Recensione: Pain: colpa del dolore di Ashley Jade

Pain: colpa del dolore
di Ashley Jade 

Editore: Hope Edizioni 
Data di uscita ebook: 4 marzo 2019

Trama
Il dolore.
Ci ferisce. Ci spinge ai limiti. Ci punisce.
Oppure, per le anime miserabili come me, ci definisce.
Non sono una brava persona.
Non ho delle qualità che possano redimermi, non più. Quelle che avevo, le ho donate al diavolo la notte in cui è cambiata ogni cosa.
La notte in cui la mia sorellina è morta.
La notte in cui ho ucciso il suo assassino.
Sì, ho tolto una vita e lo rifarei ancora, senza pensarci due volte.
E mai e poi mai avrei provato un briciolo di rimorso per essere ciò che sono. 
Poi, è arrivata lei.
Mi chiamo Jackson Reid. Ci sono due cose che dovete sapere di me. La prima: sono innamorato di Alyssa Tanner. 
La seconda: sono un assassino.

Mi chiamo Alyssa Tanner, ma è probabile che mi conosciate come la sgualdrina che ha fatto perdere al suo patrigno le elezioni a sindaco di New York.
E avreste ragione, perché il giorno in cui il mondo mi ha etichettata come puttana, ho deciso che lo sarei diventata davvero.
Pensate di conoscere tutto di me perché mi avete visto nuda.
Credetemi, non avete nemmeno scalfito la superficie.
Quello che non conoscete è il mio passato, perché sono stata costretta a tenerlo segreto per la mia stessa sicurezza.
Quello che non conoscete è il mio dolore.
Perché se lo conosceste, sareste morti.
Scommetto che pensate di sapere come si dipanerà questa storia... 
Fidatevi, non ne avete proprio idea.


La mia opinione



Pain è un libro che non può lasciarti indifferente sotto molti punti di vista, sia per alcune tematiche che tratta, sia per il modo in cui è scritto.
Viene definito come un dark romance, anche se ad essere onesti ritengo sia uno scalino sotto alla soglia del “dark”, ma immagino dipenda da come prendiamo la definizione. Detto ciò, però, ci sono molti cosiddetti “trigger”, come lo slut-shaming, che purtroppo è una delle cose che io non sopporto, e che in questo libro è molto presente.
Le prime righe del romanzo, quando viene narrato il passato di Jackson, il nostro aitante protagonista maschile, mi hanno messo i brividi. Il modo in cui viene descritto il suo dolore lo rende quasi vero, come se stesse succedendo a me, ed è ciò che mi ha reso totalmente dipendente da questa lettura.
Alyssa è un personaggio con cui ho trovato difficile immedesimarmi, e a volte ho faticato perfino a sopportarla. Ha i suoi alti e bassi e non per quello che le è successo in passato, ma per il suo modo di porsi. Alyssa ha una personalità decisamente forte e questo spesso la mette di fronte a delle decisioni sbagliate. Ho amato molto però lo sviluppo del suo personaggio, e negli ultimi capitoli sono riuscita finalmente ad apprezzarla a pieno.
Per quanto riguarda Jackson, doveva essere uno dei due protagonisti, ma a volte sembrava quasi un personaggio secondario. Quando però tornava a prendere pieno possesso del suo ruolo, mi lasciava sempre a bocca aperta! Dire che sia un personaggio imprevedibile è un eufemismo.
Una delle parti che mi ha incuriosito di più è stata la storyline dei personaggi secondari. Sono infatti molto felice di aver scoperto l'esistenza di una trilogia dedicata a Ricardo e Lou-Lou, un po’ meno invece che non ci sia nulla su Tyrone.
Pain è un romanzo adrenalinico che tiene con il fiato in sospeso fino all’ultima pagina e che ha l’abilità di catturarti e trascinarti in una storia di pugili, di poliziotti corrotti e di vendetta. Darei a questo libro quattro stelle e lo consiglierei a tutte le amanti del genere.


- Punto di vista: prima persona, alternato
- Sensualità: decisamente alta, molte scene di sesso esplicite
- Caratteristiche: emozionante
- Stile narrativo: scorrevole
- Tipo di finale: conclusivo

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