Recensione: I battiti dell'amore di Jewel E. Ann

I battiti dell'amore
di Jewel E. Ann

Editore: Newton Compton
Data di uscita: 30/04/2019

Trama
Flint Hopkins è convinto di aver trovato la persona ideale a cui affittare lo spazio sopra il suo studio legale a Minneapolis. Spera ardentemente che la proposta di Ellen Rodgers vada a buon fine: le sue referenze sono ottime ed è persino di bell’aspetto. Ma quando Flint scopre che la ragazza passa le sue giornate a suonare… tutte le sue attese crollano. Ellen, infatti, è una terapeuta che usa la musica per aiutare i suoi pazienti. Tamburi, chitarre, persino urli a squarciagola. Flint è sul punto di scriverle una di quelle lettere degne di un avvocato d’assalto come lui, quando si accorge che a suo figlio, Harrison, affetto da una forma di autismo, Ellen sembra piacere molto. Un padre single non può certo competere con l’allegria contagiosa di una ragazza che suona la chitarra, ammaestra topolini e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Purtroppo tende anche a invadere gli spazi di Flint… A sistemargli la cravatta, ad abbottonargli la camicia… Una cosa è certa: deve starle lontano!

La mia opinione


A volte il mondo finisce e dimentica di portarti via con sé.


Quando inizialmente ho letto la trama di questo contemporary romance non pensavo di trovarvi quanto poi vi ho, effettivamente, trovato. Ok, ciò che viene presentato accade, però c’è anche tanto altro che sorprende un po’. Nelle prime pagine infatti Flint, il protagonista del libro, il giorno del suo compleanno perde la moglie a causa di un incidente d’auto causato da Flint stesso, poiché alla guida in stato di ebbrezza. Heidi muore, il loro bimbo Harrison si salva, lui anche. Nei dieci anni a seguire non vi è un sol momento, un istante, in cui si senta degno di stare al mondo. Capite che è un enorme fardello quello che il protagonista si porta sulle spalle e di conseguenza sì, quando Ellen la musico-terapeuta alla quale lui stesso ha con cognizione di causa affittato i locali inizia a lavorare, impedendogli di concentrarsi, è un gran problema, ma quando si rende conto che tra loro inizia ad esserci anche dell’attrazione, visto il dolore con il quale convive, il problema principale diventa ben diverso rispetto a quello del rumore che gli limita la concentrazione.
Flint è, come avrete intuito, un uomo distrutto, si confronta ogni giorno con il lecito senso di colpa per aver ucciso la propria moglie. Sa che mai riuscirà a perdonarsi per quanto ha fatto e per essere sopravvissuto, sa che quando Harrison scoprirà le vere cause dell’incidente che gli ha portato via la madre il rapporto tra di loro sarà duramente messo alla prova. La sindrome di Asperger della quale è affetto Harry inoltre rende a volte difficile la gestione del loro rapporto, nel quale parole ed azioni devono essere ben ponderate.



“Riesco quasi sempre a illudermi che mio figlio sia un dono e che io sia degno di crescerlo. Ma ci sono giorni di lucidità totale in cui mi rendo conto che averlo con me e amarlo è la peggiore tra le punizioni. Quando sarà abbastanza grande da capire cos’è successo alla madre, mi odierà – almeno quanto io odio me stesso.”


Nel corso degli anni Flint ha allontanato quasi tutti, sentendosi continuamente in difetto, non degno di gioie, attenzioni, amore. Poi, è arrivata Hellen. Lei ha molte paure, ha perso la mamma ed è stata trattata male da Alex (scoprite voi chi è!), ma non ha perso la voglia di sentire, di provare emozioni e sensazioni, inoltre è molto istintiva e caparbia. Il suo papà le ha insegnato a non aver paura dei sentimenti e soprattutto di non temere di dichiararli. Ha preso alla lettera l’insegnamento paterno, anche quando fuggire sarebbe stata la scelta più facile. I protagonisti dovranno sgomitare per avere un lieto fine, opponendosi al passato che li caratterizza e al presente ostile.

Verrà il giorno in cui vivrò per sempre felice e contenta. Non farò più i bagagli né correrò in auto lontano dall’uomo che amo. Ognuno ha il suo momento. Arriverà anche il mio.

Quelli elencati sino a qui sono gli elementi che, leggendo la trama, non mi sarei aspettata di trovare nel romanzo. D’altro canto però i personaggi sono anche molto simpatici, giocosi, luminosi e provocanti. Una particolarità della storia narrata è rappresentata dagli animali da compagnia di Ellen: dei ratti. Lei li ama, sono i suoi bimbi-ratto, Harrison li adora e Flint, ovviamente, li odia. Questi piccoli ed amorevoli rattini daranno vita a dei siparietti molto divertenti, ve lo garantisco! Anche la nonna di Ellen comunque ci metterà del suo! 
I protagonisti sono entrambi molto ben caratterizzati e, personalmente, credo di aver preferito quello maschile, con tutti i gli errori e le debolezze che si porta appresso, ma anche con la forza d’animo e la tenacia. L’autrice è stata molto brava ad alternare i momenti sereni e quelli dolorosi, riuscendo a non appesantire la narrazione. Infine, l’epilogo: l’ho adorato, soprattutto la prima parte!  Un libro-sorpresa, si, ma bello.

Punto di vista: prima persona, alternato
Sensualità: scene hot presenti
Caratteristiche: emozionante con alcuni momenti divertenti
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: auto-conclusivo 

 Ringrazio la Newton Compton per la copia ARC del romanzo.

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