di Mirya
La Trama
Chiara vive di carta. Insegna, studia e legge di tutto. Sui libri e coi libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori amici e dai libri ha appreso l’amore: l’amore per le pagine ma anche per gli uomini che in quelle pagine vivono.
Leonardo entra nella sua vita per seguirla nel Dottorato di ricerca, ed è un uomo concentrato sulla realtà di carne: per lui il distacco dalle parole scritte è vitale e non accetta l’approccio passionale di Chiara. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro al loro incontro?
Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si combatte la guerra tra la carne e la carta, una guerra che non ha vincitori né perdenti e che forse non ha nemmeno schieramenti.
La mia opinione
Ci sono libri che ti ammaliano con
semplicità e ti sfiorano l’anima con la punta delle loro dita
immaginarie. E quando finisci di leggerli, ti lasciano con un sorriso
felice e una lacrima di commozione.
Questo è uno di quei libri. E io
sto ancora sorridendo. Commossa.
Quante volte ci siamo trovate a
confrontare la perfezione dell’uomo dei romanzi con la realtà
dell’uomo di tutti i giorni? Io continuamente. E dallo scontro, il
secondo esce il più delle volte sconfitto. E’ inevitabile.
Questo continuo paragone lo fa anche
Chiara, l’eterna sognatrice, l’incorreggibile idealista,
l’insegnante di letteratura, in procinto di scrivere una tesi di
dottorato su Dante. Ma a far crollare il suo perfetto castello in
aria ci pensa Leonardo, l’assistente nella sua ricerca.
Leonardo, il ragazzo affascinante,
l’uomo cinico, freddo e distaccato, che in modo un pò brutale
tenterà di disilludere Chiara e trascinarla coi piedi per terra. Il
suo, fin da subito appare un comportamento troppo strano, troppo
altalenante, un atteggiamento che nasconde una profonda lotta
interiore e un inspiegabile tormento, che tenta di nascondere
- e non ci riesce per niente!- l’attrazione sempre più potente
che nutre per la ragazza. E poi la famiglia di Leo conosce Chiara
fin troppo bene e allora i conti non tornano, “il cerchio non
quadra” e tu devi assolutamente capire il perché.
Tra loro è scontro aperto, la
battaglia a volte ironica e a volte struggente tra “la carta” e
“la carne”, tra l’idealismo e il crudo disincanto, ma non è
facile prevedere chi sarà il vero vincitore della sfida. Lui o Lei?
Forse nessuno…. o forse entrambi.
Perché soltanto lei riesce a
sciogliere il muro di ghiaccio di Leonardo e renderlo quasi spoglio e
inerme. E soltanto lui riesce a entrarle nel cuore e nell’anima, in
un modo in cui un personaggio dei libri non saprebbe mai entrare. Lui
che è “la sua geometria non euclidea”.
E’ bellissimo vedere come le
certezze di entrambi piano pian si sgretolano come un castello di
sabbia, lasciandoli vulnerabili e impauriti. Ma Chiara si dimostra
più forte, più ottimista e più tenace. E lotta per quell’amore
che brucia e fa male. Leonardo no, si aggrappa al suo disincanto e si
oppone con tutte le forze. E il suo tormento… che poi diventa
inevitabilmente il tormento di Chiara… alla fine diventa anche il
mio.
Così vieni risucchiata con
intensità e un pizzico di sofferenza in questa storia d’amore
travagliata, che sboccia contro ogni logica tra le antiche strade di
Ferrara, tra una canzone degli ABBA e una citazione Dantesca,
sempre impreziosita da impeccabili similitudini letterarie, che
sembrano adattarsi alla perfezione agli angosciati pensieri di
Chiara.
Consiglio questa indimenticabile
lettura a tutte le romantiche sognatrici che come me (e come Chiara)
amano volare con la fantasia per incontrare l’uomo perfetto tra
le pagine di un libro, ma che allo stesso tempo vogliono provare una
passione reale e concreta che le faccia sentire vive, ma coi piedi
per terra.
Perché un’esistenza di sola carta
sarebbe triste.
Di sola carne sarebbe vuota.
Di entrambe sarebbe perfetta.
E perfetta è anche questa storia
d’amore. Perfetta e commovente nella sua imperfezione, nei suoi
“forse” e nel suo incastro sbagliato e allo stesso tempo
meraviglioso.
Grazie di nuovo, non ho davvero parole!
RispondiEliminaAvevo letto questa storia quando era una fanfiction... E già ero rimasta ammaliata dalla scrittura di Mirya. Avevo letto altre sue storie, ma questa (ricordo ancora dopo molti anni) aveva toccato delle corde particolari. Inutile dire che amo la scrittura di Mirya. Divertente, leggera ma non stupida, ma soprattutto colta. Ho adorato questa storia, e rileggerla non ha fatto altro che aumentare la mia enorme stima per questa scrittrice.
RispondiEliminaPs. Adoravo le tue fanfiction su Harry Potter :D
Complimenti davvero! Straconsiglio la lettura di questo libro!
Erika