Recensione: La matematica dell'amore di Helen Hoang


La matematica dell'amore
di Helen Hoang

Trama 
Stella Lane pensa che la matematica sia l'unica legge che regoli l'universo. Nel suo lavoro si serve di algoritmi per prevedere gli acquisti dei clienti, e questo le ha assicurato più denaro del necessario ma l'ha privata di un minimo di esperienza con gli uomini. Non aiuta il fatto che Stella sia affetta da Asperger e che i baci alla francese le ricordino uno squalo che si fa pulire i denti da un pesce pilota. La soluzione per i suoi problemi è una sola: fare molta pratica, con un bravo professionista. Ecco perché assume un gigolò, Michael Phan, un vero esperto nel settore, che accetta di guidarla in un articolato programma di lezioni: dai preliminari alle posizioni più ardite. In poco tempo Stella non solo impara ad apprezzare i suoi baci, ma anche tutte le altre cose che Michael le fa provare, e la loro "insensata" collaborazione inizia ad assumere uno strano senso, tanto da insinuare in lei il sospetto che l'amore sia la logica da seguire...

La mia opinione 


The Kiss Quotient è uno di quei romanzi che ti conquista nel profondo con il suo mix di dolcezza, genialità, ironia e sensualità. I personaggi sono magnificamente delineati e anticonvenzionali, e i temi toccati, sebbene delicati, vengono presentati con una tale leggerezza e positività da non risultare per nulla drammatici. La sindrome di Asperger e tutti i suoi sintomi in modo particolare vengono raccontati in maniera realistica, credibile e mai esasperata. Stella è consapevole della sua tendenza all’ossessione verso cose che ama, della sua assoluta necessità di routine e delle sue difficoltà nel relazionarsi con le persone, soprattutto per quanto riguarda il contatto fisico, ma non ne fa una tragedia. Si rimbocca le maniche e decide di mettersi in gioco e affronta la scoperta della sua sessualità come qualsiasi altra esperienza nella sua vita, ovvero con un piano ben chiaro in testa… e su carta. Sarà Michael a distogliere la sua attenzione da quel piano e a insegnarle una lezione molto più importante delle tecniche per sedurre un uomo, e cioè il consenso. Il giovane stilista dal talento nascosto infatti, riuscirà a fare breccia nel cuore di Stella come mai nessun uomo era mai riuscito prima, il suo temperamento paziente e la sua esperienza nel campo faranno sì che la percezione del sesso della sua insolita cliente venga spazzata via e sostituita da una più sana ed equilibrata visione di sé, del suo corpo e delle sue potenzialità. Le scene di sesso, sebbene alquanto esplicite e numerose, sono molto positive e mostrano chiaramente come Stella guadagni coraggio e fiducia in sé stessa, volta dopo volta. La dolcezza di Michael associata alla sua malizia (e okay, anche al suo tatuaggio niente male) e la sincerità senza filtri di Stella permettono, anzi obbligano il lettore ad innamorarsi di entrambi i protagonisti in egual maniera e a sperare fino all’ultimo in un finale felice per entrambi.
Consiglio vivamente la lettura di questa versione rovesciata di Pretty Woman, che si presenta leggera e scorrevole, ma che allo stesso tempo insegna molto sull’amore verso gli altri e verso sé stessi.  Sono grata a questo libro per avermi insegnato molto sulla vita di una persona affetta da questa particolare forma di autismo e per avermi dato una nuova eroina da ammirare. Una donna che si rifiuta di cambiare per gli altri e persino per l’uomo che ama, ma che è pronta a crescere e ad imparare. 


Punto di vista: interno prima persona, alternato 
Sensualità: piuttosto presente, esplicita, romantica
Caratteristiche: tematiche delicate (cancro, autismo, prostituzione) presentate in maniera leggera, commedia romantica
Stile narrativo: scorrevole, piacevole, incalzante, ironico
Tipo di finale: conclusivo, felice

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