Recensione: Last Night di Irene Viola

Affascinante.
Di successo.
Bellissimo.
Sono questi i segni particolari di uno degli avvocati più promettenti di tutta Los Angeles. È spietato nel lavoro e con le donne. Nessuna frequenta il suo letto troppo a lungo.
Julian adora la sua vita e, ancor di più, il sesso senza impegni. È durante di uno di quegli ìncontri che si ritrova fra i piedi una ragazza che diventerà da subito la sua ossessione.
Alexandra non lo conosce e già lo odia. Julian rappresenta il prototipo di uomo che ha sempre evitato, ma come può tenerlo alla larga se le loro strade si intrecciano in continuazione?
Per entrambi, l’altro diventa una sfida. Lui vuole portarla a letto. Lei non vuole cedere.
Nessuno dei due però ha fatto i conti con l’amore.

La mia opinione:

Avevo trovato la trama di questo libro davvero interessante e in linea con quello che solitamente mi piace in un romance, solo che purtroppo la sensazione che avevo non si è rivelata quello che pensavo.
Ho fatto davvero molta fatica a finirlo, riuscivo a leggere poche pagine per volta per poi lasciarlo lì in attesa e buttarmi su altro, perché fin da subito ho trovato la storia noiosa e piatta. Non mi è piaciuto come i personaggi, sia i principali che i secondari, interagiscono tra di loro, non mi è piaciuta la situazione tra Becca, Alex e Julian. So che la storia tra Becca e Julian serviva solo come aggancio per la storia principale tra Alex e Julian, ma ugualmente non mi è piaciuto come è stata gestita. Sembra quasi che sia normale tra amiche scambiarsi gli uomini, perché Becca non fa una piega quando capisce che ad Alex piace Julian, anzi la sprona a buttarsi senza problemi con l'uomo che fino a 5 minuti prima era quello con cui si ruzzolava ovunque avesse occasione di farlo, tribunale compreso. Posso anche capire che Becca sia una donna “emancipata” che non si fa paranoie in fatto di sesso, però l'ho trovato ugualmente poco piacevole.
Come poco piacevole ho trovato il fatto che Alex non si faccia problemi a tornare dall'uomo che l'aveva tradita. Ecco, quello trovo che sia stata proprio una cosa che non avrei mai voluto leggere, perché la scusa del “usiamolo per disinnamorarsi” mi ha fatto storcere il naso e non poco. Perché per buona parte del libro lei non fa altro che insultare gli uomini in generale, trattare Julian come se fosse una sorta di valvola di sfogo ma poi, appena Greg torna nella sua vita, tutto è rimesso in discussione come se tutto quello che è successo in precedenza non contasse nulla, come nulla alla fine contava Julian. E' vero come dicevo prima, che Alex continua a ripetersi e a ripetere a chiunque che quella con Julian è solo una storia di sesso e niente altro,ma in ogni caso avrei preferito una scelta diversa.
Ho trovato anche poco credibile il cambiamento che fa Julian, prima è uno scopatore seriale, a lui vanno tutte bene tanto che neanche ricorda i nomi delle donne con cui va, Becca compresa, infatti quando pensa a lei la chiama semplicemente “Signorina Vengo” e non credo ci sia bisogno di spiegarne il significato, mentre appena vede Alex perde letteralmente la testa e inizia a comportarsi come un cretino.
Era la prima volta che leggevo qualcosa di questa autrice, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi, non conoscevo le sua storie ne il suo modo di scrivere.
Questo il libro non è scritto male, ma la storia realmente non mi ha preso per nulla, ed è un peccato perché le potenzialità c'erano tutte, ma non si sono concretizzate in nessun modo.

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