
di Naike Ror
La Trama
L'amore ha tradito Jarlath Walsh nel peggiore dei modi. Melanie, la donna che ha amato e ama ancora, ha sposato il suo migliore amico Liam P. Brown e nonostante siano passati cinque anni da quella scelta, Jarlath ancora non riesce a ritrovare la sua serenità. Non è bastato cambiare città, rifugiarsi nel lavoro e ritagliarsi piccoli spiragli di quotidianità, anche quando la ruota sembra tornare a girare per il verso giusto, il destino sembra voler rifermare ogni cosa. Laetisha è la più piccola dei dieci fratelli Brown e nelle sue vene scorre sangue che non smentisce la natura vulcanica della sua numerosa famiglia. Un infausto licenziamento, l'ennesimo, la porta a lavorare proprio in uno dei locali di Jarlath Walsh, che conosce da quando è nata e che ha sempre visto come un cavaliere senza macchia. Purtroppo, però, la ragazza non è a conoscenza che il Jarlath che si ritrova davanti, è ormai diventato un cinico, rancoroso e vendicativo ex amico del fratello.
La mia opinione
Quando una storia d’amore è
un’altalena di passione, rabbia e indifferenza, capace di
trascinarti nelle sue vicende senza possibilità di dire di no…
allora è una storia in cui vale la pena buttarsi a capofitto.
Col suo libro, Naike Ror è stata
capace di scatenare nel lettore una marea di stati d’animo, non
importa se positivi o negativi, perché sono stati tutti intensi e ad
un soffio dal sembrare reali.
Jarlath Walsh, oltre ad essere
l’inconsapevole assassino della mia santa pazienza, è un uomo
deluso, ferito e mortalmente sfiduciato, per colpa della donna che ha
amato e cha ama ancora (Melanie) e che l’ha lasciato anni prima per
stare col suo migliore amico (Liam).
Tuttavia, per problemi importanti di
lavoro, Jarlath è costretto a tornare a Londra e a
chiedere aiuto allo stesso Liam, nonostante l’odio e il rancore
che cova nei suoi confronti. Ed è proprio qui che incontra
Laetisha, la sorellina diciannovenne di Liam, una biondina tutto
pepe, col linguaggio di un piccolo scaricatore di porto e anche lei
costretta ad affrontare una recente crisi economica da
neodisoccupata. Un personaggio che per la sua ingenuità, la sua
impulsività e le sue scelte spesso azzardate, non puoi non
accogliere sotto la tua ala protettiva.
Ben presto Tish si ritroverà a
lavorare come cameriera nel locale di Jarlath e il loro rapporto
sarà fin da subito piuttosto burrascoso, capace di farci sorridere,
eccitare, ma soprattutto arrabbiare. Si, lo ammetto, ho passato gran
parte della lettura di questo libro con la voglia di picchiare
qualcuno. Un uomo stupido, cocciuto e cinico all’inverosimile.
Perché Jarlath si comporta da
stronzo talmente tante volte da perdere il conto. Perché tratta
Tish come non merita di essere trattata. Perché è cieco e non vede
la realtà che ha di fronte, non capisce che insieme sono opposti ma
fin troppo carini. E perché si ostina a crogiolarsi nell’amore
perpetuo per Melanie, facendomi venire il prurito alle mani per
il bisogno impellente di prenderlo a pugni in faccia.
Tra i due protagonisti, vince 10 a 0
quello femminile sotto ogni punto di vista. Ricordiamoci che Tish
è una diciannovenne mentre Jarlath di anni ne ha 35, dei due quello
maturo e coscienzioso in teoria dovrebbe essere lui… ma non è
così. Quando un amore è unidirezionale, non puoi non
parteggiare per la ragazzina innamorata, e anche se spesso non
capisci e non approvi le scelte che fa, non puoi non tifare comunque
per lei. Nel bene e nel male.
Devo ammettere che questo loro
conoscersi lentamente e apprezzarsi dopo essersi persi e poi
ritrovati, senza iniziali colpi di fulmine o innamoramenti
improvvisi, è stata una scelta intelligente da parte della
scrittrice. Perché entrambi i protagonisti crescono e
maturano dopo errori che insegnano a vivere e delusioni che
fortificano l’animo.
L’unico appunto che mi sento di
fare riguarda i loro momenti d’intimità. Sono pochi, piuttosto
rapidi e non ricevono quindi l’attenzione che meritano. Peccato,
perché li avrei letti con molto piacere e avrebbero contribuito a
delineare meglio il loro strano e tormentato rapporto.
Quello che ho apprezzato molto è stato
invece il tentativo di recuperare l’amicizia tra Liam e Jarlath,
sempre con i loro tempi, le loro stupide incomprensioni e i loro
necessari chiarimenti. E un perdono che sembrava impossibile, ma
finalmente arriva e si riempie di solida fiducia.
Ma salvare un legame spesso equivale
a tradirne un altro, proprio quello da poco consolidato con Tish,
e così quei due ci terranno di nuovo sulle spine, facendoci
soffrire per l’ennesima volta con bugie, segreti e incomprensioni.
Questo libro ha saputo creare
un’atmosfera di travagliato romanticismo senza farci mai mancare
una bella dose di scossoni emotivi e sono sicura che nel seguito
dovremo sudare ancora molto per avere il nostro sospirato “…e
vissero felici e contenti”.
Ma nonostante la snervante attesa, la
mia speranza resta solida come la roccia.
mi piace molto
RispondiEliminaIntrigante la trama e interessante recensione! Viene subito voglia di acquistare il romanzo 😊
RispondiEliminaGrazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeee... Come sempre lieta del tempo che mi avete dedicato!!!!
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