Recensione: Usami di Kimberly Knight

Usami 
di Kimberly Knight


Trama
La vita di Rhys Cole ha sempre ruotato attorno all’hockey. Era cresciuto sapendo che un giorno avrebbe giocato nella National Hockey League, ma quando il suo sogno non si realizza, sceglie la soluzione più ovvia: diventare un cronista di hockey per una rete sportiva locale. Quando scopre che la sua ragazza lo tradisce con uno sconosciuto nel suo letto, si dirige al bar in fondo alla strada per sfogarsi un po’.
Dopo aver ottenuto un grande successo nel campo del giornalismo occupandosi di servizi in condizioni metereologiche estreme e aver lavorato duramente, Ashtyn Valor è diventata la conduttrice del notiziario serale. Poiché ha raggiunto i suoi obiettivi professionali, Ashtyn è pronta a fare il passo successivo con il suo ragazzo, ma quando lui la lascia all’improvviso, Ashtyn decide di stordire il dolore andando a bere nel bar più vicino.
Rhys e Ashtyn si aspettavano una serata a base di alcolici per dimenticare quella dolorosa notte di ottobre. Quello che non si aspettavano era di incontrare qualcuno che potesse proteggerli dall’oscurità dei loro cuori infranti.
O che le loro storie potessero intrecciarsi pericolosamente…
Quando l’ossessione diventa troppo rischiosa, Ashtyn si rifugia tra le braccia di Rhys. Ma sono davvero al sicuro?
Il gioco dell’amore non smette mai di sconvolgere le vite delle persone.
E il loro gioco è appena iniziato.

La mia opinione


Usami è un nuovo romanzo autoconclusivo di Kimberly Knight che si concentra sulla storia d’amore tra Ashtyn e Rhys, entrambi presentatori televisivi ed entrambi appena usciti da relazioni burrascose in cui l’altro/a ha tradito. Nessuno dei due vuole una relazione nuova ma, quando si incontrano in un pub, non possono fare a meno di provare attrazione l’uno per l’altra e non ci vuole molto prima che inizino ad usarsi a vicenda per dimenticare i loro ex.
Rhys è una persona che all’apparenza sembra poco complessa, per quanto brutto possa suonare, eppure è stato rovinato da quello che gli è successo al liceo, ben più di quanto sembri all’inizio.
Una cosa che devo ammettere è che non mi sembra ci sia stata nessuna evoluzione dei personaggi, né di Ashtyn, né di Rhys. Entrambi non volevano una relazione e poi hanno deciso di averla, ma è più un cambio di idea che altro. Per il resto, appunto, direi nessuna evoluzione e, se devo essere onesta, ho fatto un po’ fatica a inquadrare il personaggio femminile. Non che non mi sia piaciuta, anzi, penso abbia tratto il meglio dalle situazioni terribili in cui si è trovata, ma se dovessi descrivere il suo carattere, farei fatica.
Ammetto però che mi ha divertito leggere questo libro. Non era niente di impegnativo, ma riusciva a trattenerti dalla curiosità, alternando momenti tranquilli a momenti più o meno adrenalinici.
Un problema che ho avuto è che mi è sembrato ci fossero due storie del tutto diverse e che, finita una, ne iniziasse subito un’altra. Infatti, sono arrivata al 50% con il pensiero che il libro fosse finito, il dramma era concluso e non c’era nient’altro da aggiungere. Sbagliato. Mi ero del tutto dimenticata del prologo che invece manda avanti tutta la seconda parte del romanzo.
I plot twist, se così si possono chiamare, erano entrambi prevedibili, ma questo non toglie molto alla storia. Nel totale mi è piaciuto, è stata una lettura leggera che ti intrattiene fino all’ultima riga. Nel totale darei tre stelle e mezzo.


- Punto di vista: prima persona, alternato
- Sensualità: scene di sesso esplicite
- Caratteristiche: emozionante
- Stile narrativo: scorrevole
- Tipo di finale: conclusivo, soddisfacente


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