Recensione: The Best Man di A.S. Kelly

The Best Man 
di A.S. Kelly
(From Connemara With Love Vol. 1)

Trama
Arrivo sempre al momento sbagliato. Non so sfruttare la situazione, non so dire la cosa giusta, non so quando entrare o uscire di scena. Chiamiamolo pure tempismo di merda.
Non sono uno che brilla per le sue idee geniali; sono un uomo pratico, un lavoratore, uno che vive per la sua famiglia e per l’aria che lei respira. 
Peccato che lei non lo abbia mai saputo e che io abbia atteso tutti questi anni per farmi avanti. Inutile dirvi che era già troppo tardi e che ho combinato l’ennesimo disastro.
L’ho costretta a tornare a casa ma non le chiederò di restare neppure questa volta, neanche se fossi l’amore che l’aspetta da sempre. 
Perché lei non appartiene a questo posto. 
Perché lei non appartiene a me.
Mi chiamo Alex Brennan e questa è la storia di come capisci di aver perso la cosa più importante della tua vita senza averla mai avuta.

La mia opinione


“Io non so cos’è l’amore, Ellie, lo sai come sono fatto, non ci bado a certe cose, non che non ci creda, solo che non sono uno che si fa domande. Se mi piace una persona bene, sennò pazienza. Però so cosa succede quando Alex ti guarda.”
“E cosa succede?”
“Succede che inizio a farmela quella domanda.”


Vi confesso che sono stata su questa recensione un po’ di tempo. Ho avuto bisogno di pensare bene a quel che stavo per scrivere, visto che ho provato sensazioni contrastanti nei confronti del libro.  I personaggi infatti mi sono piaciuti ma non me ne sono innamorata, ho sorriso ma non ho riso, non ci sono state grandiose scene di sesso a dare un  po’ di brio, nessun ostacolo apparentemente insormontabile da affrontare. Non ero perciò certa, arrivata all’incirca a metà, che il romanzo mi stesse piacendo. E invece! Invece questo è un signor libro, abitato da personaggi belli con anime meravigliose. AS Kelly ha dato vita ad Alex ed Ellie, insicuri e spaventati, ma comunque forti. Ellie fa di tutto, da sempre, per allontanarsi: dal piccolo paese natio, dall’azienda del padre, dal cognome che porta; scappa lasciando tutto ciò che potrebbe  trasformarsi in costrizione. Ma ha la forza di mettersi in dubbio, di dare e darsi una possibilità quando davvero crede in qualcosa e qualcuno. Alex scappa invece dalla possibilità di far fuggire Ellie. Ci mette trent’anni per dichiararsi (e lo fa in un momento discutibile!) nonostante lei sia da sempre e per sempre l’amore della sua vita. Lui vuole la sua felicità ma sa che per lei la felicità è non dover avere legami che possano rischiare di costringerla a rimanere. Fino a che tutto cambia, quando prima Ellie poi Alex stravolgono le carte in tavola.

“E sapevo che avrei fatto a meno della mia felicità per poter vedere la sua”


E’ un romanzo che parla di “casa”. Casa è il luogo in cui vivi, ma sono anche gli amici, è la tua famiglia, tuo figlio, sono le persone che ami. Per quanto Alex ami la sua terra e le sue origini sa però ciò per cui vale la pena perdere un pezzo di sé, è consapevole che quel pezzo sia, in prospettiva, realmente poco rispetto a ciò che c’è in gioco. Perché ad un certo punto c’è una sola scelta, quello che serve è il coraggio per compierla. Perché “casa” sono i legami con le altre persone e certe persone non possono che esserci nella nostra vita. Ecco, questa cosa qua, l’autrice l’ha detta in modo stupendo.


“Io non appartengo a un luogo fisico, ma le mie radici hanno trovato un luogo meraviglioso in cui rinascere”

Punto di vista: alternato
Sensualità: alcune scene hot presenti
Caratteristiche: leggero, ma smuove sentimenti
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: conclusivo


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