Recensione: Vittima innocente di Winnie M. Li

Vittima innocente 
di Winnie M. Li

Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 28/02/2019

TRAMA
Vivian è una ragazza di origini taiwanesi che vive a Londra e fugge ogni volta che può dal caos cittadino per viaggiare. Johnny è un quindicenne irlandese con un passato difficile, che vive ai margini della società. È cresciuto in una famiglia dove il crimine è all'ordine del giorno e la forza l'unico modo di relazionarsi. Vivian adora esplorare i paesi sconosciuti, ammirando i panorami e le culture diverse. È giovane ed è abituata a cavarsela da sola. Ma tutto cambia quando, in un luminoso pomeriggio primaverile a West Belfast, la strada di Vivian incrocia quella di Johnny e il loro incontro culmina in un orribile atto di violenza. Dopo il terribile episodio, le vite di Johnny e Vivian non saranno mai più le stesse. Perché le conseguenze di quello che è successo avranno ripercussioni negli anni a venire. Ci sono attimi oscuri e incontri fortuiti che plasmano in modo irrevocabile la forma delle nostre vite.


RECENSIONE


“Forse sono stati dieci minuti a sottrarci a quell'incidente stradale quasi fatale, o a impedirci d'incontrare l'amore della nostra vita, o il nostro stupratore. Strano no?”

"Vittima innocente" sembra, sin da subito, un libro-documentario; non mi stupirei affatto se, tra qualche anno, diventasse un film. 
Il libro parte raccontando immediatamente che cosa è successo: Vivian è stata violentata, ed è lei stessa a dirlo al lettore.
Inizia poi il racconto vero e proprio della vita dei due protagonisti, arrivando fino al giorno dello stupro e, successivamente, al processo. 
Vivian è una giovane donna americana, di origini taiwanesi, che ha studiato ad Harvard e che viaggia spesso sola. 
Johnny, il suo stupratore, è un quindicenne nomade, che non ha mai avuto una vera educazione: criminalità e stupri sono la normalità per lui. 
Le vite dei rispettivi protagonisti vengono narrate in prima persona: proprio grazie a questa alternanza, si riescono a cogliere le sfumature dei loro caratteri, il loro modo di pensare e le loro paure. 
Sicuramente, la vita di Johnny non è stata facile ed il suo modo di essere è inevitabilmente plasmato su modelli sbagliati. 
Johnny non ha alcun rispetto per le donne ed è convinto che tutte le "bambole" (come le chiama lui) vogliano sempre e in qualsiasi momento avere un rapporto sessuale. 
Ammetto che, in alcuni momenti, è riuscito a farmi tenerezza, forse anche a causa della sua giovane età e della sua situazione familiare. 
Ma questo, naturalmente, non può giustificare il suo comportamento.
Vivian è una donna che ama girare il mondo, che sa quanto vale e che, dopo lo stupro, non esita un istante a denunciare tutto. 
Leggendo il suo punto di vista, sono riuscita a percepire tutta la sua sofferenza, soprattutto quando la sua intraprendenza veniva scambiata per “consenso”.
Vivian dovrebbe essere un vero modello da seguire per tutte le donne vittime di abusi o stupri, perché ha avuto il coraggio di denunciare e di andare avanti a testa alta.
Lo stile di scrittura dell’autrice è molto scorrevole e coinvolgente; sicuramente, non dev’essere stato facile scrivere un libro con due punti di vista così differenti. 
Eppure Winnie M. Li ci è riuscita alla grande, rivelando il suo talento.
“Vittima innocente” è un libro che dovrebbe essere letto da uomini e donne, magari in una classe o comunque in gruppo, perché ci sarebbe davvero molto di cui discutere e molto su cui riflettere, considerando anche quanto attuale sia il tema dello stupro e della donna vista come vittima, ma anche (sfortunatamente) come provocatrice.

Punto di vista: prima persona alternata di Vivian\Johnny
Sensualità: presente, ma non è per nulla piacevole
Caratteristiche: esplicito, forte, in grado di far riflettere
Stile narrativo: Fluido, coinvolgente, toccante
Tipo di finale: Auto-conclusivo



Ringrazio la casa editrice Newton Compton per la copia ARC del romanzo.


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