di Laini Taylor
(Daughter of Smoke & Bone, #2)
Dopo aver viaggiato nello straordinario
mondo de La chimera di Praga e aver scoperto i segreti di Karou,
allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, chimera dai
capelli blu che si innamora pericolosamente di Akiva, un serafino
bellissimo, ecco il secondo tempo di questa grandiosa avventura,
figlia della penna di una scrittrice già finalista al prestigioso
National Book Award.
La studentessa d’arte Karou ha finalmente
le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a
questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà
che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo
che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è
sconvolto. Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco,
Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro
l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano
creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato
dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un
profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di
battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza. Costellato da
scene drammatiche e scenografie impossibili, La città di sabbia
porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra
antichissima che ha acquistato nuovo vigore. In una dimensione
fantastica descritta nei minimi particolari, Laini Taylor dà vita a
un mondo intero dove la combattuta storia d’amore tra Karou e Akiva
diventa il simbolo della lotta per la pace universale. Ma la
speranza può rinascere dalle ceneri dei sogni infranti?
La mia opinione
“Tanto tempo fa
un angelo e un diavolo strinsero fra le mani
un osso del desiderio.
E il suo schianto spaccò il mondo in due.”
un angelo e un diavolo strinsero fra le mani
un osso del desiderio.
E il suo schianto spaccò il mondo in due.”
Dopo gli eventi de La Chimera di Praga,
questo libro inizia su una nota drammatica: Akiva, preso dalla
sua sete di vendetta, ha commesso un atto imperdonabile
compromettendo irrimediabilmente l’unica cosa che per lui contava
davvero, ovvero la sua storia d’amore con Karou. Ora lei se n'è
andata e Akiva non sa nemmeno se è viva o morta. Gli amici di lei,
Zuzana e Mik, non hanno più avuto sue notizie.

Ma oltre a questo, le loro azioni
potranno avere ripercussioni in tutto il loro mondo. Insieme,
avevano sognato la pace, un mondo in cui i serafini e le
chimere, nemici da sempre, potessero finalmente seppellire l’ascia
di guerra e vivere in armonia. La morte li aveva separati e distrutto
quegli ideali, e in questa nuova vita i loro propositi sembrano
tuttalpiù ingenui. Perché le chimere non possono più sopportare
secoli di schiavitù e soprusi, e i serafini, guidati da generali
sanguinari, non possono smettere di combattere.
In questo scenario, l’amore che un
tempo univa Akiva e Karou diventa un’infamia, ed entrambi
vengono considerati dei traditori dai rispettivi schieramenti. Ma
i due, pur sentendosi impotenti, non possono smettere di coltivare
una speranza, perché è l’unica cosa che resta loro.
Karou non vuole aiutare le chimere a
uccidere i serafini, ma desidera evitare l’estinzione della sua
specie grazie agli insegnamenti che le sono stati impartiti dal suo
tutore. D’altra parte, Akiva cerca di risparmiare quante più
chimere possibili, e spera di fermare la guerra alla sua fonte.
«L’indovinello
è: come potrebbe finire una guerra? L’annientamento è un
modo. Tu hai sognato un modo diverso. E anche Akiva. Voi, voi due,
avete avuto la capacità di non odiare. Il coraggio di amare. Ti
rendi conto di quale dono sia? »
Forse non tutto è perduto, ma devono
trovare un modo, formulare un piano, per evitare l’annichilimento
del mondo delle chimere e dei serafini e, forse, anche quello degli
umani.
Questo secondo libro diventa molto
più fantasy rispetto al precedente (Karou è infatti ormai
lontana dalla quotidianità di una normale adolescente) e si svolge
prevalentemente nel mondo delle chimere e dei serafini e nelle
esotiche terre del Marocco.
Scritto con un linguaggio sognante,
ogni frase sembra una poesia e le emozioni dei protagonisti ti
scavano nell’anima, ti fanno soffrire con loro e sperare con loro.
La storia d’amore c’è, è
palpabile e struggente, ma forse quello che emerge di più dal
romanzo è il tema della guerra, con le sue atrocità e la sua
insensatezza, e il senso di impotenza che affigge i protagonisti, che
nonostante tutto non si arrendono.
“Un sogno sporco e
ferito è meglio di nessun sogno.”
Ho nominato spesso la speranza
che, oltre essere la traduzione del nome di Karou, è un leitmotiv
ricorrente in tutto il romanzo. Ci ricorda che, anche quando tutto va
male, non dobbiamo disperare, bensì lottare con tutte le forze per
migliorare le cose.
Già nel primo libro si notava
l’originalità della trama, soprattutto con l’introduzione della
figura della chimera, e questo non è da meno. Inoltre i colpi di
scena non mancano di certo.
L’unica nota dolente è la carenza
di ironia che, parere personale, appesantisce la lettura. Gli
unici attimi di respiro ci sono con la presenza di Zuzana, con le sue
bizzarrie e il suo entusiasmo. Certo ciò può essere causato dalle
tematiche trattate, ma avrei preferito qualche battuta in più per
allentare la tensione.
Detto ciò, consiglio questo libro a
chiunque stia cercando qualcosa di originale e che vada oltre la mera
storia d’amore dei due protagonisti.
Bellissima recensione Julia, l'ho adorato questo libro e adesso non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo della trilogia ❤️❤️
RispondiEliminaGrazie. L'ultimo è ancora meglio, la recensione ci sarà la settimana prossima :)
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