di Andrew Levine
La Trama
Carter Avery è un giovane scrittore dal passato burrascoso, colmo di dolore e tristezza. Per un qualche strano scherzo del destino, proprio grazie agli eventi drammatici della sua vita e al suo dolore è riuscito ad affermarsi come scrittore a soli sedici anni, pubblicando il suo primo romanzo, seguito poi da altri successi. Sono passati molti anni da allora e la sua vita, però, non è mai cambiata veramente. Il dolore è l'unica cosa che lo tiene vivo, caratterizzando la sua vita con abitudini crudeli. Tutto ciò cambierà quando Elena Grace, una giovane e aspirante stella del cinema, dopo drammatici eventi, gli farà capire che anche il suo cuore è capace di amare. Starà a lui, però, decidere se accettare il cambiamento e inseguire lo sconosciuto desiderio di luce con Elena, o ricadere nel buio del dolore che l'ha cresciuto. E talvolta, le paure e il destino possono rendere anche la scelta più semplice una tormentata e dolorosa decisione.
La mia opinione
“Non c’è salvezza
per chi ha già perso l’anima”.
Alcool, risse, ematomi e ossa rotte.
Adrenalina e tanta rabbia.
E’ di questo che si nutre Carter
Avery, è del dolore che ha bisogno per sentirsi libero, in pace e
più vicino ai demoni del suo passato. E io ho vissuto ognuno dei
suoi comportamenti autodistruttivi come un dannato pugno nello
stomaco. Per lui però esiste anche un rifugio sicuro che lo
protegge dal suo inferno personale, ed è il mondo dei libri che lui
stesso scrive.
Si, avete capito bene, questo
ragazzo sexy, arrogante e tormentato è uno scrittore folle e
maledetto.
Ma per fortuna nella sua vita arriva
un raggio di sole, uno spiraglio di felicità che si chiama Elena
Grace, la bella e dolce vicina di casa, una giovane aspirante
attrice, l’unica capace di scatenare emozioni che Carter non
avrebbe mai creduto di poter provare e che lui stesso cercherà di
ignorare perché convinto che la ragazza meriti di meglio. Ma “il
meglio” non equivale nemmeno ad uno pseudofidanzato di nome Jamie
che la tradisce continuamente e non le dedica le attenzioni che
merita (un uomo che, per la cronaca, ho detestato fino quasi al 90%
del libro, nonostante il tentativo di farsi perdonare i gravi errori
commessi.) Nulla a che vedere con Carter, insomma, che oltre
ad essere un tipo impetuoso e irascibile, sa mostrarsi anche
infinitamente sensibile e vulnerabile.
Quegli spiragli che talvolta si
aprono per mostrare un ragazzo fragile e devastato mi fanno venir
voglia di stringerlo tra le braccia, proteggerlo dal mondo intero e
riempirlo di quell’amore di cui ha un disperato bisogno. O di
spronare Elena a prendersi cura di lui anche quando tenta di
escludere tutti dalla sua vita, innalzando un maledetto muro di
ghiaccio. Ma Elena è meravigliosa ed è perfettamente all’altezza
della situazione.
La narrazione a POV alterni aiuta ad
arricchire l’intera storia di mille sfaccettature. Quando è Carter
che parla, il linguaggio è crudo, sfacciato e incurante di ogni
formalità. E arriva esattamente dove deve arrivare. Perché
questa è la potenza indiscussa di un POV squisitamente maschile. Il
mio preferito, se devo essere sincera. Quando invece è Elena che
narra, i toni si fanno spesso più leggeri e le sensazioni che evoca
diventano più delicate. Ma non significa che appaiano meno intense.
Questo libro è stato una continua
battaglia emotiva.
Forse merito della dolcezza dei momenti
più intimi che i due ragazzi condividono, una dolcezza che fa
tremare e mozza il respiro.
Oppure merito della tristezza (e
della frustrazione) di un amore negato per l’incapacità
di Carter di perdonare se stesso e di volersi bene.
O forse merito dell’ansia per
una scoperta sconcertante e portatrice di vendetta o della tensione
scaturita da pericolose rese dei conti che regalano un pizzico di
suspense e un alone di mistero all’intera storia.
E infine merito anche di quel conflitto
tra testa e cuore che lacera Elena nel profondo, ma che di
fatto non ha ragione di esistere perché c’è un solo uomo a cui
lei può appartenere. L’unico e indiscusso. Senza uno straccio di
rivali.
«Sei come una strada
buia e fredda che conduce in un luogo sconosciuto e… e io sono
spaventata ma nonostante ciò, per qualche strana ragione, continuo a
percorrerla.»
«Percorrila un’ultima
volta e ti accorgerai che quella strada non fa più paura.
E’ giorno anche per
me.»
Questo è un romanzo forte, duro e
toccante. Ma anche pieno di una tenerezza che sbriciola il cuore.
Dove una ragazza è la luce e un
ragazzo è l’oscurità. Paradiso e Inferno.
E l’amore è l’unica forza che
può spezzare le catene che ancorano un uomo al bambino che era e al
dolore che l’ha annientato.
Perciò devo farmi coraggio e iniziare
a ripetere ad alta voce come un mantra: “Lo scrittore è un uomo…
lo scrittore è un uomo…” perché la mia mente è ancora
portata a credere che questo libro incantevole sia stato partorito
dal cuore di una donna.
Ma non è così. E pensarlo sarà
sempre un clamoroso errore.
Salve. Mentre leggevo le prime pagine ero tentata a lasciarlo perché non mi piaceva tanto. Ho letto la tua recensione e sono andata avanti. Purtroppo non ho trovato il romanzo all'altezza delle 5*. Probabilmente è tutta questione di gusti ma lo stile non è stato fluido. Spesso saltava interi pezzi per andare avanti e non perdermi negli inutili sproloqui. La mia è semplicemente un'opinione diversa dalla tua. Spero di incontrare altre recensioni per capire la differenza di opinioni tra te, professionista e me semplice lettrice. Saluti
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