Recensione: The treatment di Suzanne Young

The treatment 
di Suzanne Young
(Serie The Program #2)

La Trama
Sono passate settimane da quando Sloane è stata dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti a rischio di depressione alla rimozione dei ricordi, eppure è ancora sotto stretta osservazione. Nonostante abbia dimenticato intere parti del suo passato, il cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James, il ragazzo che ha sempre amato. In questo modo, però, ha scoperchiato una scatola che avrebbe dovuto rimanere sigillata, mettendo in pericolo la validità stessa della terapia a cui entrambi sono stati sottoposti. Ma il Programma non può permettersi di fallire e dà il via a una caccia serrata. In fuga dagli stessi uomini che li hanno internati, Sloane e James non possono fare altro che unirsi a un gruppo di ribelli che vuole scardinare l’impalcatura di segreti e bugie su cui si fonda il Programma. Riuscirci, però, è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché l’unico indizio a disposizione è la pillola arancione che Michael Realm – il solo amico che Sloane aveva nel Programma – le ha lasciato prima di scomparire nel nulla. L’antidoto in grado di ripristinare i ricordi persi. La Cura su cui tutti vorrebbero mettere le mani.

La mia opinione

Suzanne Young ha uno strano potere, quello di soffocarti con un’angoscia enorme e allo stesso tempo farti vibrare di un’eccitazione che ti fa sentire viva. E separare una sensazione dall’altra non è stato semplice come credevo.
All’inizio del libro ritroviamo Sloane e James, che durante la loro fuga si sono uniti a un gruppetto di ribelli, braccati anche loro dal Programma come fossero un’infezione da debellare, anziché semplici esseri umani un po’ confusi e spaventati. Cas, Dallas, Lacey, Michael … tutti così giovani, tutti con una triste storia personale alle spalle.
E poi c’è lei, la pillola arancione che Michael aveva dato a Sloane, quella presenza ingombrante che li pone dinnanzi a una scelta impossibile. Non saprei davvero cosa avrei fatto al posto loro: tentare di recuperare quella memoria che restituisce la propria identità, col rischio di impazzire di nuovo… o vivere il presente restando ignari del passato, ma al sicuro dalla depressione?
Gran rompicapo, davvero.
Questo libro è stato un viaggio attraverso ricordi che riaffiorano come tiepide sfumature di colore, in mezzo a dettagli che seminano dubbi e sospetti, tra segreti e rivelazioni inaspettate, amici e nemici che si confondono gli uni con gli altri rendendo difficile capire di chi fidarsi.
Tic, tac. Tic, tac. E intanto le lancette di un orologio immaginario si muovono inesorabili e i ragazzi continuano la corsa per restare aggrappati alla propria dignità e non cadere vittime di un Programma che vuole fare tabula rasa delle loro menti.

«Noi esseri umani siamo creature maligne
e quello che non capiamo lo manipoliamo fino a distruggerlo.»

Sloane e James. L’uno la forza dell’altra. Soli contro tutti e contro il Sistema. Due giovani coraggiosi che mi hanno regalato una marea di emozioni. Ma tra loro, quello che ho amato di più in assoluto è James. Questo ragazzo è la DOLCEZZA fatta persona. Così sensibile, così altruista, usa il suo amore per Sloane come uno scudo capace di proteggerli dal mondo intero. Uno scudo che a volte ha vacillato sotto ai colpi della gelosia per il rapporto profondo che Sloane ha con Michael, ma poi si è rafforzato ed è diventato impenetrabile. Perché un amore come il loro, che resiste alla cancellazione dei ricordi, alla perdita degli affetti, alle menzogne e ai tradimenti, è un amore potente che lascia il segno. E fa commuovere.

«Siamo pazzi l’uno dell’altra, ma forse è così che sopravvivremo d’ora in poi.
Dobbiamo solo essere più pazzi del Programma.»

Questo è un libro che fa riflettere, che insegna che nessuno può privarci della nostra identità e che soltanto noi siamo padroni delle nostre scelte. Anche se significa ribellarsi ad un sistema ingiusto e disumano.
Perciò nonostante si tratti di un genere distopico, questo romanzo è riuscito ad avvicinarsi al nostro mondo più di quanto credevo possibile.
Delineando sempre i suoi confini in modo magistrale… quelli del pensiero e della mente… quelli del cuore e dei sentimenti… quelli della libertà dell’individuo.
Senza smettere mai di inondarci di emozioni come solo Suzanne Young è in grado di fare. 



Non perdetevi anche l’emozionante storia di Realm, disponibile solo in ebook!


Sono passati sei mesi da quando il Programma è stato chiuso. Sei mesi durante i quali Michael Realm ha dovuto fare i conti con il devastante senso di colpa per aver resettato la memoria di molti pazienti… incluso quella della ragazza di cui si è innamorato. Non volendo aggiungere l’ennesimo rimpianto alla lunga lista che già lo tormenta, Realm giura a se stesso che rimetterà le cose a posto.

Per questo rintraccerà tutti quelli che ha fatto soffrire, nel tentativo di restituire il passato che ha tolto loro… a partire da Dallas Stone, la sua ex ragazza.
Realm non è in cerca di perdono, né di redenzione… non è un eroe. Tutto ciò che spera è di riuscire a rendere i ricordi perduti ai loro legittimi proprietari, e così facendo di recuperare un pezzetto di sé. Quello più importante.


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