Volevo
essere Sailor Moon
Federica
D'Ascani
Mood:
Ironico
Perché a
volte per trovare il principe azzurro servono i poteri magici
Bea sarebbe
una ragazza solare. Ma lavora per i quattro malvagi delle tenebre, è
fidanzata da anni con Emiliano, la sua vita è grigia e piatta quanto
può esserlo un pollo ai ferri, e la sua amica Daniela non perde
occasione di rimarcarlo. Però a Bea basta parlare al telefono con
Simone, il nuovo collega della sede di Rimini, perché il suo cuore
batta impazzito. Il Tuxedo Mask romagnolo, con la sua voce roca e il
temperamento esplosivo, sembra uscito direttamente da un sogno, e
quando finalmente Bea lo incontra dal vivo è magia. Non importa che
gli occhi di Simone non siano azzurri come quelli del bel cavaliere
della Luna… Bea ne subisce il fascino come fosse Sailor Moon:
tredicenne, imbranata, innamorata. Però la vita reale è lì che
incalza, con le figuracce sul lavoro, il fidanzato sbiadito, la
canasta a Natale, le sicurezze che è difficile abbandonare e
un’amica che nasconde qualcosa di grosso… ma forse è proprio in
un momento così che bisogna trovare il coraggio di fidarsi di un
cavaliere misterioso. E liberare la guerriera impacciata e grintosa
che si nasconde dietro alla maschera dell’impiegata seria e posata.
Dall'autrice
di “L’istinto di una donna” e “Splendido come il sole di
Tulum”, una commedia brillante e audace, ironica e appassionata, ma
anche divertente e magica, com’è l’amore quando è quello vero.
La mia opinione:
Da quando è
nata la collana Rizzoli YouFeel, ho avuto la possibilità di scoprire
molte autrici che, nonostante conoscessi di nome, non avevo mai letto
e sono state delle piacevolissime sorprese!
Anche
questo mese tra le uscite c'era un'autrice per me “nuova” con un
racconto, inserito nel Mood Ironico, che mi ha particolarmente
colpita.
Essendo
un'appassionata di anime e manga mi è stato impossibile resistere a
“Volevo essere Sailor Moon” di Federica D'Ascani.
Bea vive
una vita che all'apparenza sembra perfetta, ha un buon lavoro che
divide con Daniela, la sua amica del cuore e una lunga noiosa
relazione con Emiliano. Poi ad un tratto nella sua vita arriva una
svolta, una telefonata da un collega di un'altra sede fa tremare il
castello che Bea si era costruita. Dall'altra parte del telefono c'è
Simone, romagnolo DOC con un accento che fa schizzare la pressione di
Bea oltre il livello di guardia. Infatti ogni giorno Bea non aspetta
altro che quel telefono squilli e che la voce super sexy di Simone
faccia capolino. E telefonata dopo telefonata, quelle che all'inizio
erano solo di lavoro, iniziano ad essere sempre più personali, finché Simone non arriva in azienda e lì, finisce di essere solo
una innocente cotta telefonica ma inizia ad essere una cosa vera e
reale, così reale che a Bea va letteralmente in pappa il cervello
ogni volta che se lo ritrova davanti, neanche fosse appunto Usagi, la
tredicenne protagonista del manga Sailor Moon da cui prende il titolo
il racconto!
Così dopo
una serie infinita di figuracce (una tra tutte una sciagurata
telefonata che Bea è convinta di fare a Daniela dove snocciola tutto
quello che prova per Simone, senza limitarsi proprio in niente, ma
che invece fa direttamente a Simone...vi lascio immaginare la
scena!!!) aggiungendoci una serie di piccoli drammi che non possono
mai mancare, la storia di Bea e Simone prende il via in tutto il suo
splendore!!
Un racconto
davvero molto carino e coinvolgente, che racchiude molti requisiti
che non lo avrebbero fatto sfigurare neanche nei Mood: Romantico
oppure Emozionante, perché la storia d'amore è davvero molto
presente e ben articolata e le emozioni non mancano sicuramente!!
Il modo di
scrivere di Federica D'Ascani è fluido e accattivante, così come lo
sono la storia e i personaggi che ti permettono di vivere alcune ore
in modo spensierato e gioioso perché, nonostante ci siano tanti
sentimenti e tanto amore, c'è anche tanta ironia che rendono questa
lettura davvero molto gradevole e, una volta terminata, questa
sensazione di benessere continua a rimanerti dentro, cosa che
ultimamente capita sempre meno ma fortunatamente, i racconti YouFeel
che ho letto finora hanno questa capacità, perché sono storie semplici con
personaggi semplici che però, grazie proprio alla bravura delle
autrici, riescono ad entrarti nel cuore esattamente come capita una
volta che lascerete entrare Bea, Simone, Daniela e tutti gli altri
personaggi di questo simpatico ed emozionante racconto!!!
Che spettacoloooooooo!Ma grazie mille, Nuvolina (che tu non sai, ma è il nome della mia prima gatta!) Incornicio! :v
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