Buongiorno
ragazze,
se forse
avete letto tutte le mie rubriche, saprete che una delle mie
scrittrici preferite è Linda Kage, con la sua serie i Forbidden
Men, nel caso invece questa sia la prima che
leggiate, allora andatevela a vedere, perché quella serie merita
assolutamente ogni singolo minuto del vostro tempo.
Dopo mesi di
attesa, finalmente il quarto libro della serie With
Every Heartbeat è arrivato, seguito a ruota
dopo nemmeno un mese dal quinto, The Perfect
Ten, altro splendido e attesissimo
capolavoro, di cui però non vi parlo oggi.
Vi starete
probabilmente domandando perché io stia qui a perdere tempo a
parlarvi di un quarto libro di una serie non ancora pubblicata in
Italia, ma, per prima cosa, ogni singolo romanzo dei Forbidden
Men può essere letto come a sé stante.
Certo, ci si perde un po’ tutta la magia di questi splendidi
uomini, ma ciò non rende la lettura meno completa. In più, spero
che magari parlandone a ripetizione qualche CE italiana si renda
conto dell’esistenza di questi piccoli gioielli. Quindi, sopportate
con me.
“Eravamo
semplicemente fatti per stare insieme.”
“Avevo una grossa cotta per il ragazzo della mia
migliore amica. Per alcune ragioni — probabilmente il completo
diniego — non avevo capito prima perché il mio corpo reagisse ogni
volta che lui era intorno.. O persino ogni volta che il suo nome
veniva menzionato.”
TRAMA:
La timida e
serena Zoey Blakeland è libera. Ora che si è diplomata dalle
superiori e può finalmente scappare dal suo severo padre abusivo,
vola dall’altra parte della nazione per frequentare l’ESU, dove
la sua migliore amica Cora studia. Ora è la sua volta per iniziare
da capo.
Ma,
incontrare Quinn Hamilton, fa cambiare i suoi sogni. Lui non è
quello che lei si aspettava e le insegna, inconsapevolmente, cosa sia
veramente l’amore. Non può che innamorarsi di lui in quel
soleggiato martedì pomeriggio quando le chiede di aiutarlo a
scegliere un anello di fidanzamento per Cora.
Tradire la
sua migliore amica è l’ultima cosa che farebbe, ma quando diventa
incredibilmente ovvio che Quinn è con la ragazza sbagliata, trova
sempre più difficile negare i suoi sentimenti.
“Devi
stare veramente male con quei cosi bagnati addosso. Non hai dei
vestiti in più nella stanza di Cora? Posso buttare quelli che stai
indossando nell’asciugatrice.” Lui si grattò l’orecchio, non
sembrando molto speranzoso, ma guardò comunque nella stanza di Cora.
Uscì un minuto dopo, indossando solo i pantaloni del pigiama che
indossava i sabati mattina quando faceva i pancakes. Il mio sguardo
cadde brevemente sulla sua maglietta e jeans bagnati che teneva in
mano, ma ritornò subito sul suo nudo e definito petto.
Ma
danna…zione.
Sì,
stava bene senza maglietta.
“Questa
è l’unica cosa che ho trovato,” disse piano lui, indicando in
modo timido i suoi pantaloni.
Io
feci un cenno con la testa in modo stupido. “Va bene.” E, wow, se
andava bene. Lui andava bene. “Almeno hai trovato qualcosa.”
In
verità, era un vero peccato che avesse trovato qualcosa, perché
Quinn Hamilton in nient’altro che boxer doveva essere—nop.
Probabilmente non dovrei lasciar la mia mente andare in quella
direzione.”
“Se
potessi essere potente o onesto, quale dei due sceglieresti?”
“Perché
non puoi essere tutti e due?” chiese Ten.
Quinn,
invece, ripensò alla domanda prima di ammettere, “Onesto. Sembra
che si diventi più cattivi quando si è potenti. Non voglio essere
cattivo.”
Io
annuii. “Quindi, poi…se dovessi scegliere tra gentile
o onesto…?”
“Sceglierei
gentile.”
Un
sorriso apparve sul mio viso. “Credi nel mentire per impedire di
far male a qualcuno, allora?”
Lui
fece spallucce, ma non sembrò domandarsi il perché gli stessi
chiedendo queste cose. Diavolo, non ero nemmeno io sicura del perché.
Volevo solo parlare. Con lui.
