Recensione CUORE OSCURO di Naomi Novik


Cuore Oscuro
di Naomi Novik


Trama
Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.


La mia opinione

Nate nella valle, con famiglie radicate troppo a 
fondo per andarsene pur sapendo che la loro 
figlia rischiava di essere portata via; eravamo 
cresciute nella valle, dissetandoci del misterioso 
potere che alimentava anche il Bosco.

La storia inizia con una vaga reminiscenza à “La bella e la bestia”, ma ben presto prende una direzione completamente diversa che, con le sue atmosfere da antica Europa dell'est, i poteri magici e la guerra contro antiche forze oscure, potrebbe far gola agli amanti della trilogia Grisha.
Agnieszka vive in un povero villaggio poco distante dai confini del Bosco, una vera e propria entità sovrannaturale capace di diffondere, con un contagio, follia e malignità. Tutti gli abitanti dei villaggi della valle sanno di doversi guardare le spalle da esso, ma in certi casi è impossibile per loro proteggersi dalla sua magia. Saltuariamente sono quindi costretti a chiedere aiuto a un potente stregone, che si fa chiamare il Drago, per porre fine al contagio. In cambio, il Drago chiede che ogni dieci anni, una ragazza diciassettenne della valle vada a vivere con lui nella sua torre, in completo isolamento e per ragioni ignote. Quando le ragazze escono sono cambiate: sono più eleganti e raffinate, e non vogliono restare nella valle un secondo di più, eppure giurano che il Drago non le ha mai sfiorate con un dito e fornisce loro addirittura dei soldi per trasferirsi altrove e iniziare una nuova vita.
Tuttavia il mistero e il timore di essere separate dalle proprie famiglie e amici è sufficiente a spaventare le ragazze che possono essere scelte. 
In particolare Kasia, la più bella e talentuosa, è quella che tutti si aspettano che venga presa. Agnieszka già sente la sua mancanza, ma non teme per se stessa: con la sua goffaggine non potrà certo raggiungere gli standard elevati richiesti dal Drago. Eppure, il giorno della scelta, costui vede qualcosa di speciale in Agnieszka, qualcosa che gli farà cambiare idea e renderà Agnieszka una  prescelta molto diversa da tutte quelle che si sono precedute. 
Ma questo è solo il principio. A mano a mano che Agnieszka inizierà a scoprire le sua capacità e a comprendere meglio il Drago, si ritroverà in una situazione molto più grande di lei, che coinvolgerà la famiglia reale, il salvataggio di una regina catturata decenni addietro dal Bosco e lo scoppio di una guerra sanguinaria.

Il suo nome sapeva di fuoco e di ali, di sbuffi di 
fumo, di impercettibilità e di forza, di fruscio 
aspro di squame.

Il Drago è un tipo solitario e scorbutico, ma non malvagio. Ha vissuto per oltre un centinaio di anni ma ha l'aspetto di un ventenne, anche se il suo portamento gelido lo fanno apparire temibile e inavvicinabile. È molto meticoloso e testardo nelle sue convinzioni, per questo l'arrivo di  Agnieszka, così impulsiva, caotica e creativa, lo scombussola tanto. Eppure i due riescono a trovare il modo di equilibrarsi a vicenda e di lavorare insieme, provocando anche un avvicinamento emotivo tra i due. 
Il loro rapporto non è il fulcro della storia e viene un po' messo da parte per far spazio alla componente fantasy della trama. 
Un altro personaggio importante è Kasia che, pur con tutte le sue doti, non è oggetto di invidia e rimane umile. È molto forte e la sua amicizia con Agnieszka è vera e sincera. 
Ho apprezzato molto la caratterizzazione dei protagonisti e dei personaggi secondari, che hanno molte sfaccettature e sono più profondi di come appaiono a prima vista.

Nessuno entrava nel Bosco e
poi ne usciva, almeno non come prima. A volte 
ne venivano fuori ciechi e urlanti, altre così 
ritorti e deformi da risultare quasi irriconoscibili, 
altre volte ancora, ed era il caso peggiore, 
sembravano gli stessi, ma in realtà erano 
cambiati dentro, trasformati in assassini.

Il Bosco è il vero antagonista di questa storia. Una malvagia creatura senziente, capace di tendere trappole e agguati, di contagiare le persone per sfruttarle a suo vantaggio.
La narrazione prende la piega di una favola cupa e oscura, con tutti i suoi aspetti caratterizzanti: la protagonista eroina, lo stregone, il principe... ma elaborata in un modo che non ci aspetteremmo. L'azione ci fa restare con il fiato sospeso e la vena di mistero rende impossibile staccarsi dalle pagine.
È bizzarro avere a che fare con un male così impersonale: capita di avere paura delle creature che si annidano nella foresta, ma non del Bosco stesso. E questo ci pone molti quesiti: che cos'è davvero? Cosa vuole? Che cosa lo ha creato?
E come in tutte le favole, è anche racchiusa una morale che, alla fine, mi ha anche commossa.

Per quanto riguarda il world building, è ben caratterizzato nonostante si tratti di un libro autoconclusivo. Sono presenti poche location, e altre sono appena accennate, abbastanza delineate da rendere la narrazione verosimile ma anche abbastanza vaghe da lasciarle avvolte dal mistero. 
L'autrice si è basata sul folklore polacco e su alcune storie che le venivano raccontate quando era piccola, per tessere il suo racconto, donandogli spessore e attrattiva.
Lo stile è molto descrittivo, ma non appesantisce la lettura.

Consiglio questo libro a chi cerca un fantasy autoconclusivo che lo appassioni per l'azione e il mistero, in cui la componente romance è presente anche se solo accennata.

Punto di vista: Prima persona, Agnieszka
Sensualità: poche scene, estremamente soft
Caratteristiche: cupo, misterioso
Stile narrativo: descrittivo ma scorrevole
Tipo di finale: lieto fine

6 commenti

  1. Risposte
    1. Questo è un romanzo singolo, non c'è un secondo!

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  2. Credo che leggerò questo libro nel periodo di Halloween, la cover è bellissima e la trama mi intriga molto.
    Grazie per la recensione *_*

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  3. Ciao, mi attira questo libro, mi piace la trama, anche la cover mi piace molto. Messo sulla lista dei libri dei desideri.

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  4. Finito di leggere..io avrei approfondito di più la storia tra Agnieska e il Drago..sarebbe stato più bello

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