Recensione: Baciami sotto il cielo di Parigi di Catherine Rider

Baciami sotto il cielo di Parigi
di Catherine Rider

Trama
Serena è pronta per partire: trascorrerà le vacanze di Natale con la madre. La prima tappa è a Parigi, insieme alla sorella, per ripercorrere i luoghi della luna di miele dei genitori. Una vacanza all’insegna del romanticismo puro! I problemi iniziano quando sua sorella la pianta in asso, per salire su un aereo diretto a Madrid con la sua nuova fiamma, affidando Serena alla compagnia di un completo estraneo. Neanche Jean-Luc è particolarmente felice all’idea di dover fare da baby-sitter a una turista americana. Ma ormai si è offerto di ospitarla e non può tornare indietro. Decisa a rispettare la tabella di marcia che aveva pianificato, Serena trascina Jean-Luc in lungo e in largo per la città a ritmi serrati. Lui, però, ha un’idea ben diversa di che cosa significhi godersi la bellezza di una città. Preferisce improvvisare, perdersi, camminare lentamente. E trovare il tempo di scattare foto. Tra bisticci, litigi e incomprensioni, il viaggio rischia di trasformarsi in un inferno per entrambi… Ma la magia di Parigi ci mette lo zampino. E, forse complice l’atmosfera natalizia, due spiriti quasi opposti scopriranno di attrarsi più che mai.


LA MIA OPINIONE


Il romanzo è ambientato quasi interamente a Natale, per essere più precisi nella giornata della vigilia, a Parigi. Serena è arrivata in questa splendida città con un solo obiettivo: ripercorrere in sole ventiquattro ore il viaggio di nozze dei suoi genitori dopo la scomparsa del padre. Non ha messo in conto però, che sua sorella Lara e sua madre l’avrebbero abbandonata. Sola e in una città sconosciuta Serena ha intenzione di portare a termine il suo Romance Tour a tutti i costi. 
Jean-Luc viene incastrato dal suo amico ad ospitare per una notte un’americana (Serena) molto carina che come unico difetto ha un paio di orrende scarpe da ginnastica arancioni e che vuole vedere Parigi neanche stesse partecipando alla maratona di New York.
Due persone provenienti da città diverse e con passioni totalmente differenti si trovano a condividere una pazza giornata per Parigi.
Jean-Luc è in cerca di foto in cui rappresentare la città per poter passare il suo esame, e Serena cerca in tutti i modi di non saltare neanche una delle tappe fondamentali del Romance tour. 
Ventiquattro ore probabilmente non sono abbastanza per conoscere una persona, a volte neanche una vita lo è, eppure per i due giovani protagonisti di questo romanzo sono proprio queste che cambiano il loro modo di vedere le cose. Imparano a conoscere l’altro e allo stesso tempo a capire sé stessi, perché a volte è solo guardandosi attraverso gli occhi di qualcun altro che riusciamo a vederci veramente.


“Ogni parte di questo viaggio mi ha aiutato non solo a ricordare mio padre, mi ha anche…insegnato delle cose su di me.”

Il viaggio di Serena grazie al bel ragazzo francese assume una connotazione totalmente diversa, al punto che invece di ricalcare i ricordi dei genitori riesce a lasciarsi andare e a crearne alcuni suoi, dei veri ricordi legati ad una persona che non avrebbe mai pensato potesse fare la differenza.
Consiglio questo libro a chi ha voglia di passare qualche ora nella fantastica Parigi, vista in un modo del tutto alternativo, accompagnato dalla dolcezza dei protagonisti.

PUNTO DI VISTA: alternato tra i due protagonisti (Jean-Luc e Serena)
CARATTERISTICHE: natalizio, emozionante, romantico
SENSUALITA’: non sono presenti scene hot
STILE NARRATIVO: semplice e molto scorrevole
FINALE: autoconclusivo

Si ringrazia la casa editrice Newton Compton per aver  fornito la copia ARC del romanzo

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