“Non
lo so,” ammise. “Solo non riesco a sopportare di ferire
qualcuno.”
“Già,”
mormorai pensierosa. “Neanch’io.”
L’autrice
lo fa presente alla fine della trama su Goodreads, quindi mi sembra
giusto scriverlo anche a me. In questo libro non c’è nessun
tradimento. Anche se secondo me questa affermazione può essere messa
in dubbio, ma non voglio anticiparvi niente.
Quinn e Zoey
sono.. assolutamente e completamente identici. Non c’è altro modo
per descriverli. Anche il loro stesso passato è molto simile. Hanno
tutti e due un genitore abusivo e alcolista, motivo per cui ora non
bevono. Tutti e due, farebbero di tutto per le persone che amano
anche se significa sacrificarsi, in più di un modo, basta leggere le
prime pagine del romanzo e si capisce cosa intendo. In più, sono
ottimi confidenti e ancora di più dei migliori osservatori, tranne
quando si tratta di loro stessi. Quindi non c’è da stupirsi se si
sentano immediatamente attratti l’uno dall’altra, ma le cose non
sono così semplici.
Quinn sta
con Cora, la migliore amica di Zoey, da ormai un po’ di mesi quando
i nostri due protagonisti si incontrano per la prima volta.
Nonostante il diniego totale da parte di tutti e due, quello che non
possono negare è l’istantanea attrazione. Da lì, le cose si fanno
sempre più complicate, ma i due riescono a creare una forte
amicizia, rivelando all’altro cose che si erano sempre tenuti per
conto loro. I due sono così fatti l’uno per l’altra che tutti
tranne Quinn e Zoey se ne accorgono.
Gli amici di
Quinn non hanno bene in vista Cora, per ovvi motivi, che vi saranno
chiari dalle prime due righe, anzi, da uno o due libri precedenti. In
ogni caso, cercano di far ragionare il ragazzo, cercano di fargli
vedere la vera faccia della ragazza, ma lui non vuole sentire
ragioni, pensa di essere amato ed accettato per la prima volta nella
sua vita. Ben poco ne sa dei veri motivi di Cora, ma non è l’unico
ad essere ingannato, perché anche Zoey c’è di mezzo fino alla
gola.
La cosa
peggiore di tutto è che Zoey e Quinn sono le persone più dolci e
altruiste mai inventate, credo, e si meritano tutto l’amore che
riescono a trovare, di certo non di finire nel bel mezzo di un
richiamo di attenzione da parte di Cora. La bontà dei due si vede
alla perfezione nel finale del libro, che non poteva concludersi
altrimenti. Anzi, fosse per me avrei aumentato un po’ il livello
del Karma, quell’essere si merita ben peggio.
Il romanzo,
per rendere le cose ancora migliori, è raccontato sia dal punto di
vista di Quinn che di Zoey…e c’è anche un capitolo dal POV di
Ten, che è il protagonista del libro successivo e posso dire che
ogni lettrice di questa serie aspetta quel dannato libro dal secondo.
Ma ora non
parliamo di Ten, parliamo delle cinque perfette stelle di With
Every Heartbeat. Linda Kage riesce come
sempre a trovare il giusto equilibrio tra ironia e sentimento,
rendendo ogni romanzo dolce e…direi irresistibile se mi permettete
di usare ancora una volta questa parola. Impossibile riuscire a
posare il libro. Una lettura tutta di un fiato che vi farà bramare
di leggere il successivo. Soprattutto perché è su Ten.
“Volevo
baciarti così tante volte. Così tante notti. Ti ho sognato e mi
sono svegliato eccitato. Poi mi sono toccata, desiderando che fosse
la tua mano e non la mia. Sono passato per la biblioteca quasi ogni
giorno, solo per vedere se eri lì.”
Trassi
un profondo respiro, incapace di credere a quello che stavo sentendo.
Dopo settimane persa per lui, desiderando di essere sua e sapendo di
non poterlo mai essere, settimane in cui lo sapevo innamorato di
qualcun altra, dopo averlo aiutato a scegliere un anello per lei,
non sembrava reale che stessi sentendo quello che stavo sentendo.
Lui
si allungò come per baciarmi, ma si fermò a qualche centimetro di
distanza. “Ti voglio, Zoey. Ho provato a fermarlo. Ho persino
comprato a Cora un dannato anello nel tentativo di convincermi che
non ti volevo.”
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