Recensione: CAM GIRL di Leah Raeder

CAM GIRL 
di Leah Raeder

Editore: Rizzoli
Data di uscita: 26/05/2016

TRAMA
Vada Bergen è la pecora nera della famiglia, ed è anche al verde, quando decide di trasferirsi a migliaia di chilometri da casa per frequentare una scuola di specializzazione in belle arti. Con sé porta ciò che ama di più: la passione per la pittura e la sua migliore amica, Ellis Carraway, una persona speciale a cui la lega un sentimento struggente e totalizzante che va oltre l’amicizia. Sembra che niente sia in grado di separarle, finché un incidente d’auto cambia tutto. Vada ne esce profondamente segnata, sul piano emotivo e fisico: la sua promettente carriera artistica è interrotta sul nascere, ed Ellis si allontana, riluttante a parlare di quella notte. A Vada non resta più niente da perdere, e quando una giovane coppia di imprenditori le propone un lavoro come cam girl, lei accetta: deve semplicemente spogliarsi ogni sera per qualche ora davanti a una webcam, e le «mance» sono assicurate. Doveva essere solo una perversa fuga dalla realtà, la sua. Poi, però, con un cliente le cose si fanno serie.Blue è misterioso, seducente e interessato più alla vita che al corpo di Vada. La aiuta a guarire, e paga bene, ma la vuole tutta per sé: basta con gli spettacoli hot via webcam. Per Vada è una decisione facile, perché ha già cominciato a invaghirsi di lui, e più la situazione si fa bollente, più lei desidera l’uomo reale dietro la tastiera. Così un giorno gli chiede: Possiamo incontrarci? Blue accetta, ma a una condizione. E Vada si troverà costretta ad affrontare i fantasmi del passato e i segreti devastanti a cui cercava di sfuggire.
Con una scrittura decisa e al contempo leggera, Leah Raeder ci invita a riflettere su gender e sessualità, e sulla percezione che abbiamo di noi stessi e degli altri. Un’atmosfera sul filo della suspense, un romanzo giovane calato con forza nella contemporaneità.

La mia opinione


Ed eccomi qui, cercando di scrivere una recensione su questo libro, che consiglio assolutamente di leggere, poiché tratta argomenti molto tosti e di cui si parla davvero poco.
Vada Berger è la protagonista di questo romanzo: una ragazza dalla pelle mulatta, intelligente e sensuale, che ama dipingere.
La sua migliore amica si chiama Ellis e, da sempre, le due sono inseparabili.
Ma per Ellis le cose sono diverse: Vada non potrà mai essere solo un’amica.
Vada, invece, non riesce a tirar fuori ciò che realmente prova per Ellis. 
Lei è bisessuale, ma preferisce gli uomini da sempre. Quello che prova per Ellis è qualcosa di “sbagliato”, e fa di tutto per nascondere questo suo sentimento. 
Una notte, le due ragazze hanno un grave incidente d’auto, dove un ragazzo di nome Ryan rimane ucciso. 
Vada si risveglia in un ospedale e comprende l’accaduto, realizzando, inoltre, che il suo braccio è stato lesionato e non potrà più dipingere.
Da quel momento in poi, le strade di Ellis e Vada si dividono e Vada, sola e depressa, finisce a lavorare come Cam Girl: basta semplicemente spogliarsi davanti alla web cam e fare qualche spettacolo hot. 
I soldi iniziano ad arrivare e il mondo da Cam Girl diventa anche un modo per isolarsi da una realtà diventata troppo dura per Vada. 
Ma le cose si complicano con l’arrivo di un misterioso cliente, Blue. 
Lui è diverso da tutti gli uomini “affamati” che Vada conosce fin troppo bene. 
Blue è in grado di comprenderla, di vedere oltre il suo corpo.
Il racconto è ricco di eventi, ma soprattutto pieno di misteri lasciati sospesi a mezz’aria.
Chi è veramente quest’uomo che si fa chiamare Blue?
Che cos’è accaduto la notte dell’incidente?
Ci sono tantissime domande che il lettore si pone durante tutto il romanzo.
Personalmente, avevo fatto molte ipotesi. 
Alcune le ho indovinate, altre rivelazioni, invece, mi hanno lasciata a bocca aperta.
Ed ora, veniamo alle piccole note dolenti di questo romanzo.
Ci sono vari temi centrali che, a mio parere, a volte tendono a cozzare in modo troppo contraddittorio tra loro, probabilmente proprio perché sono temi forti.
Un piccolo esempio? L’identità di genere (e ho adorato il modo in cui l’autrice lo ha trattato) e le video- chat erotiche a pagamento (che, invece, non è stato affatto un tema approfondito a dovere). 
Idem per il rapporto delle due ragazze con le loro famiglie, la sessualità repressa, la disabilità...
Insomma, tematiche importanti, forse anche troppo per essere raccontate tutte insieme in un unico romanzo.
Altra piccola osservazione: in alcuni punti, ho trovato il racconto troppo contorto e poco chiaro. 
Ci sono molti flashback che raccontano i vari eventi del passato e ammetto che, purtroppo, spesso dovevo rileggere le pagine più volte per capire bene tutta la storia.
In generale, comunque, “Cam Girl” è una lettura scorrevole e ben pensata, che tratta ogni argomento con una grandissima delicatezza. 

“No, per favore. Ci ho pensato e ho pregato. Dio non sbaglia, Vada. Solo noi sbagliamo.”
“Ok.” 
“Se qualcuno ti rende felice, non è uno sbaglio. Innamorarsi non è uno sbaglio. Dio ti ha fatta come sei. Tutto ciò che è buono viene da lui.”
“Ellis non crede in Dio, Mamá.”
“Lo so. Le voglio bene lo stesso. E voglio bene anche a te, a prescindere da chi sei, o da chi ami.”


Il messaggio del libro è chiaro: troppo spesso ci fermiamo all’apparenza, lasciandoci condizionare dai pregiudizi. Tendiamo ad etichettare ogni cosa, dimenticandoci che gli esseri umani non sono oggetti.
È giusto che ognuno abbia le sue idee, ma trovo altrettanto corretto trattare questi temi, perché sono indispensabili e, personalmente, conoscevo molto poco a riguardo.
Una piccola curiosità su Leah Raeder: oggi il suo nome è Elliot Wake e ha scritto altri romanzi che parlano dell’identità di genere (“Bad Boy”, uscito nel 2016, è già nella mia lista).
Per concludere, un romanzo che poteva essere sviluppato meglio, ma assolutamente necessario.
Leggetelo!


Punto di vista: POV di Vada
Sensualità: presenti molte scene hot 
(la nostra protagonista è una Cam Girl che fa spettacoli erotici!)
Caratteristiche: intenso, forte, misterioso
Stile narrativo: scorrevole, a volte troppo contorto
Tipo di finale: conclusivo


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