascia scampo. E lei, quando se ne andrà, vuole farlo in punta di piedi, per non ferire nessuno… Il giorno in cui incontra Blake non ha la minima idea che quella sarà la loro svolta, l’attimo capace di sconvolgere le loro esistenze e ribaltare le loro prospettive, per sempre. A mano a mano che lo conosce, però, non riesce più a fare a meno di lui. Per Chloe è il momento di trovare la risposta a una domanda pesantissima: esiste un amore capace di dare senso al dolore più grande?

La mia opinione

I protagonisti di questa storia sono due diciottenni all’ultimo anno di liceo, per questo possiamo considerare questo romanzo stand-alone, una via di mezzo tra young adult e new adult. 
Chloe ha una triste storia alle spalle, sia la madre che la zia sono morte per la stessa terribile malattia (che potrebbe un giorno colpire anche lei) quando lei era ancora una bambina, perciò è cresciuta in una casa famiglia. Nonostante tutto, non è rimasta senza affetto: la famiglia affidataria le vuole bene, così come anche gli altri bambini in affido, ma Chloe sembra avere le idee chiare e non vuole legami stretti con nessuno. 
La ragazza cerca di passare sempre inosservata tenendo le persone a distanza, poiché ha già deciso che appena raggiunto il diploma partirà per un viaggio on the road senza una meta precisa, lasciandosi tutto e tutti alle spalle. 
Blake è un popolare giocatore di basket, con una ragazza di convenienza, una madre con problemi di alcool e un padre che vorrebbe decidere per il suo futuro. Un futuro che non ha ancora ben chiaro, indeciso tra una carriera nell’esercito come vorrebbe suo padre, oppure una nello sport. 
Jay McLean ci racconta questa storia molto dolce ma anche molto triste alternando il punto di vista di entrambi i protagonisti, attraverso i quali capiamo fin da subito che abbiamo a che fare con due persone alla ricerca di se stessi, di un futuro in cui credere. 


"Usi sempre il rosso per scrivere. Perchè?"
Sorrise tristemente. "Per te."
"Per  me?"
"Si." 
"Cosa significa?"
"E' per i giorni rossi. I giorni in cui accade un evento eccezionale e inaspettato."
Singhiozzai.
"E tu, Chloe, sei eccezionale e inaspettata. Tu sei il mio giorno rosso."

La storia è molto scorrevole ma ci sono diverse stonature che mi hanno lasciata perplessa. Blake è il personaggio migliore (nonostante impieghi un po’ troppo tempo a lasciare la sua ragazza di convenienza …), è molto dolce, protettivo e si vede dal primo incontro che inizia a provare qualcosa per la misteriosa Chloe. 
Lei invece non mi è piaciuta per gran parte del libro: ok che la sua situazione è dura, ma troppo spesso commette degli scivoloni inaccettabili e non si accorge che il suo comportamento ferisce le persone che le stanno vicino. 
Quando finalmente arriva il momento del viaggio on the road, è ancora una volta Blake a prendere in mano le redini della situazione! A proposito del viaggio mi aspettavo qualcosa di più, pensavo che occupasse gran parte del libro ed invece no. Però è da quel punto in poi che la situazione si complica, si evolve e si sviluppa. Tutto fino ad arrivare ad un finale molto dolce e carino ma secondo me troppo affrettato. Avrei preferito una parte iniziale più breve e più capitoli dedicati al viaggio e alla situazione che si crea in seguito. In ogni caso l’ho trovato un romanzo molto carino e riflessivo, ma da leggere quando si ha l’umore adatto.




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