Recensione: Tutto il mare è nei tuoi occhi di Silvia Ciompi

Tutto il mare è nei tuoi occhi 
di Silvia Ciompi

Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita:  04/06/2019

Trama
Ci sono persone che vedi una volta e ti lasciano subito il segno, come se ti firmassero la pelle con il loro nome e si mischiassero alle tue molecole. Bolognini Mirko, detto Bolo, è una di quelle. Con i suoi tatuaggi sbiaditi, i ricci scombinati e il sorriso più strafottente dell'universo, è entrato nella vita di Gheghe senza avvisare, un pomeriggio d'inverno, mentre fuori il cielo grigio minacciava pioggia, e da lì non è più andato via. E Gheghe non si è nemmeno resa conto di quello che stava succedendo, troppo presa a viverla, la vita, per avere paura. Nessuno dei due aveva mai pensato che amare qualcuno potesse essere così. Così bello, così vero, così pieno di risate, di baci e così doloroso. Anche adesso che sono passati mesi dal loro addio, ogni volta che i loro sguardi s'incrociano è un cortocircuito. Come se nulla fosse cambiato e toccarsi fosse ancora inevitabile. Entrambi sanno di essere troppo diversi per stare insieme: lui fedele da sempre soltanto alla curva dello stadio, perché è lì che ha imparato a camminare, a correre, a guidare il tifo e a prendersi a pugni; lei ai suoi libri, perché è lì che ha iniziato a sognare. Ma l'amore non si può controllare, arriva dritto come un colpo ben assestato che non ti aspetti. Un amore inatteso e travolgente, che sa mordere la vita, come solo a vent'anni si può fare.


La mia opinione



Tutto il mare è nei tuoi occhi è il secondo ed auto-conclusivo romanzo new adult di Silvia Ciompi, ma è particolarmente collegato al precedente poiché i due nuovi protagonisti principali li abbiamo già conosciuti e visti interagire in Tutto il buio dei miei giorni.
Mirko, soprannominato Bolo, è uno dei migliori amici di Teschio ed un ultrà come lui. 
Margherita, soprannominata Gheghe, è una delle ragazze che Camille ha conosciuto alla clinica di riabilitazione dove è stata ricoverata.
Anche Gheghe come Camille è stata vittima di un tragico incidente, ma le dinamiche sono molto differenti. 
Dopo essere uscita dal coma e dopo due anni passati in una clinica di riabilitazione per imparare ogni cosa dall'inizio, Gheghe è praticamente pronta a tornare alla vita reale. Ma se il suo corpo è  praticamente guarito, psicologicamente parlando è tutta un'altra questione.
Attraverso il punto di vista in prima persona è facile immedesimarsi in Gheghe e comprendere ogni suo stato d'animo: è una ragazza spaventata da cosa l'aspetta fuori, ha paura di non essere abbastanza forte per ricominciare a vivere e lasciarsi tutto alle spalle come sembra aver fatto la sua amica Camille.  
La Ciompi ci racconta questa sua nuova storia parlandoci di cosa succede al presente quando Gheghe esce dalla clinica e rivede Bolo dopo molti mesi di silenzio, ma allo stesso tempo ci rende partecipi di come sono andate le cose tra i due ragazzi quando si sono conosciuti alla clinica per la prima volta, e di tutti i loro incontri successivi, grazie a diversi flashback.
E sono sempre alcuni flashback, ma questa volta di un Bolo poco più che ragazzino, a mostrarci gli scheletri nascosti del passato di questo problematico ragazzo, necessari a comprendere le sue bugie e le sue azioni al presente. 
La situazione è complicata, molto complicata, alla Ciompi piace proprio far soffrire e penare le sue lettrici fino alla fine. 
Quella di Gheghe e Bolo è una storia d'amore sofferta, intensa e travagliata che affronta anche tematiche delicate ed attuali.   
Oltre ad essere la storia di un grande amore giovanile è anche una storia di amicizia, perché Bolo e Teschio sono più che amici, sono una famiglia e ancora una volta questo legame di lealtà è ben evidenziato. 
In generale anche questa nuova storia mi è piaciuta, spesso avrei agito in maniera diversa rispetto ai protagonisti, ma ho trovato lo stesso un senso alle loro azioni, soprattutto considerando la loro età e i loro vissuti.
Lo stile dell'autrice è molto simile a quello del primo volume, è scorrevole, ricco di pensieri ma anche di dialoghi, i suoi personaggi utilizzano un linguaggio grezzo e tipico dei giovani, molto coerente con le circostanze in cui vivono. 
Se avete amato il primo volume della Ciompi, allora vi consiglio anche la storia di Bolo e Gheghe, una storia di perdono, seconde occasioni e nuovi inizi.


Punto di vista: prima persona, alternato

Sensualità: scene sexy presenti
Caratteristiche: storia sofferta, tematiche attuali, 
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: conclusivo



Ringrazio la Sperling & Kupfer per la copia del romanzo. 

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