Recensione: La memoria che resta. Absence 3 di Chiara Panzuti

La memoria che resta. Absence: 3
di Chiara Panzuti 

Editore: Fazi 
Collana: LainYa
Data di uscita:  9 maggio 2019

Trama
In questo episodio conclusivo della serie di Absence, la squadra Gamma è di nuovo riunita, ma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jared e Christabel non si fidano più di Faith, dopo il periodo che ha trascorso con gli Alfa sull'isola di Bintan; Scott è l'unico a non dubitare della sua lealtà. Decisa a proteggere i suoi amici e a conoscere il vero scopo del gioco spietato che li ha resi invisibili al mondo, Faith segue le indicazioni della mappa lasciatale da Ephraim, prima dell'ultima prova a Clyde River. Raggiunge così la squadra Alfa a Iqaluit, Canada, dove la ragazza comincia a scoprire la vera identità di Davon ? l'uomo in nero ?, i fantasmi che abitano l'impetuosa Abigail e la natura della sua attrazione verso Ephraim. A poco a poco tutti i tasselli andranno finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato dall'Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell'amicizia e la forza interiore maturata da ciascuno durante quell'atroce esperienza. Tornare a essere visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi? Fino a che punto l'essere riconosciuti dagli altri determina la nostra esistenza?

La mia opinione


"Per quanto improbabile fosse, rimaneva una speranza a cui aggrapparsi. E in merito al futuro... ormai cosa importava? Ero cambiata così tanto da quando l'NH1 mi scorreva nelle vene, che l'invisibilità da condanna si era tramutata in opportunità. E io che ero stata così sconvolta dall'idea di essere morta, svanita, dimenticata ora pensavo soltanto ad una cosa: rinascere."

La memoria che resta è il terzo e conclusivo romanzo della serie young adult Absence scritta da Chiara Panzuti, giovane autrice italiana che si è rivelata una piacevole scoperta. 
Inizialmente mi è stato difficile etichettare questa saga in una particolare categoria ma, visti i risvolti del secondo e soprattutto di questo terzo volume, credo che lo sci-fi sia quella che la descriva meglio. 
La Panzuti mi ha trascinato in una storia ricca di riflessioni, emozioni contrastanti, crescita interiore e nuovi inizi. E lei a trattare certi argomenti si è dimostrata davvero molto brava. 
I primi capitoli sono un alternarsi dei punti di vista di Faith ed Ephraim, ma anche stavolta la vera e propria protagonista e narratrice principale è Faith. 
Nel suo gruppo le cose non vanno affatto bene, Jared e Christabel non riescono più a fidarsi di lei da quando gli effetti collaterali del siero si fanno sentire sempre di più, quindi Faith decide di allontanarsi per il loro bene, raggiungendo gli Alfa e diventando una loro recluta. 
Faith è un personaggio che è cresciuto tantissimo, non è una traditrice, agisce cercando di fare la cosa migliore e mai nemmeno una volta dimentica chi sono i suoi compagni e l'affetto che prova per loro. 
Questo è il volume in cui ogni cosa ci viene svelata: la provenienza del siero, chi sono in realtà gli Alfa, chi è colui che fin dal principio chiamano “l'illusionista” ed ogni altro piccolo retroscena dell'intera faccenda, ormai giunta al suo momento cruciale. 
Sinceramente non mi aspettavo questi risvolti, l'autrice non è stata per nulla scontata. 
Ho anche rivalutato tantissimo diversi personaggi nel corso della serie. Jared di cui mi ero innamorata nel primo volume non è riuscito a mantenersi sempre sulla stessa lunghezza d'onda, sarà stata anche colpa del siero, ma lui ad un certo punto si è proprio perso. Ephraim invece ha fatto l'esatto contrario, all'inizio non lo vedevo di buon occhio e invece dalla metà del secondo volume è diventato uno dei personaggi migliori della storia. Dopo aver scoperto anche la verità su di lui ne ho avuto la conferma. Anche Abigail in questo libro mi è piaciuta moltissimo, con i suoi fantasmi, il suo coraggio e il suo dolore. Chi invece mi è piaciuto sempre, dall'inizio alla fine, è  Scott, la persona più solare, comprensiva e gentile del gruppo. 
Per quanto riguarda la parte romantica, non aspettatevi di sentir parlare di amore e sentimenti romantici da batticuore, non è il momento adatto vista la situazione sempre più critica e pericolosa, ma ho compreso la decisione dell'autrice a questo proposito. Sono comunque presenti degli attimi dolcissimi e di tenerezza tra alcuni personaggi, mentre altri si concedono alla passione e all'attrazione che provano l'uno per l'altra, un modo per rimanere a galla e sentirsi vivi.
La nota dolente di questa conclusione riguarda però due scene che mi hanno spezzato il cuore. Ci ho rimuginato per qualche giorno prima di scrivere questa recensione e ancora mi domando se erano davvero necessarie. Non avevano già sofferto tutti a sufficienza? E qui non aggiungo altro perché non voglio rivelarvi nello specifico di cosa si tratta, ma preparatevi psicologicamente ad un finale dolce-amaro, uno di quelli che sono sicura dividerà molto l'opinione dei lettori.
Consiglio la serie Absence a chi cerca una storia molto originale, riflessiva, ricca di azione, misteri da risolvere ed emozioni dalle varie sfaccettature. Brava Chiara!

Punto di vista: prima persona, principalmente di Faith
Sensualità: velata
Caratteristiche: sci-fi, azione, riflessivo
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: finale di serie dolce-amaro



Ringrazio la Fazi per la copia del romanzo.

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