di A.G. Howard
(Splintered #3)
La Trama
Dopo essere sopravvissuta al disastroso ballo, Alyssa si sente piĂą coraggiosa che mai ed è decisa, nonostante sia una follia, a salvare i suoi due mondi e le persone che ama. Anche se questo significa sfidare la Regina Rossa su un campo minato da trucchi e astuzie, e anche se l’unico modo per raggiungere il Paese delle Meraviglie, ora che la tana del coniglio è chiusa, è quello di passare attraverso lo specchio, una dimensione parallela popolata da pericolosi mutanti. Con l’aiuto del padre, Alyssa affronta così il viaggio verso il centro della magia e del caos alla ricerca di sua madre. RiuscirĂ , insieme a Jeb e Morpheus, a salvare il mondo dalla distruzione in cui è intrappolato?
La mia opinione
Finire questo libro è stato come
perdere un pezzo di me. Se solo l’avessi saputo, l’avrei letto
piĂą lentamente, mi sarei gustata ogni pagina, ogni avventura, ogni
dettaglio con molta piĂą calma e attenzione. Avrei dosato ogni
attimo col contagocce come fosse un liquido prezioso. Ma il “se”
è la congiunzione dei rimpianti e adesso che una delle migliori
trilogie fantasy che io abbia mai letto è conclusa, andare avanti
nel mondo dell’immaginazione sarĂ un’impresa faticosa.
All’inizio del libro ritroviamo
Alyssa e il suo coraggioso papĂ intenti ad escogitare un piano
per recuperare Jeb e Morpheus, imprigionati da tempo nella
terra di DovunqueAltrove, un luogo raccapricciante in cui vengono
esiliati i Netherling piĂą pericolosi.
Ma i due ragazzi stavolta sembrano
scambiarsi i ruoli: Morpheus, temporaneamente privato dei suoi
poteri, diventa piĂą umano, premuroso e saggio… senza mai
smettere di essere la solita canaglia un po’ sfacciata che io amo
da impazzire. D’altra parte Jeb appare profondamente segnato
dalla magia di una terra oscura e dal dolore provocato dal
tradimento, diventando un essere freddo e insensibile che fa della
rabbia un mezzo per creare un’arte macabra e tramutarla in
mostruosa realtĂ . E sarĂ compito di Alyssa aiutarlo a ritrovare
se stesso, salvandolo così dall’oblio con estrema pazienza e
infinita dolcezza.
Sapete che vi dico? Che lo preferisco
di gran lunga così, perché questo nuovo Jebediah dannato e
pericoloso è molto più affascinante del vecchio Jeb tenero e
protettivo. Nonostante io resti fedele sempre e comunque al mio
splendido ragazzo falena, anche quando mi porta a dubitare di lui e
delle sue intenzioni, perché gli attimi che Morpheus condivide
con Alyssa sono di una perfezione rara e toccante.
E il mio personaggio preferito
stavolta è proprio lei, la piccola regina mezzosangue, tenace
fino all’ultimo nel perseguire i suoi obiettivi, nonostante sia
assalita su tutti i fronti da responsabilitĂ troppo grandi e una
potente magia Netherling che rischia di diventare un’arma a doppio
taglio. Continuamente dilaniata dall’intensitĂ dei
sentimenti che ormai prova per entrambi, Jeb e Morpheus, in un
modo diverso ma ugualmente potente. E soprattutto un’eroina
coraggiosa, obbligata a prendere decisioni disperate pur di
salvare le persone che ama e ricreare così il suo mondo incantato,
dopo aver distrutto una volta per tutte la Regina Rossa rischiando di
sacrificare la sua stessa vita. Ma la sua fortuna sarĂ quella di
poter contare sul coraggio e l’umiltĂ di due cavalieri eccezionali
che sono riusciti a sorprendermi in un modo che non mi sarei mai
aspettata. E mi hanno commosso.
La genialitĂ con cui la Howard
inventa luoghi spaventosi e strambe creature fatate (che sembrano
un collage di pezzi di animali usciti da un tritacarne e poi
mescolati a casaccio) in questo libro raggiunge livelli
inimmaginabili. Perciò mi sono sentita protagonista di un turbine
di avventure senza senso mentre cresceva la tensione alimentata
dai colpi di scena, perché ormai ero diventata succube del tetro
incantesimo di questo libro e della sua mostruosa collezione di
paradossi.
Fino ad arrivare alla fine, che mi ha
lasciato una strana sensazione nel petto, piuttosto difficile da
spiegare perché racchiude in sé affetto e allo stesso tempo
malinconia. Un epilogo che forse potrebbe deludere… o forse no.
Perché se ci penso bene, mi rendo conto che il finale giusto,
coerente e perfetto per questo libro poteva essere uno solo. E la
Howard ce l’ha dato. Anche se non mi basta e ne vorrei di piĂą.
E’ la prima volta che concludo una
recensione con dei ringraziamenti, ma qui direi che è doveroso.
Il primo va sicuramente a voi, Alyssa,
Jeb e Morpheus, che mi avete fatto battere il cuore con una
bellissima storia d’amore che ha resistito tenace come un
rampicante in cerca di luce, in mezzo al buio piĂą assoluto. A
voi, che mi avete catapultato in un’avventura folle e un po’
inquietante dalla quale sono riemersa col corpo ma non con la mente,
perché quella resterà per sempre intrappolata nei meandri del
Sottomondo. A voi che mi avete fatto sembrare reale quanto di piĂą
illogico e strampalato possa essere partorito dalle profonditĂ della
terra.
E infine a te, A.G.Howard che hai
preso una fiaba e ne hai fatto un piccolo, indimenticabile e tetro
capolavoro. Da ora in poi, ogni volta che sentirò parlare della
favola di Alice, la mia anima sorriderĂ con un pizzico di nostalgia.
PerchĂ© per me, “Alice” siete voi.
Grazie di cuore.
Complimenti per la recensione. Questo libro (come il resto della trilogia) è in WL da un po' e devo dire che ora ho ancora più voglia di leggerlo.
RispondiEliminaMi piacciono da impazzire le copertine, anche se la versione originale senza i titoli enormi è molto più bella! :)
Spero che piaccia anche a me così tanto! Per ora sono ferma al secondo libro che, rispetto al primo, per certi aspetti ho apprezzato di più, anche se per altri non mi ha convinto del tutto. Sono molto curiosa di leggere questo terzo volume!
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